Modulo richiesta permessi

La legge prevede la possibilità  per il lavoratore di chiedere dei permessi al proprio datore di lavoro in presenza di determinate circostanza previste dal contratto collettivo nazionale di riferimento.

In tali casi, dunque, il lavoratore deve presentare al datore di lavoro una richiesta scritta per poter usufruire di tali permessi, in modo tale da consentire a questi di venire a conoscenza del periodo di tempo in cui il lavoratore sarà  assente e di organizzare al meglio la gestione aziendale, eventualmente provvedendo alla sua sostituzione.

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Diritti del padre lavoratore

La normativa prevede non solo per le madri lavoratrici ma anche per i padri lavoratori delle forme di tutela volte a consentire al dipendente di svolgere adeguatamente il ruolo di genitore e di prestare ai loro figli tutte le cure e le attenzioni necessarie a garantire un’infanzia serena.

Come accade per le madri, anche per i padri queste forme di tutela sono previste dal decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001.

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Reato di estorsione in caso di retribuzione inadeguata

Con la sentenza n.1284 del 18 gennaio 2011 la Corte di Cassazione ha stabilito che integra il reato di estorsione il comportamento del datore di lavoro che, con la minaccia del licenziamento, obbliga i suoi dipendenti ad accettare una retribuzione inferiore a quella spettante per le mansioni svolte oppure condizioni di lavoro contrarie alle leggi e ai contratti collettivi, sfruttando la sua posizione favorevole data dalla prevalenza della domanda sull’offerta.

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Vertenza di lavoro o vertenza sindacale

La vertenza di lavoro, detta anche vertenza sindacale, èun’azione intrapresa dal lavoratore dei confronti del datore di lavoro al fine di far valere i propri diritti nel caso in cui questi non siano stati rispettati.

Le ipotesi pi๠frequenti di vertenza sindacale riguardano i casi di mancato rispetto degli obblighi in materia di retribuzione, di ferie e permessi, i casi di mancato riconoscimento delle indennità  spettanti in caso di malattia, infortunio, congedo di maternità  o congedo parentale, i casi di mancato compenso per le ore di lavoro straordinario, i casi di mancato pagamento dell’indennità  per licenziamento senza preavviso e i casi di mancato pagamento del trattamento di fine rapporto.

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Interessi sullo stipendio per pagamento in ritardo

Il lavoratore ha diritto a ricevere lo stipendio nel periodo del mese stabilito dal contratto collettivo nazionale o dalla legge, per cui nel caso in cui il datore di lavoro paghi lo stipendio in ritardo il lavoratore ha diritto al pagamento oltre che dello stipendio anche degli interessi di mora maturati per ogni giorno di ritardo a partire dalla data in cui lo stipendio sarebbe dovuto essere corrisposto.

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Permessi ex festività 

Le disposizioni contrattuali vigenti prevedono per i lavoratori un numero annuo di permessi giornalieri retribuiti che corrispondono a giorni non pi๠considerati festività .

Nell’arco di ogni anno i giorni di permesso ex festività  sono cinque: il 19 marzo (San Giuseppe), il 13 maggio (Ascensione), il 3 giugno (Corpus Domini), il 29 giugno (Santi Pietro e Paolo) e il 4 novembre (Unità  Nazionale).

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