Circolare 36/2010 sull’Intrastat

Le profonde variazioni normative introdotte a partire dal 2010 sulla disciplina degli scambi da e verso soggetti stabiliti in altri Stati comunitari continua a creare problemi e dubbi applicativi.
Su numerosi questioni sollevate dagli operatori in questi mesi ètornata ancora una volta l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 36/2010, con la quale vengono fornite numerosissime risposte. Vediamone, dunque, alcune fra le pi๠significative.

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Modelli INTRA anche con Entratel

Entratel

Dal 2010 èdivenuto molto pi๠pressante rispetto al passato l’obbligo di inviare i modelli INTRA-1 e INTRA-2 per comunicare all’Agenzia delle Dogane le operazioni di acquisto e cessioni con fornitori e clienti situati in altre nazioni dell’Unione Europea.

Fra le tante novità  pi๠importanti, ricordiamo la trasformazione del canale telematico come unica strada per ottemperare all’obbligo.

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Elenchi ‘black list’, il decreto attuativo

Il ministro Tremonti ha varato il decreto ministeriale di attuazione di un’importante norma contenuta nel recente decreto-incentivi.

Parliamo dell’obbligo di comunicare periodicamente all’Agenzia delle Entrate (con un modello che sarà  predisposto prossimamente) le operazioni intercorse con fornitori o clienti collocati in uno dei Paesi collocati nella famigerata “black list” dei territori considerati paradisi fiscali o finanziari.

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Intra 12 e 13, i modelli definitivi

Intrastat Logo

àˆ stata pubblicata la versione definitiva dei modelli di comunicazione delle operazioni intracomunitarie (Intrastat 2010) denominati “Intra 12” e “Intra 13”.

Come èormai noto, tutti gli acquisti e le cessioni di beni e, dal 2010, anche di servizi eseguiti fra imprese e professionisti italiani e fornitori e clienti residenti in altri Paesi membri dell’Unione Europea devono essere comunicati all’Agenzia delle Dogane in via telematica.

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Compilazione modelli INTRA

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 14/2009, ha fatto il punto sul nuovo sistema di comunicazione degli acquisti e cessioni di beni e servizi verso operatori intracomunitari. Dopo lunghi mesi di incertezza, infatti, la normativa èormai definita ed èfinalmente possibile tirare le somme.

Nella sua circolare, l’Agenzia riassume l’assetto normativo riproponendo le questioni ormai note sugli obbligati, la tempistica, il contenuto dei modelli. Nell’occasione, perà², l’Agenzia offre anche due risposte in pi๠a dubbi espressi dagli operatori.

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Intrastat, le regole definitive

L’invio telematico sarà  presto l’unico modo per ottemperare agli obblighi Intrastat. Tuttavia, fino ad aprile, eccezionalmente, in alternativa sarà  possibile presentare un floppy-disk agli sportelli delle Dogane con il software già  compilato.

La data ultima per l’invio telematico èfissata al giorno 25 successivo al mese o trimestre interessato: anche su questo non c’erano certezze (si parlava del 19 o del 20).

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Intrastat regole ufficiali

Attese spasmodicamente dagli operatori, sono finalmente entrate in vigore le nuove norme sull’IVA comunitaria e i provvedimenti attuativi sull’obbligo Intrastat 2010.
L’aspetto pi๠interessante e dibattuto riguarda la soglia di trimestralità . La regola generale èche l’invio dei nuovi modelli INTRA, la cui versione definitiva èstata appena approvata dall’Agenzia delle Dogane, deve avvenire mensilmente in via telematica, a seguito dell’abilitazione presso i servizi telematici delle Dogane; nel prossimo futuro sarà  possibile farlo anche via Entratel.

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Intrastat: troppe incertezze, niente sanzioni

Nonostante le scadenze ormai agli sgoccioli, gli operatori economici navigano ancora nel buio pi๠totale per quanto riguarda gli obblighi Intrastat 2010, ossia l’invio degli elenchi riepilogativi degli acquisti e cessioni comunitari di beni e servizi.

Il decreto legislativo di recepimento delle novità  comunitarie, infatti, èstato emanato dal Governo lo scorso 22 gennaio (in notevole ritardo), e ancora non èstato pubblicato in Gazzetta Ufficiale; e fino a quando la pubblicazione non sarà  avvenuta, gli organi competenti non potranno varare gli attesissimi provvedimenti attuativi.

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Intrastat 2010 novità 

Fra le norme comunitarie che in questi giorni sono in corso di recepimento nella legislazione italiana, le regole relative al sistema Intrastat stanno creando parecchie preoccupazioni agli operatori, alle prese con scadenze pressanti senza avere gli strumenti per rispettarle.

Fino al 2009, tutte le cessioni e gli acquisti di beni da e verso operatori comunitari andavano comunicati periodicamente all’Agenzia delle Dogane, con i modelli INTRA. La periodicità  era mensile, trimestrale o annuale secondo il volume delle operazioni intracomunitarie, e l’invio poteva avvenire telematicamente o presentando il modello cartaceo.

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Intrastat 2010 dettagli e modifiche

intrastatOltre alle novità  in materia di territorialità  dei servizi, la direttiva europea toccherà  diversi aspetti della trasmissione all’Agenzia delle Dogane del modello riepilogativo delle operazioni intracomunitarie, noto come Intrastat.

Le novità  introdotte avranno la funzione di combattere le frodi in materia di IVA a livello intracomunitario, riducendo le semplificazioni e rendendo pi๠pressanti le scadenze.

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Servizi intracomunitari, novità  iva 2010

Servizi intracumunitari

Mancano ormai pochi mesi ad alcune rivoluzioni che coinvolgeranno tutti i titolari di partita IVA che operano assiduamente od occasionalmente con altri Paesi aderenti all’Unione Europea.

In verità  siamo ancora in attesa della norma italiana che recepirà  nel dettaglio la direttiva comunitaria n. 2008/08, ma dovremmo ormai essere in dirittura d’arrivo, e comunque già  la norma europea contiene le linee-guida del cambiamento su cui èquindi possibile trarre conclusioni.

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Obblighi Intrastat per le operazioni intracomunitarie

bandiera-europa

La soppressione del controllo doganale per il traffico di merci intracomunitarie avvenuta una quindicina di anni fa ha semplificato i traffici commerciali ma ha anche impedito alle autorità  di avere informazioni su queste operazioni: informazioni utili sia ai fini fiscali che a fini statistici e persino politici.

Sapere quante e quali merci attraversano i nostri confini èinfatti necessario ai fini della programmazione economica pubblica.

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