Invio telematico dei corrispettivi

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La scelta di inviare telematicamente i corrispettivi èfacoltativa, senza alcun obbligo. L’opzione èinoltre revocabile in un esercizio futuro.
Una volta esercitata tale scelta, l’imprenditore non ha pi๠l’obbligo nè di emettere gli scontrini (se non come puro promemoria privo di valenza fiscale a favore del cliente, e questo spiega perchè i documenti emessi dalla maggior parte degli ipermercati recano la dicitura “scontrino non fiscale”), nè di compilare il registro dei corrispettivi. Rimane perಠl’obbligo di emettere fattura quando vi fosse l’espressa richiesta da parte del cliente.

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Trasmissione dei corrispettivi: molte novità  (I)

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La legge Finanziaria per il 2005 (L. 311/2004) aveva previsto per le imprese di grande distribuzione la facoltà  di inviare periodicamente per via telematica i dati sui corrispettivi registrati giorno per giorno, eliminando nello stesso tempo sia l’obbligo di certificare gli stessi tramite scontrino fiscale sia l’obbligo di compilare il tradizionale registro dei corrispettivi.

La stessa legge aveva demandato ad un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate il compito di specificare nel dettaglio i dati da inviare e le modalità  della trasmissione. Il direttore provvide con un atto emanato l’otto luglio del 2005, il quale ha regolato la materia in questi anni.

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Le aziende imparano la sobrietà 

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I costi aumentano e le vendite crollano: in qualunque settore si investighi, i risultati pi๠che sconfortanti rimangono sempre quelli.

La crisi minaccia di perdurare ancora a lungo, e anche se le istituzioni ufficiali assicurano che dal 2010 si potrà  contare su una significativa ripresa, sono molte le imprese che temono di non riuscire a sopravvivere fino ad allora.

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Gruppi d’acquisto in forte espansione

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I gruppi d’acquisto sono quei raggruppamenti di persone che decidono di acquistare insieme uno stesso prodotto o insieme di prodotti con lo scopo di ottenere prezzi pi๠convenienti.
Per esempio, molti consumatori apprezzano l’agricoltura biologica, ma i prezzi sono talvolta un po’ troppo elevati: cosà¬, possono mettersi d’accordo in tanti e uno di loro provvederà  a recarsi direttamente dal contadino o ai mercati generali per acquistare un grosso quantitativo di merce da dividere fra tutti.

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Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (III)

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La casa editrice puಠdunque scegliere fra calcolare le rese in maniera puntuale o forfettaria. In entrambi i casi, dovrà  compilare un apposito libro contabile (il registro delle tirature), in cui annotare per ogni prodotto il numero di copie stampate e quelle vendute, le rese comunque calcolate e altri dati utili per il calcolo dell’imposta.

àˆ da notare che l’editore che adotta il sistema forfettario èsentato dal fatturare le cessioni, al contrario di quanto avviene nell’altra ipotesi.

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Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (II)

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Nel regime monofase, èl’editore che èunico responsabile dell’IVA sul prodotto editoriale: sarà  cioègli a dover calcolare e versare l’imposta, mentre tutti i successivi soggetti della catena distributiva, come l’edicolante o il libraio, non sono coinvolti in alcun modo.

Per loro, anzi, gli acquisti e cessioni di tali beni sono “fuori campo” IVA, e non devono nemmeno comparire in dichiarazione. Chiaramente, l’onere dell’imposta ricade sul consumatore finale, che acquistando il prodotto rimborsa l’imposta alla casa editrice.

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Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (I)

editoria

Sebbene il suo nome sia poco noto al grande pubblico, il contratto estimatorio ècomunissimo. In esso, un soggetto (nel diritto romano: tradens) consegna uno o pi๠beni ad un altro soggetto (accipiens) per un certo periodo di tempo.

Alla scadenza, l’accipiens restituisce i beni al tradens oppure, in sostituzione, il corrispondente valore in denaro.

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Piscina nell’agriturismo? Si puà²

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Con la risoluzione n. 65/2009, la Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate ha risposto positivamente all’interpello di un contribuente che chiedeva lumi sul riconoscimento fiscale delle spese di costruzione di una piscina sull’agriturismo di sua proprietà .

Il contribuente, titolare di un’azienda agrituristica situata in Umbria, domandava all’Agenzia se poteva considerare inerente alla sua attività  una piscina da costruirsi nei pressi immediati dell’edificio e destinata a fornire un servizio aggiuntivo ai futuri visitatori.

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Rinvio dell’approvazione del bilancio (II)

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E’ possibile far slittare la data entro la quale l’assemblea dei soci deve approvare il bilancio d’esercizio dal quarto al sesto mese successivo alla chiusura dell’esercizio solo in presenza di diversi requisiti, indicati dall’articolo 2364 del codice civile per tutte le società  di capitali (SpA, SApA e Srl).

Innanzitutto, èrichiesto che questa facoltà  sia stata già  prevista e autorizzata dai soci in occasione della stesura dello statuto: in mancanza di un’esplicita previsione statutaria, infatti, il rinvio non èpossibile.

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Rinvio dell’approvazione del bilancio (I)

bilancio

Anche quest’anno, come accade praticamente sempre, le piccole e grandi società  di capitali sono in questi giorni ingolfate nel lungo e complicato lavoro per chiudere i conti e redigere il bilancio del 2008.

Ogni anno, infatti, le modifiche legislative e gli eventi di mercato tendono a rendere tutt’altro che routinaria quest’operazione.

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Vendere a rate: obblighi e diritti

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Rateizzare il pagamento di un acquisto èormai sempre pi๠frequente, e non solo per le spese pi๠onerose ma anche per quelle pi๠comuni, come gli elettrodomestici o i mobili.

Sebbene le formule contrattuali offerte dai venditori siano sempre pi๠varie per venire incontro alle esigenze dei clienti e sfruttare quest’opzione come una mossa di marketing per raggiungere pi๠consumatori, le caratteristiche generali del contratto restano sostanzialmente sempre le stesse, cosଠcome uguali sono le norme fissate dalla legge a tutela degli interessi delle parti.

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Obblighi Intrastat per le operazioni intracomunitarie

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La soppressione del controllo doganale per il traffico di merci intracomunitarie avvenuta una quindicina di anni fa ha semplificato i traffici commerciali ma ha anche impedito alle autorità  di avere informazioni su queste operazioni: informazioni utili sia ai fini fiscali che a fini statistici e persino politici.

Sapere quante e quali merci attraversano i nostri confini èinfatti necessario ai fini della programmazione economica pubblica.

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Cessioni e acquisti intracomunitari

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Con l’abolizione delle frontiere interne per il traffico di merci fra gli Stati membri dell’Unione Europea, il 1° gennaio 1993, èntrato in vigore un sistema fiscale nuovo, quello delle operazioni intracomunitarie, ben noto oggi a coloro che effettuano frequenti operazioni con la Francia, la Germania, i Paesi dell’Est.

Secondo la disciplina oggi vigente, che prevede l’assoggettamento ad IVA nel Paese di destinazione, le cessioni intracomunitarie sono operazioni non imponibili ai fini dell’imposta sul valore aggiunto: questo significa che dovranno essere regolarmente fatturate e l’ammontare entrerà  a far parte del volume d’affari, ma non si applicherà  il tributo.

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Il Liechtenstein cambia rotta sui trust

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Non ècerto l’unico al mondo, ma certamente èfra i pi๠“rinomati” paradisi fiscali del mondo: il Liechtenstein si ècostruito negli anni una fama che ora sta diventando scomoda.

La bolla èscoppiata circa un anno fa, quando il Fisco tedesco acquistಠa peso d’oro un’infinità  di dati bancari su contribuenti (soprattutto tedeschi, ma anche un buon numero di italiani) che avevano depositato ingenti capitali di dubbia origine presso la principale banca del Paese, la Lgt.

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Bilancio in forma abbreviata

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Gli amministratori delle società  di capitali sono tenuti a redigere annualmente il bilancio d’esercizio, che l’assemblea dei soci dovrà  approvare entro il quarto mese successivo alla chiusura dello stesso: poichè solitamente l’esercizio coincide con l’anno solare, la scadenza ordinaria èdunque il 30 aprile.

In alcuni frangenti, peraltro, èpossibile rinviare tale scadenza di sessanta giorni.

Che l’approvazione avvenga ad aprile o a giugno, comunque, il bilancio puಠessere redatto anche in forma abbreviata, purchè siano rispettati alcuni requisiti.

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