
Tali istruzioni rivestono un’importanza fondamentale per i soggetti chiamati ad effettuare gli invii, dal momento che qualora i dati trasmessi non rispettino le specifiche tecniche la dichiarazione inviata verrà automaticamente scartata.

Tali istruzioni rivestono un’importanza fondamentale per i soggetti chiamati ad effettuare gli invii, dal momento che qualora i dati trasmessi non rispettino le specifiche tecniche la dichiarazione inviata verrà automaticamente scartata.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1656 del 24 gennaio 2013, con la quale èstato accolto il ricorso presentato da una banca condannata a pagare sanzioni piuttosto salate per non aver versato i dovuti acconti derivanti dal suo status di sostituto d’imposta.

Tale contributo èsolitamente pari al 4% dell’imponibile Iva, ma in alcuni casi puಠarrivare anche al 5%, e riguarda la cessione di beni o la prestazione di servizi rese nei confronti di un committente debitore dell’imposta in un altro stato membro dell’Unione europea, nonchè le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di un soggetto stabilito fuori dell’Ue.

Tra questi figura quello arrivato nei giorni scorsi dalla provincia di Bolzano, la cui giunta ha deliberato l’azzeramento dell’Irap per i primi cinque anni di attività per le aziende che scelgono tale provincia come sede della propria attività .

L’imposta èesigibile e detraibile una volta trascorso un anno dall’operazione, mentre chi riceve fattura con la dicitura “Iva per cassa” puಠdetrarre subito l’imposta, a meno che a sua volta non abbia scelto di usufruire del medesimo regime.

Come per gli anni precedenti, la scadenza èdiversa a seconda del caso in cui il modello viene presentato tramite il proprio sostituto d’imposta oppure tramite Caf o professionisti abilitati.

La versione definitiva non presenta novità essenziali rispetto alla bozza pubblicata lo scorso dicembre, confermate quindi le novità riguardanti l’Imu, ovvero l’imposta municipale unica che sono chiamati a versare tutti i proprietari di immobili, anche in relazione all’abitazione principale.

Lo strumento provvederà a determinare il reddito delle persone fisiche esaminando diverse voci di spesa, in modo tale da mettere in evidenza eventuali incongruenze tra reddito dichiarato e spese effettuate. In tal caso l’amministrazione finanziaria farà scattare i dovuti controlli.


Ieri èstata la volta del modello Unico 2013 Persone Fisiche, che contiene alcune novità derivanti dalle modifiche normative introdotte nel biennio 2011-2012.

Prima si procederà a sanare la propria situazione e meno alto sarà il prezzo che dovrà essere pagato. Se si procedere entro 14 giorni dalla commissione della violazione, infatti, bisognerà pagare una sanzione ridotta dello 0,2% per ogni giorno di ritardo.

Le ultime ad essere state pubblicate sono le bozze del modello Unico 2013 società di persone e del modello Unico 2013 società di capitali, accompagnate dalle rispettive istruzioni per la compilazione.

Le novità riguardano sostanzialmente le modifiche normative introdotte nel corso del 2012, tra cui figura l’incremento da 4.600 a 10.600 euro delle deduzioni Irap per le imprese che assumono a tempo indeterminato soggetti under 35 o lavoratrici donne di qualunque età . Lo sconto sale da 9.200 a 15.200 euro se tali assunzioni avvengono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

I soggetti legittimati a presentare la richiesta di rimborso sono coloro che determinano la base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive in base agli articoli 5, 5-bis, 6, 7 e 8 del Dlgs n. 446/1997, ovvero: le società di capitali e gli enti commerciali, le società di persone e le imprese individuali, le banche e le società finanziarie, le imprese di assicurazione, le persone fisiche, le società semplici e quelle ad esse equiparate esercenti arti e professioni.

Il primo caso esaminato èquello del versamento allo Stato e al Comune di un importo non dovuto. L’esempio fornito èquello di un anziano che ha trasferito la residenza in una casa di riposo per la quale il Comune, dopo la scadenza prevista per il versamento dell’acconto, ha stabilito l’assimilazione all’abitazione principale e ha elevato la relativa detrazione fino alla concorrenza dell’imposta dovuta.