
E le aziende che offrono servizi destinati ai grandi numeri hanno pensato bene di venire incontro ai milioni di piccole e medie imprese italiane per offrirgli soluzioni nuove e meno onerose per la loro vita di tutti i giorni.

E le aziende che offrono servizi destinati ai grandi numeri hanno pensato bene di venire incontro ai milioni di piccole e medie imprese italiane per offrirgli soluzioni nuove e meno onerose per la loro vita di tutti i giorni.

Questi correttivi, frutto di accurate analisi compiute nei mesi scorsi tenendo contro degli effetti della crisi economica, consentono di abbattere il livello di ricavi giudicato congruo da parte del software Gerico.

La notizia arriva dall’IPI, un ente di ricerca emanazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Suddividendo il settore secondario in tanti segmenti quanti sono i prodotti immessi sul mercato, infatti, alcuni ambiti di nicchia vedono crescere in misura molto significativa la loro quota di mercato.
L’analisi ècalcolata su base annua, confrontando i dati registrati nel mese di marzo 2009 col marzo 2008.

La sezione pi๠importante, ovviamente, èquella della costruzione degli aeromobili: un segmento fortemente polarizzato. Al di là , infatti, dei costruttori di piccoli aerei, si calcola che solo otto compagnie nel mondo costruiscano aeroplani con oltre cento posti (fra loro, si segnalano la rampante società canadese Bombardier e i brasiliani dell’Embraer, ma per il prossimo futuro vanno tenute strettamente d’occhio altre imprese situate in Russia, Cina e Giappone), e solo due, di fatto, dominino il mercato dei grandi velivoli con centinaia di posti: Boeing e Airbus.

Dal 2002 in poi, infatti, il traffico aereo di passeggeri e merci ha registrato un costante aumento, almeno fino al 2007. Il 2008, invece, ha segnato per la prima volta dopo anni dei decrementi: -1,8% nel traffico passeggeri e -9,9% nel traffico merci.

Innanzitutto, infatti, si nota la crescita in valore assoluto del debito pubblico: a marzo 2009 si ètoccata la quota di 1.741.275.000.000 euro, pari a ben trentaquattro miliardi in pi๠rispetto soltanto al mese precedente.

Nel momento storico in cui, infatti, le imprese chiudono o tagliano drasticamente il personale, le richieste di lavoratori (qualificati e non) necessariamente va a picco, e il fatto che lo strumento di recruitment sia quello virtuale non cambia la sostanza dell’argomento.


àˆ il caso del cosiddetto “wellnessâ€, l’insieme di tutti i trattamenti di cura della persona e del suo benessere fisico. Un settore quanto mai promettente e da molti anni in espansione, se èvero – come segnalano le statistiche – che riesce da solo a muovere circa 5,5 miliardi di euro all’anno: di questi, quasi la metà (2,2 miliardi) sono spesi fra fitness e piscina, mentre la parte restante si suddivide fra cura del corpo e del viso, integratori alimentari e articoli sportivi.

Nonostante infatti la regressione dei livelli del Prodotto Interno Lordo, infatti, le imprese italiane stanno in questi mesi affrontando una fase di razionalizzazione, di taglio delle inefficienze e di riposizionamento sui mercati (armi difensive contro la crisi) che potranno costituire pi๠avanti, al momento della ripresa, potenti armi offensive per competere lungo i mercati internazionali.

Come negli anni passati, la città di Trento attende con impazienza lo svolgersi della kermesse, da cui si attende un consistente ritorno economico soprattutto sul fronte della ricettività e della ristorazione: nell’edizione del 2008, spiegano i dirigenti comunali, vi èstato un ritorno di due milioni e trecentomila euro circa, a fonte di circa un milione di euro di spese.

Gli scenari prefigurati per l’Italia, tanto per cambiare, sono pessimi. Via via che il 2009 prosegue, si consolidano le previsioni sulla caduta del Prodotto Interno Lordo, la pi๠drammatica da molti decenni a questa parte: secondo la relazione, il 2009 si chiuderà con un -4,4% su base annua rispetto ad un 2008 che a sua volta era stato tutt’altro che esaltante.

Il Centro Studi della nostra Banca Centrale, infatti, ha pubblicato i risultati di un’approfondita ricerca macroeconomica sul reddito dei lavoratori esaminando l’arco temporale che va dai giorni dell’ultima, pesante svalutazione della lira (1993) fino al 2006.
Il decreto fu varato un paio di mesi fa con lo scopo di offrire una serie di risposte alle esigenze dettate dalla permanente crisi dell’economia; nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, sono state apportate al testo originario una serie di correzioni e di integrazioni. Vediamo dunque, fra le modifiche introdotte, quali appaiono di maggior interesse per imprenditori e lavoratori.

In occasione del convegno tenutosi a Milano lunedଠ30 marzo, i rappresentanti del settore hanno tracciato anche per i beni di lusso delle previsioni negative per il 2009.