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Le cause del ritardo della crescita e della competitività  delle imprese italiane

Come abbiamo avuto modo di evidenziare anche in un articolo pubblicato in precedenza su questo tesso blog, èstato da poco pubblicata per il 2014 la lista dei paesi pi๠competitivi del mondo, una classifica ormai divenuta tradizionale redatta ad opera del WEF, il World Economic Forum, l’organizzazione elvetica che ogni anno si riunisce a Davos per deliberare i migliori in materia. All’interno di questa classifica l’Italia, come noto, si èpiazzata solo al 49 esimo posto, ultima tra le grandi potenze industrializzate dell’Occidente. 

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Competitività  internazionale – L’Italia solo al 49esimo posto nella lista del WEF

E’ stato stilato anche per il 2014 l’elenco dei paesi pi๠competitivi del mondo. A redigerlo èstato il World Economic Forum, WEF, l’organizzazione che in questi giorni ha tenuto il tradizionale forum a Davos, in Svizzera. L’Italia tuttavia non ha conseguito per quest’anno risultati migliori dei precedenti. Sul fronte della competitività  internazionale infatti il nostro paese si èpiazzato solo al 49 esimo posto nella lista mondiale. 

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Finanziamenti Sace-Confindustria per competitività  PMI

A Firenze la Confindustria locale ha siglato con la Sace, società  leader nelle assicurazioni sul credito, un importante accordo che potrà  favorire l’internazionalizzazione delle PMI fiorentine attraverso un sostegno alla competitività  sul mercato.

In particolare, secondo quanto reso noto da SACE, con l’accordo le PMI fiorentine aderenti alla Confindustria potranno avere accesso a tutta una serie di strumenti finanziari ed assicurativi, ma anche ad importanti iniziative a carattere formativo. I potenziali beneficiari sul territorio sono rappresentati da oltre duemila piccole e medie imprese fiorentine che potranno cosଠottenere sostegno e garanzie per le proprie attività  legate all’espansione sui mercati esteri ed all’export.

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Finanziamenti Master and Back raddoppiano

Per il programma denominato “Master and back“, nella Regione Sardegna la dotazione finanziaria, visto il successo che sinora ha ottenuto la misura, raddoppia passando da 9 a 18 milioni di euro. Il raddoppio dei fondi, in accordo con quanto reso noto dal Governatore Cappellacci, sarà  equamente distribuito tra i settori pubblici e privati, e quelli della ricerca al fine di permettere ad oltre trecento giovani di firmare un contratto di lavoro e, di conseguenza, mettersi finalmente alle spalle il precariato.

Per la misura “Master and back”, infatti, l’Amministrazione regionale ha rilevato tassi di trasformazione in contratti a tempo indeterminato dell’ordine del 90% ed oltre, a favore dei giovani ed a fronte di un contributo sostanzioso che a tal fine viene erogato alle imprese che operano sul territorio della Regione Sardegna.

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Master per competere sui mercati esteri

L’Italia èin crisi anche perchè con la pessima congiuntura c’èstata perdita di competitività . In particolare, il nostro Paese ha perso competitività  sia a causa della concorrenza sleale, sia perchè il nostro tessuto economico ècomposto da una miriade di piccole e piccolissime imprese che, in condizioni avverse, hanno difficoltà  a rimanere sul mercato.

E allora in Brianza la Camera di Commercio locale èscesa in campo annunciando lo stanziamento di tre borse di studio. L’obiettivo èquello di far partire dal mese di gennaio del 2012 un master che crei figure professionali con un’elevata specializzazione nei processi di internazionalizzazione, ovverosia nella crescita delle imprese sui mercati esteri.

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Nuove accise sulla birra

La birra, come tutte le bevande alcoliche, èsoggetta alle accise: con questo termine si indicano collettivamente le numerose imposte sulla fabbricazione e la commercializzazione di una serie di prodotti, fra cui anche l’energia elettrica e i tabacchi.

In queste settimane, i produttori italiani di birra sono sul piede di guerra. Il motivo èla recente decisione (peraltro ancora in discussione) di incrementare le accise sul pi๠diffuso e leggero degli alcolici: la “bionda”, infatti, rischia di essere gravata da un aumento di tali tributi, i quali, bene ricordarlo, partecipano alla base imponibile dell’IVA, creando quindi in aggiunta il perverso effetto secondario di un’ulteriore imposta sull’imposta.

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Nuova etichetta sulle uova

Con il recepimento di una normativa comunitaria, cambiano molte cose per i produttori e commercianti italiani di uova.

Innanzitutto, scompare un piccolo balzello, previsto per ogni uovo confezionato: una misura che avvantaggia le imprese del settore e che rende conseguentemente i nostri prodotti pi๠competitivi rispetto alle merci straniere. E il discorso appare importante, considerato che solo nel 2009 i nostri produttori hanno portato sul mercato oltre tredici miliardi di uova.

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ICT, la crisi perdura

Il settore economico noto comunemente come Information and Communication Technology (ICT) vive in questo periodo una fase molto difficile.

Se il 2009 si èrivelato disastroso, registrando un crollo medio del fatturato pari ad oltre l’otto percento rispetto all’anno precedente (la media mondiale èstata del -5,4%), anche il 2010 non èiniziato sotto i migliori auspici.

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Attrazione degli investimenti, Italia ultima nell’OCSE

L’ultima graduatoria diffusa dalla Banca Mondiale èimpietosa verso il nostro Paese: l’Italia èl’ultima ruota nel carro dei Paesi OCSE e settantottesima nella classifica mondiale per quanto concerne la capacità  di attrarre gli investimenti dall’estero.

La classifica, va detto, ètutt’altro che incontestabile (desta perplessità , ad esempio, che persino il Ruanda sia sopra di noi, al sessantasettesimo posto) e si basa sulla ponderazione delle classifiche specifiche basate su singoli fattori fra loro del tutto eterogenei.

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In competitività  l’Italia èquarantottesima

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Il World Economic Forum ha diffuso la versione 2009 della tradizionale classifica sulla competitività  dei vari sistemi-Paese del pianeta.

La classifica èstremamente complessa e si basa su una valutazione di decine e decine di diversi fattori in grado di influire sulla capacità  di un’impresa di agire con efficienza sul mercato. Non tutti i fattori, naturalmente, hanno la medesima importanza, e infatti ad ognuno èstato attribuito un peso differente.

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Ricerca europea fra luci e ombre

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La competitività  di un Paese o di una regione economica passa anche per l’attenzione che i governi riservano al miglioramento del livello scientifico. La ricerca ègià  da molti anni stata riconosciuta giustamente come un formidabile motore per lo sviluppo economico, ma l’attenzione che viene riservata a questo settore varia moltissimo da una parte all’altra del pianeta.

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Da Unioncamere un’iniezione di fiducia

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Nei giorni scorsi èstato presentato il consueto rapporto annuale di Unioncamere, che raccoglie i dati rilevati dalle oltre cento Camere di Commercio sparpagliate nel territorio italiano.
Nel rapporto si traggono, in questa fase di crisi, alcune indicazioni positive e apprezzabili.

Nonostante infatti la regressione dei livelli del Prodotto Interno Lordo, infatti, le imprese italiane stanno in questi mesi affrontando una fase di razionalizzazione, di taglio delle inefficienze e di riposizionamento sui mercati (armi difensive contro la crisi) che potranno costituire pi๠avanti, al momento della ripresa, potenti armi offensive per competere lungo i mercati internazionali.

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