brexit, Theresa May, Comunità Europea

Hard brexit, l’annuncio di Theresa May

L’annuncio di Theresa May èstato molto chiaro: il premier britannico ha detto chiaramente no alle mezze misure parlando di una “hard Brexit”.

brexit, Theresa May, Comunità  Europea

Nessuna adesione parziale all’Unione Europea e nessuna soluzione in bilico con l’Europa: il Regno Unite intende assumere una posizione netta e lasciare definitivamente il mercato unico come hanno scelto gli inglesi con la netta vittoria al referendum dello scorso giugno. 

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Finanziamenti per ammodernare le aziende agricole

Sono pronti ed erogabili, nella Regione Toscana, 7,5 milioni di euro di fondi pubblici a favore delle aziende agricole e delle attività  forestali. Questo grazie a degli appositi bandi attuativi che sono stati già  pubblicati sul Burt, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana; trattasi, nello specifico, di due misure a valere sul Piano di Sviluppo Rurale: quella recante la “Migliore valorizzazione economica delle foreste”, e quella relativa a “Ammodernamento delle aziende agricole”.

La priorità  nell’assegnazione dei contributi, attraverso delle maggiorazioni, sarà  data sia ai giovani, sia a quelle istanze presentate in passato che, pur essendo ammissibili, non hanno ricevuto il finanziamento a fondo perduto per esaurimento dei fondi a disposizione.

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Finanziamenti agricoltura Pac 2014-2020

In sede europea quello attuale èun momento decisivo in materia di finanziamenti per l’agricoltura nei Paesi del Vecchio Continente, compresa l’Italia che al riguardo rischia un pesante taglio. Le Organizzazioni degli agricoltori sono non a caso molto preoccupate visto che la situazione congiunturale èquella che à¨, e visto che già  da parecchi anni le imprese del settore nel nostro Paese stanno pagando a caro prezzo i costi delle materie prime unitamente alla concorrenza sleale e ad una burocrazia spesso a dir poco opprimente.

Per questo, secondo la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, nell’ambito della messa a punto della Pac 2014-2020 l’Italia deve presentarsi compatta e determinata attraverso una posizione sia forte, sia condivisa. In particolare, la CIA chiede che le risorse della PAC vengano destinate ai veri agricoltori e non a quelle rendite fondiarie parassitarie che non creano sviluppo ed occupazione.

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Finanziamenti Ue Programma per la competitività 

Per la crescita e per il sostegno alla competitività  delle piccole e medie imprese nel Vecchio Continente, anche l’Unione Europea èscesa in campo con un pacchetto finanziario pari a ben 2,5 miliardi di euro. A proporlo in particolare èstata la Commissione europea con l’obiettivo sia di favorire l’accesso al credito da parte delle PMI, sia di promuovere su tutto il territorio europeo una maggiore cultura d’impresa.

La proposta della Commissione Europea, nello specifico, rientra nel cosiddetto “‘Programma per la competitività ” delle imprese, un nuovo pacchetto di misure a valere per il periodo dal 2014 al 2020 che andrà  a sostituire il Programma esistente, quello per l’innovazione e per la competitività , il cosiddetto Cip.

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Finanziamenti agevolati PMI Fondo Jeremie

Finanziamenti per complessivi 156 milioni di euro a fronte di scadenze e tassi di interesse applicati che risultano essere particolarmente favorevoli. Tutto cià², in particolare, attraverso il cosiddetto Programma Jeremie, che sta per Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises, e che èstato affidato dalla FEI, appartenente al gruppo della BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, per le piccole e medie imprese della Regione Campania, alla joint venture UniCredit-MCC.

Grazie al Programma Jeremie ogni impresa puಠrichiedere finanziamenti agevolati fino ad un massimo di 500 mila euro a fronte di un piano di ammortamento che puಠdurare fino a ben otto anni.

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Recessione, previsioni sempre pi๠fosche

Le pi๠autorevoli istituzioni italiane ed europee sembrano fare a gara ad attribuire alla crisi globale in atto dei caratteri di gravità  sempre pi๠pesanti.

L’ultima ad aver preso la parola èstata la Commissione Europea, che ha aggiornato le stime sul 2009, purtroppo ulteriormente al ribasso. La crescita del PIL a livello comunitario èstata nel 2008 di appena l’1%, mentre le previsioni per il 2009 parlano di una decrescita pari all’1,8%.

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Dieci anni con l’euro

Il primo gennaio 1999, la moneta unica europea cambiava nome, trasformandosi da ECU in euro, e soprattutto assumeva un ruolo effettivo e non pi๠puramente virtuale nelle economie dell’Europa e del mondo.

Per i primi tre anni l’euro veniva utilizzato solo contabilmente, per le quotazioni sui mercati, sui bilanci, sui conti correnti. Dal 2002, invece, èdivenuta la moneta reale che pesa ancora oggi nelle nostre tasche e in quelle dei cittadini di altri quindici Stati comunitari (l’ultimo aderente, la Slovacchia, èntrato nel club nel 2009) e di altri Paesi dove esso si usa comunque in virt๠di accordi internazionali, come San Marino.

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Ingresso Romania comunità  europea

ISAE(Istituto di Studi e Analisi Economica) ha fornito le nuove stime macroeconomiche per l’Italia con il Pil 2007 grezzo visto in crescita dell’1,9% e nel 2008 a 1,4.

Se il nostro Prodotto Interno Lordo stenta a decollare, la spesa pubblica italiana s’impenna raggiungendo livelli record.

A confermarlo èurostat che ha convalidato i dati notificati dal Governo italiano: abbiamo un rapporto debito/pil pari al 106,8%, il pi๠alto della zona euro.

Niente di nuovo, questi dati erano nell’aria già  da parecchio tempo. Guardando invece un po’ oltre il nostro orticello, ci accorgiamo che ci sono realtà  differenti da come ce le aspettavamo.

Un esempio su tutti: la Romania.

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Lavoro in Europa

Parlamento Bruxelles

L’unione europea sta operando in modo sempre pi๠concreto per eliminare le barriere tra gli Stati membri e favorire una maggiore comunicazione e scambio; tutto questo movimento sta coinvolgendo anche il campo del lavoro.

Nel 2001 l’indagine “ Mobility Mangaer Matters”, svolta e pubblicata dalla società  Princewaterhouse Coopers, dipingeva un Europa molto ottimista sul fronte degli scambi in ambito lavorativo tra i diversi stati membri. A cinque anni di distanza la stessa indagine èstata rifatta e pubblicata sempre dalla stessa società , ma il quadro che emerge non èquello che ci si aspettava dato l’ottimismo emerso nel 2001: le assunzioni provenienti da altri stati membri hanno a stento toccato il 5% del totale. Quali le cause?

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