Prestiti regionali agevolati alle imprese agricole

In Emilia-Romagna la Regione ha messo sul piatto, a valere sull’annata agraria 2012, risorse per complessivi 1,8 milioni di euro grazie alle quali le imprese agricole operanti sul territorio potranno ottenere prestiti ad un tasso ridotto.

Su un volume complessivo di finanziamenti bancari pari a 105 milioni di euro, le imprese agricole potranno infatti ottenere sui prestiti uno sconto sul tasso pari a ben 1,7 punti percentuali. In particolare, i finanziamenti bancari concessi sono quelli per il credito di conduzione, e poggiano su una delibera che la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato su proposta di Tiberio Rabboni, l’Assessore all’Agricoltura.

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Incentivi giovani agricoltori al primo insediamento

Mercoledଠprossimo, 11 gennaio del 2012, nella Regione Toscana sarà  pubblicato un Bando che mette in campo quasi 30 milioni di euro di risorse a favore dei giovani imprenditori agricoli che, al primo insediamento nel settore, hanno intenzione di avviare l’attività .

Trattasi, in accordo con quanto reso noto dall’Amministrazione regionale, di una misura che rientra in “Giovanisଔ, il programma a sostegno del lavoro e dell’occupazione giovanile messo a punto nei mesi scorsi, e che per il 2012, per l’agricoltura, ha già  portato alla ripartizione delle risorse grazie ad un’apposita delibera approvata dalla Giunta.

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Finanziamenti filiera corta commercio agricolo

E’ stato pubblicato oggi, mercoledଠ4 gennaio del 2012, sul Burt, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, un importante ed interessante Bando per il sostegno al settore agro-alimentare. Trattasi, nello specifico, di un Bando da quasi 380 mila euro per la concessione di finanziamenti a sostegno della cosiddetta filiera corta, ovverosia per i mercati gestiti direttamente dai produttori, per gli spacci locali ed anche per nuove iniziative pilota nel settore.

Con la pubblicazione del Bando sul Burt, ora toccherà  a Comuni della Regione Toscana, entro e non oltre la data del 3 marzo del 2012, andare a presentare la domanda per l’accesso ai contributi.

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Contributi fondo perduto per lo sviluppo rurale

Dal 2007 ad oggi in Sardegna l’Amministrazione regionale èriuscita, con la concessione di contributi, a finanziare sul territorio le azioni del PSR, il programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, con risorse via via in crescita. Si èinfatti passati dai 65 milioni di euro del 2007 ai 120 milioni di euro del 2010; e per l’anno in corso i fondi a disposizione sono balzati a 160 milioni di euro. A riportarlo èil sito Internet della Regione Sardegna che negli ultimi cinque mesi èriuscita centrare gli obiettivi a favore degli agricoltori e degli allevatori operanti sul territorio.

Nel corso di una conferenza, durante la quale l’Assessore Cherchi ed il Governatore Cappellacci hanno fatto il punto della situazione sul PSR 2007-2013 in Sardegna, èstato tra l’altro messo in risalto come tra le misure previste ci siano anche quelle finalizzate all’alleggerimento della burocrazia, ma anche ad assicurare il ricambio generazionale con un bando per contributi a fondo perduto fino a 35 mila euro per ogni giovane agricoltore.

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Terreni di Stato da vendere ai giovani agricoltori

Lo Stato italiano, per rimanere in Europa ed affrontare di petto la crisi, deve sia mettere a punto riforme strutturali, sia reperire ingenti risorse per garantire la sostenibilità  dei conti pubblici e, ancor di pià¹, del debito. Una delle misure contenute nel maxi emendamento alla Legge di Stabilità  puಠpermettere ed incentivare il ricambio generazionale in agricoltura, un settore che al pari di tanti altri in Italia èin uno stato di grave crisi.

A pesare sul comparto èla pessima congiuntura nel suo complesso, la contraffazione del made in Italy, ma anche l’erosione dei redditi degli agricoltori a causa dell’impennata dei costi di produzione.

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Finanziamenti europei imprese agricole ridotti dall’Ue

La riforma agricola dell’Unione Europea in sostanza va a premiare chi ha la terra e non fa niente piuttosto che avvantaggiare chi produce. E’ questa la posizione critica della Coldiretti dopo che in sede europea èstata presentata una proposta di riforma che taglia i finanziamenti all’agricoltura italiana per ben 1,4 miliardi di euro a valere dall’anno 2014 e fino al 2020. Trattasi, nello specifico, di un taglio annuo dei finanziamenti per l’agricoltura che a regime sarà  pari, anno su anno, a ben 240 milioni di euro con un calo netto del 6%.

Inoltre la Coldiretti, nel corso di un incontro tenutosi in presenza di importanti personalità  accademiche e della ricerca, contesta anche quelle che sono le modalità  di distribuzione dei finanziamenti.

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Finanziamenti agricoltura per le donne

Nella Regione Molise, in virt๠di un accordo esistente con il Gruppo bancario Banco Popolare, sono in arrivo importanti finanziamenti per le aziende agricole, ed in particolare per le donne al fine di sostenere l’imprenditoria femminile sul territorio.

Questo grazie ad un’intesa tra il confidi della Coldiretti, CreditAgri Italia e la Coldiretti Donne Impresa per quello che èun progetto di sostegno e di accesso al credito molto importante in una fase particolarmente difficile per quel che riguarda la stipula di finanziamenti e prestiti per finalità  aziendali. Possono tra l’altro accedere al plafond di finanziamenti anche quelle donne che, pur non essendo titolari d’impresa, lavorano comunque all’interno dell’azienda agricola.

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Finanziamenti pubblici Psr aziende agricole

Le aziende agricole nel nostro Paese possono accedere ad importanti finanziamenti attraverso i cosiddetti “PSR”, ovverosia i piani di sviluppo rurale; trattasi, nello specifico, di finanziamenti di natura pubblica per i quali perಠci sono delle criticità  da superare per evitare che si perdano.

In particolare, le richieste di finanziamenti per i piani di sviluppo rurale andrebbero aperte a qualsiasi periodo dell’anno, evitando cosଠforti concentrazioni di domande, ed andrebbe alleggerito anche il carico burocratico per potervi accedere. Altrimenti, secondo la Coldiretti, quasi un miliardo di euro di questi finanziamenti per i Psr rischia di andare perso qualora non potranno essere erogati entro il 2011.

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Aprire azienda agricola in Italia

In Italia ci sono moltissime persone che possiedo un terreno agricolo, magari non sfruttato, che vorrebbero intraprendere un’attività  nel settore agricolo. Come attività  agricola si intende la coltivazione del terreno agricolo, l’allevamento del bestiame e tutte le attività  connesse.

All’interno della branca delle aziende agricole sono presenti anche gli agriturismi che sono molto gettonati nell’ultimo periodo.

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La produzione energetica come attività  agricola

Farmer

L’Agenzia delle Entrate, prendendo le mosse da diverse leggi esistenti, ha definito dei parametri insolitamente chiari e precisi su una questione sollevata nel tempo da parecchi contribuenti.

Molte aziende agricole, infatti, producono e rivendono all’esterno energia elettrica tramite diverse strade, dai pannelli solari montati sui tetti delle serre all’impiego delle biomasse che derivano come prodotto di scarto dall’ordinaria attività  di coltivazione o di allevamento.

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La propaganda degli agricoltori trova un beneficio

La legge finanziaria per il 2007 aveva introdotto un credito d’imposta a favore degli imprenditori agricoli che, a determinate condizioni, svolgessero attività  di promozione per diffondere i propri prodotti presso rivenditori o consumatori esteri. La finalità  era dunque quella di sostenere il made-in-Italy alimentare sui mercati internazionali.

Tale agevolazione, tuttavia, non èmai divenuta operativa per la mancanza di un decreto attuativo che ne definisse i meccanismi nel dettaglio.

La recentissima legge 205 del 30 dicembre 2008, che ha convertito un precedente decreto, ha in buona parte riscritto la vecchia norma e stabilito nuove regole per soddisfarne la stessa finalità .

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Agricoltura biologica

Una delle nuove strade che si apre al mondo dei giovani imprenditori èsicuramente quella dell’agricoltura biologica.

L’Italia vanta un primato europeo, essendo al primo posto nella realizzazione di prodotti biologici in Europa e al terzo posto nel mondo intero; anche se nei consumi il nostro bel paese presenta un certo ritardo.

Oggi il problema di un’alimentazione corretta e salutare èmolto pi๠sentito che in passato; il ricorso a concimi e pesticidi cancerogeni e il problema degli OGM hanno suscitato la reazione dell’opinione pubblica.

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Come aprire un agriturismo

Al giorno d’oggi il turismo èsicuramente uno dei settori lavorativi su cui bisogna puntare di pià¹, soprattutto nell’ambito della Comunità  Europea, dove le persone possono viaggiare in modo semplice e frequente da uno Stato all’altro.

L’agriturismo, negli ultimi anni, èdiventata una delle forme di ospitalità  pi๠apprezzate dai turisti e molti giovani imprenditori si sono avvicinati a quest’attività .

Tanto per cominciare occorre specificare che puಠaprire un agriturismo solo chi èun imprenditore agricolo (art. 2135 del c.c.), cioèchiunque pratichi l’agricoltura o l’allevamento come professione principale.

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