Le grandi imprese nel mirino del Fisco

Giulio Tremonti

Fin dalle prime battute, le intenzioni del nuovo Governo in tema di controlli fiscali sono state chiare. Per espressa dichiarazione del ministro Tremonti, l’azione dell’Amministrazione Finanziaria deve concentrarsi maggiormente sui controlli nel territorio e meno sulla verifica della corretta regolarità  degli adempimenti formali.

In questo senso, parecchi di questi adempimenti sono stati soppressi (come l’elenco clienti-fornitori) mentre sono stati incrementati gli strumenti per i controlli sostanziali, e questo soprattutto a carico delle aziende di grandi dimensioni.

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Evasione fiscale del 2008, crescita senza fine

Possono essere letti in due modi, i pesantissimi dati sull’evasione fiscale del 2008 resi pubblici nel corso della tradizionale conferenza-stampa di fine anno del Comandante della Guardia di Finanza, il generale Cosimo D’Arrigo.

Vedendo il bicchiere mezzo vuoto, si ha la percezione dell’inguaribile tendenza italica a cercare quando possibile di schivare l’imposizione fiscale. Dall’altro lato, èpossibile apprezzare la crescita dei risultati dell’azione sul territorio da parte delle Fiamme Gialle.

àˆ proprio su questo punto che si sofferma l’attenzione del generale D’Arrigo, che segnala “una mirata e penetrante attività  di programmazione delle attività  di contrasto all’evasione”, con sensibili miglioramenti della resa media di ogni controllo (+30% circa).

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Regime agevolato per le nuove iniziative (quarta parte)

Si ègià  accennato al fatto che, qualora in corso d’anno siano superate le soglie di volume d’affari richieste per l’adesione al regime del “forfettino”, si decade dall’agevolazione.
La legge, in particolare, distingue due diverse ipotesi con relative conseguenze.

La regola generale, infatti, èquella secondo cui il superamento della soglia comporta che dall’anno successivo si decada dal regime agevolato.

Se perಠavviene che la soglia èsuperata di oltre il 50%, allora la decadenza dal regime si ha già  nel periodo d’imposta in corso, con effetto retroattivo: questo significa che il contribuente dovrà  per esempio operare a posteriori le liquidazioni IVA dei mesi o trimestri precedenti con gli eventuali versamenti (necessariamente tardivi, con tutte le relative conseguenze), nonchè affrettarsi a compilare le scritture contabili riferite al periodo dal primo gennaio dell’anno in corso in avanti.

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Regime agevolato per le nuove iniziative (terza parte)

Una volta rispettati tutti i requisiti, quali sono i vantaggi dell’adesione al “forfettino”?

Innanzitutto, viene meno l’obbligo di tenere la contabilità : sarà  perciಠsufficiente emettere tutte le fatture e conservare tutti i documenti d’acquisto, ma senza bisogno di registrare alcunchè.

In secondo luogo, l’IVA ècalcolata solamente una volta all’anno, in sede di dichiarazione. Viene perciಠmeno l’obbligo di tutte le liquidazioni e i versamenti infrannuali, compreso l’acconto di dicembre.
In terzo luogo, nelle fatture emesse non si subisce alcuna ritenuta d’acconto, purchè si specifichi nel documento stesso che il compenso, essendo “soggetto ad imposta sostitutiva ex art. 13 L. 388/2000” (questa la dicitura da inserire in fattura), non èsottoposto ad alcuna ritenuta.

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Regime agevolato per le nuove iniziative (seconda parte)

plico di soldi di un pagamento

Quali sono i requisiti che occorre detenere congiuntamente per aderire al “forfettino”?

Innanzitutto ènecessario che si tratti a tutti gli effetti di una nuova iniziativa; essa non deve consistere in alcun modo nella prosecuzione di un’attività  già  eseguita in precedenza sotto altra forma. L’unica eccezione si ha per i professionisti che si mettono in proprio dopo il tirocinio legale.

In secondo luogo, ènecessario che il volume d’affari (determinato secondo le ordinarie regole della legge IVA) non superi determinate soglie: € 30.987,41 per i professionisti e per le imprese che prestano servizi. oppure € 61.974,82 per le imprese che operano cessioni di beni.

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La Borsa del Lavoro

lavoro subordinato

Dagli anni Novanta ad oggi, il sistema del collocamento si èmodificato in maniera radicale.

Se un tempo il lavoratore poteva trovare lavoro in ambito privato quasi esclusivamente attraverso il sistema pubblico mediante gli uffici di collocamento, oggi la regola èdata dal libero incontro sul mercato da parte della domanda e dell’offerta di lavoro.

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Regime agevolato per le nuove iniziative (prima parte)

logo dell\'agenzia delle entrate

L’introduzione con la legge Finanziaria dell’anno scorso del regime contabile agevolato per i contribuenti minimi (il cosiddetto “forfettone”, di cui tanto si èparlato) ha spinto il legislatore a spazzare via diversi regimi agevolativi preesistenti che in verità  avevano avuto un ben scarso successo, per sostituirli col nuovo regime cui l’ex-ministro Padoa Schioppa ha puntato con decisione.

Esiste solo un regime agevolato preesistente che èsopravvissuto all’azzeramento del 2007: si tratta del cosiddetto “forfettino”, ossia il regime contabile agevolato per le nuove iniziative d’impresa e di lavoro autonomo introdotto nel nostro ordinamento con l’art. 13 della L. 388/2000.

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Contratto di inserimento

Introdotto nel nostro ordinamento nel 2003 con la famosa “legge Biagi”, il contratto di inserimento ha sostituto il precedente contratto di formazione e lavoro, di cui riprende buona parte della filosofia di base.

L’idea èquella secondo cui l’impresa offre al lavoratore di acquisire una base di esperienza che gli sarà  utile nella sua successiva carriera lavorativa.

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Pensioni e lavoro cumulabili dal 2009

nonna in pensione

Con la circolare n. 108 del 10 dicembre, l’INPS ha finalmente chiarito i termini di una novità  introdotta nel nostro ordinamento con la manovra d’estate (legge 133/2008) e che diventerà  operativa a partire dal 1° gennaio.

Dal 2009 in avanti, infatti, vengono meno i limiti alla cumulabilità  dei redditi di pensione con qualunque forma di reddito da lavoro: dipendente, parasubordinato e autonomo. L’INPS ha chiarito la portata dell’innovazione, e ha precisato anche alcuni limiti di cui si dovrà  tenere conto.

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Boom della cooperazione fra aziende

à‰ un fenomeno ormai antico e radicato nel nostro Paese, ma con il passare degli anni non sembra subire alcun arresto ma tende al contrario a diffondersi ulteriormente.

Si tratta della cooperazione fra imprese diverse: èun fenomeno ben diverso da quelle del gruppo aziendale, perchè in quest’ultimo caso abbiamo varie società  che rispondono alla strategia unitaria di un unico soggetto economico.

Qui invece si parla di imprese che rimangono a tutti gli effetti distinte l’una dall’altra, ma che pur non rinunciando alla concorrenza trovano ugualmente il modo di collaborare, per affrontare insieme i problemi comuni.

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Si chiude il rubinetto dei crediti d’imposta

Giulio Tremonti

“Se dai un credito d’imposta, lo devi coprire”. L’assioma dichiarato nei giorni scorsi dal ministro delle Finanze Giulio Tremonti avrà  probabilmente un impatto enorme sulla filosofia e sui meccanismi di attribuzione di queste forme di agevolazione a privati cittadini e imprese, che negli ultimi anni sono andati moltiplicandosi quasi a dismisura.

Se infatti per anni la regola quasi assoluta era quella dell’automatismo, ora la nuova regola sarà  la presentazione di un’istanza che non avrà  eccessive garanzie di accoglimento.

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Boom del last-minute nel commercio

Confinata fino a qualche mese fa nel ristretto ambito del turismo, la formula del last-minute sta oggi spopolando in ogni settore, soprattutto in quello alimentare, e si sta rivelando un affare notevole tanto per le imprese quanto per le famiglie.

àˆ una soluzione low-cost che sta acquisendo sempre maggiore interesse, tanto per i negozianti (che si ritrovano spesso e volentieri con gli scaffali pieni di merce invenduta) quanto per i clienti in difficoltà  ad arrivare alla fine del mese (per alcune famiglie, addirittura, si dice che sia un problema già  arrivare alla seconda settimana).

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Posta Elettronica Certificata diventa un obbligo

Una recente innovazione èdestinata a mutare profondamente i rapporti fra gli operatori economici e le istituzioni pubbliche.

àˆ stabilito, infatti, che tutte le nuove società , di qualsiasi forma, che vorranno iscriversi al Registro delle Imprese dovranno indicare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) già  nel modulo di iscrizione, mentre le società  già  esistenti dovranno istituire tale casella mail e comunicarla alla Camera di Commercio entro il novembre 2011.

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Calcoli per l’acconto IVA (seconda parte)

Partita iva

Al fine di determinare l’entità  dell’acconto, il metodo storico ècerto il pi๠semplice da applicare: l’acconto sarà  pari all’88% del debito IVA cosଠcome risultava dalla liquidazione del dicembre 2007 (per i contribuenti mensili) o dal saldo della precedente dichiarazione annuale (per i contribuenti trimestrali).

Coloro che nell’ultimo anno si sono trasformati da “mensili” in “trimestrali” dovranno far riferimento ad una liquidazione fittizia riferita agli ultimi tre mesi del 2007 (come se fossero stati trimestrali già  allora), e il discorso opposto per coloro che hanno subito nel 2008 il passaggio inverso.

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