
Modello domanda una tantum co.co.pro



A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 6472 del 4 maggio 2012, con la quale èstato giudicato il caso di una lavoratrice che aveva goduto del congedo parentale frazionato, dal lunedଠal giovedà¬, rientrando a lavoro il venerdà¬, il giorno che precede il sabato e la domenica, ossia due giorni in cui questa non ètenuta a svolgere la sua prestazione lavorativa.

Il contenuto della nota pubblicata dal Miur rappresenta in realtà solo un’ufficializzazione di quanto era già stato anticipato nei giorni scorsi dal ministro Profumo nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.





Tale forma di tutela, pi๠nel dettaglio, èconcessa a favore delle coltivatrici dirette, delle mezzadre, delle colone, delle imprenditrici agricole a titolo principale; a favore delle lavoratrici artigiane; a favore delle lavoratrici della gestione commercianti.

Per diventare insegnanti di sostegno nella scuola di infanzia o in quella elementare ènecessario conseguire una laurea in Scienze della formazione primaria, che abilita allo svolgimento di tale professione essendo considerata l’equivalente del superamento dell’esame di Stato previsto in passato.


Per poter compilare la domanda ènecessario utilizzare il programma DIGIWEB, scaricabile dal sito Inps accedendo all’area “servizi online” e poi alla sezione “Aziende, consulenti e professionisti”. Il programma puಠessere utilizzato anche in modalità offline, quindi non ènecessario rimanere connessi durante la compilazione del modello.

Tale possibilità èperಠriservata a coloro che lavorano per un unico datore di lavoro, che sono iscritti alla gestione separata Inps e che soddisfano i requisiti di reddito previsti per l’accredito di tale indennità , ovvero nell’anno che precede quello in cui viene inoltrata la domanda devono risultare titolari di reddito lordo compreso tra 5.000 e 20.000 euro.

Per quanto riguarda il datore di lavoro, in particolare, la normativa di riferimento pone in rilievo la sua responsabilità nel processo di valutazione dei rischi, prevedendo che in caso di omissione o incompleta valutazione dei rischi e del relativo documento puಠincorrere nell’obbligo di pagamento di un’ammenda di ammontare compreso tra 2.500 e 6.400 euro e nella detenzione da 3 a 6 mesi.
