La Cina abbandona la politica del figlio unico

Se fino a qualche tempo fa si considerava la famiglia alternativa alla carriera, per la donna ma anche per l’uomo, oggi c’èuna rivisitazione di questi clichè. Da un lato ci sono le politiche per la famiglia degli stati che offrono il welfare ai cittadini, dall’altro ci sono i ripensamenti come quello cinese. Di che parliamo?

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I cinesi compiono investimenti in Italia per pi๠di 6 miliardi nel 2014

La Cina èsempre pi๠interessata ad investire in Europa. Lo èa partire dalla grande crisi finanziaria del 2008, quando le nuove modalità  economiche hanno portato un abbassamento generale dei prezzi e una convenienza per tutti quei paesi che si trovavano allora in ascesa. La Cina èinfatti una potenza emergente, e oltre a rivolgersi alle materie prime e alle risorse naturali di paesi come l’Africa o l’America Latina, si èrivolta anche ai paesi di pi๠antica industrializzazione, come il Vecchio Continente. 

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Cresce il numero delle imprese cinesi presenti in Italia

Nell’ultimo periodo la Cina ha acquistato diverse grandi aziende del nostro paese, ma la presenza cinese in Italia non si rileva solo nello shopping che le multinazionali del Sol levante fanno nei confronti delle imprese del nostro paese, ma anche nel numero delle nuove realtà  produttive di matrice cinese impiantate sul nostro territorio. 

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Tassa pannelli fotovoltaici cinesi

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L’Unione Europea nel tentativo di dare una svolta alla propria produzione economica ha attuato una disposizione protezionistica, imponendo l’aumento dei dazi doganali sui pannelli fotovoltaici provenienti dalla Cina. Il braccio di ferro con il gigante orientale vede molto da vicino l’Italia, sia come membro di spicco dell’Unione Europea, sia come principale detentore del record sui pannelli fotovoltaici.

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Prospettive delle vendite on line in Cina

Che la Cina sia un mercato emergente di dimensioni macroscopiche ècosa nota, com’ noto che le aziende occidentali abbiano trovato in Estremo Oriente occasioni incredibili per esportare i propri prodotti.

Quelle che perಠsembrano essere prese sottogamba sono le potenzialità  di Internet. In effetti, il numero di cinesi che oggi acquistano sul web èin crescita esponenziale. Si conta che gli internauti abituali cinesi siano fra i 400 e i 450 milioni di persone, e considerando che la popolazione supera largamente il miliardo le possibilità  di crescita sono ancora immense.

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Esportazione vino indispensabile

In Italia, come nel resto d’Europa, il consumo di vino èin calo da parecchi anni, probabilmente in via definitiva. I motivi sono diversi, ma principalmente due: le crescenti difficoltà  del potere d’acquisto e un sostanziale cambiamento dei gusti della popolazione (con interessanti riflessioni anche dal punto di vista culturale).

Comunque sia, questo graduale e irrefrenabile calo rischia di mettere in ginocchio i produttori vitivinicoli italiani.

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Mercato mondiale dell’auto

Le recentissime scissioni all’interno del gruppo Fiat sono solo l’ultimo segnale della principale tendenza che interessa l’industria automobilistica negli ultimi anni: un sostanziale decremento della produzione nei mercati tradizionali e pi๠avanzati, e cioèuropa e Nordamerica, e una progressiva delocalizzazione verso territori che vivono oggi il boom della auto nuove che noi avemmo mezzo secolo fa.

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Pomodori cinesi, rientra l’allarme

Nei giorni scorsi si era diffuso a macchia d’olio un allarme lanciato da alcune associazioni dei consumatori. Il problema riguardava le presunte e massicce importazioni di pomodori dalla Cina: il timore era che vi fosse, in questi prodotti orientali, una totale mancanza di rispetto delle rigide norme igieniche e di salute previste dalle norme europee e dunque che sulle nostre tavole arrivassero pomodori nocivi per la salute.

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Possibile dazio contro i pomodori cinesi

Dalla Cina provengono ogni giorno quantità  immense di pomodori. Si stima che soltanto nel primo trimestre del 2010 siano arrivati in Italia 82 milioni di tonnellate, quasi il doppio di quanto importato nel periodo gennaio-marzo del 2009: una misura enorme, tanto che i pomodori costituiscono di gran lunga la prima importazione agroalimentare dall’ex Celeste Impero.

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Quotazioni del ferro in discesa

Negli scorsi mesi le quotazioni del ferro sui mercati internazionali avevano registrato una crescita costante e significativa, arrivando alla fine di aprile a sfiorare la cifra record di duecento dollari a tonnellata.

A favorire questa corsa del valore del metallo èintervenuta l’elevata domanda proveniente dalle industrie cinesi, principalmente per le esigenze espresse dal settore immobiliare; e a rispondere a questa domanda si sono presentati soprattutto gli esportatori della vicina India, fra i primi produttori al mondo dei minerali ferrosi.

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Il turismo in Italia non èin crisi

Capita spesso di leggere o sentire che negli ultimi anni il sistema turistico italiano abbia perso colpi, a fronte di una crescita di successi dei nostri concorrenti.

In realtà  le cose non stanno proprio cosà¬; a smentire quelli che appaiono dunque come luoghi comuni hanno provveduto le associazioni di categoria, basandosi sui dati ufficiali diffusi dall’Eurostat.

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Beni di lusso, l’Asia chiede il made in Italy

Si parla di “lusso accessibile” in riferimento a quei prodotti di elevata qualità  ma dal prezzo non cosଠproibitivo da essere completamente al di fuori delle possibilità  della fascia di consumatori intermedia.

Ecco, quindi, che, magari una volta all’anno, anche la comune impiegata puಠconcedersi la borsa di Gucci, o suo marito la cravatta di Marinella. Gli acquisti compiuti da costoro avvengono con parsimonia, ma parliamo pur sempre della fascia di consumatori numericamente pi๠importante, e non soltanto in Occidente ma anche nei rampanti Paesi asiatici.

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Export italiano affidato ai BRIC

Nel linguaggio economico, l’acronimo BRIC èoggi molto utilizzato: altro non èche l’unione delle iniziali di Brasile, Russia, India e Cina, ossia le quattro principali potenze emergenti, i Paesi non ad avanzata industrializzazione che pi๠di tutti gli altri mostrano i segni di raggiungere nei prossimi decenni i livelli occidentali.

Se poi si considera che tutti questi Paesi hanno un tessuto interno formato da centinaia di milioni di persone, èfacile comprendere quanto gli esportatori tendano a guardare con interesse ed attenzione a questi mercati.

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Le Marche alla conquista della Cina

A partire dal 2 aprile, la metropoli cinese di Shanghai ospiterà  l’esposizione universale (Expo 2010), che avrà  le sue successive appendici a Nanchino e Macao.

E proprio la popolosa città  di Nanchino ha avviato negli anni passati rilevanti rapporti commerciali con la Regione Marche, che ora vede nell’Expo l’occasione d’oro per dare uno sviluppo decisivo ai fruttuosi contratti in essere.

Proprio le Marche, d’altronde, hanno ricevuto il prestigioso incarico di guidare e coordinare le venti delegazioni regionali che l’Italia spedirà  in terra d’Oriente.

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I porti cinesi dominano i traffici marittimi mondiali

Il porto commerciale di Singapore à¨, da molti anni, al primo posto nel mondo per il volume di container movimentati ogni anno. Ma, dietro la ricchissima città -Stato, le classifiche internazionali vedono uno sviluppo vertiginoso degli scali cinesi: Shanghai èseconda, Hong Kong èterza, altri quattro porti dai nomi meno conosciuti per le orecchie occidentali si collocano nella top ten internazionale.

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