Esempio di contratto a progetto

contratto di lavoro

In pi๠occasioni abbiamo avuto modo di descrivere in maniera esaustiva il contratto a progetto. Abbiamo infatti descritto la tassazione e i contributi previdenziali del contratto a progetto oltre che i diritti e doveri del lavoratore in co.co.pro.

Sono molti gli utenti che perಠci chiedono un esempio pratico di contratto a progetto ed èper questo che abbiamo pensato di caricare sul portale anche un vero fac-simile di un contratto realmente usato in una impresa italiana.

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Copia degli ordini verbali a disposizione del cliente

Oggi èmolto diffuso il sistema dei cosiddetti “verbal orders”, utilizzati soprattutto dalle società  di telefonia per cedere i propri servizi e offerte.

In pratica, i call-center, una volta convinto il cliente, avviano una registrazione in cui raccolgono la sua intenzione di accettare le condizioni del contratto: in questo modo, si parano dal rischio di successive contestazioni.

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Stipendi dopo il rinnovo dei contratti di lavoro

contratti-di-lavoro

Due giorni fa èstato firmato l’accordo sulla riforma dei modelli contrattuali dove hanno firmato il governo, la confindustria e i sindacati CISL e UIL.

La CGIL, come già  detto, ha partecipato alla riunione senza perಠfirmare l’accordo. Guglielmo Epifani ha in pi๠occasioni espletato le proprie critiche a questo nuovo modello contrattuale che avrà  la durata di 3 anni e avrà  un aumento del salario in proporzione all’aumento della produttività  dell’azienda.

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Riforma del modello contrattuale

lavoro

Firmata oggi l’intesa sui nuovi contratti di lavoro tra governo e Confindustria, sindacati, ma senza la CGIL che ha presenziato alla riunione senza perಠfirmare l’accordo.

Tra i sindacati che hanno firmato c’erano CISL e UIL. Durante tutto il periodo di 7 mesi nei quali saranno necessari continui colloqui e trattative per il rinnovo dei contratti sarà  vietato scioperare.

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Contratto di inserimento

Introdotto nel nostro ordinamento nel 2003 con la famosa “legge Biagi”, il contratto di inserimento ha sostituto il precedente contratto di formazione e lavoro, di cui riprende buona parte della filosofia di base.

L’idea èquella secondo cui l’impresa offre al lavoratore di acquisire una base di esperienza che gli sarà  utile nella sua successiva carriera lavorativa.

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Modifica al contratto di lavoro: jus variandi

contratto di lavoro jus variandi

Nella generalità  dei contratti, le parti stabiliscono di comune accordo tutte le singole clausole, e quelle hanno valenza obbligatoria nei confronti di entrambi; qualunque variazione a quanto concordato puಠessere apportata solamente se vi èil consenso di tutte le parti in causa.

Nei contratti di lavoro, perà², il legislatore ha tenuto conto del fatto che la realtà  di ogni ambiente lavorativo èprofondamente dinamica, suscettibile di variazioni di grande impatto anche da un giorno all’altro.

Proprio per semplificare la vita degli imprenditori, la legge ha riconosciuto ai datori di lavoro un potere particolare di cui al contrario i lavoratori non dispongono: lo jus variandi, secondo l’antica dizione del diritto romano.

In sostanza, èil diritto riconosciuto al datore di lavoro di apportare unilateralmente delle modifiche al rapporto di lavoro successivamente alla stipulazione del contratto, a fronte di sopravvenute esigenze della realtà  aziendale, in merito all’oggetto delle prestazioni.

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Trattamento di fine rapporto: prima parte

Dimissioni

Per le sue prestazioni, il lavoratore ha diritto alla retribuzione. Essa si suddivide in due componenti: quella immediata, che viene corrisposta periodicamente (in genere ogni mese), e quella differita, che invece ècorrisposta solo alla conclusione del rapporto di lavoro, qualunque sia la causa: scadenza del termine, scioglimento consensuale, impossibilità  sopravvenuta, dimissioni, licenziamento, morte del lavoratore (e in questo caso, a godere della retribuzione differita saranno ovviamente gli eredi).

La componente di retribuzione differita, chiamata nel linguaggio comune “liquidazione”, èdefinita dalla legge come “trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato” (TFR).

Mentre l’ammontare della retribuzione immediata èriservata alla libera contrattazione (a livello individuale o sindacale), l’entità  della retribuzione differita èstabilita rigidamente dalla legge.

Attualmente, infatti, la determinazione del TFR èstabilita dall’art. 2120 del Codice Civile, che assunse l’attuale formulazione nel 1982, per avvicinare l’Italia alle norme comunitarie.

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Nullità  del contratto di lavoro

lavoro

Secondo le regole generali del diritto privato, quando un contratto ènullo per una qualsiasi delle cause previste dalla legge, la dichiarazione di nullità  ha efficacia “ex tunc”, ossia retroattiva. Sarebbe come se il contratto non fosse mai stato stipulato, e dunque non produce alcun tipo di effetti giuridici.

Tuttavia, nell’ipotesi di un contratto di lavoro, il legislatore ha voluto porre dei correttivi a questa regola generale, a tutela della parte debole del contratto, ossia il lavoratore dipendente.

L’art. 2126 del Codice Civile, pertanto, stabilisce che la dichiarazione di nullità  non pregiudica i diritti acquisiti dal lavoratore fino al momento in cui tale nullità  viene accertata dal giudice. Questo significa che egli ha comunque diritto alla retribuzione e agli altri diritti maturati (indennità , TFR ecc.), e questo nonostante il rapporto di lavoro, in teoria, ècome se non fosse mai esistito.

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Offerta al pubblico

stretta-di-manoSecondo le regole generali del Codice Civile, quando una persona effettua nei confronti di un’altra una proposta contrattuale, ha sempre la possibilità  di ritirarla prima che la controparte accetti. Una volta invece che si èavuta l’accettazione del destinatario, la proposta non puಠpi๠essere ritirata.

Nella maggior parte dei casi, anzi, già  la semplice accettazione della proposta rende definitivo il contratto: si parla in tal senso di “contratti consensuali”, quando cioèèsufficiente l’incontro della volontà  delle parti perchè sorga il contratto, e tutto ciಠche viene dopo (come il pagamento) èsolo una conseguenza.

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Contratto di locazione

La locazione èun contratto con il quale una parte si obbliga a far godere all’altra una cosa per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo (art. 1571cod.civ. )

La legge che regolamenta le locazioni èla n. 431 del 9/12/1998; i contratti di locazione pi๠diffusi nel nostro sistema sono: a canone libero e a canone concordato.

Cosa si intende per contratto di locazione a canone libero?

E’ un accordo tra inquilino e proprietario, col quale di comune accordo stabiliscono il prezzo, senza tenere conto di riferimenti esterni.

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Contratto mini co.co.co

Collaborazione coordinata occasionale “Mini CO.CO.CO.” .

Con la circolare n. 1/2004, il Ministero del Lavoro, interpretando l’art. 61 del d.lgs. n. 276/2003 ha introdotto anche una nuova forma di contratto, che data la sua particolare struttura èstato definito “mini co.co.co.”

Sostanzialmente questo rapporto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa si definisce parasubordinato, pochèha la caratteristica di lavoro autonomo e subordinato.

La stipulazione di questo tipo di contratto prevede:

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