
Tuttavia, rivela l’ISTAT, che ha condotto l’indagine, in realtà a costituire la soglia di quegli oltre quattrocentomila nuovi disoccupati vengono a ricadere due fenomeni molto diversi: il crollo verticale degli occupati di nazionalità italiana (-530.000) e la crescita senza sosta dei nuovi occupati di origine estera (+102.000).












