In sostanza, hanno la medesima funzione di una comune ricevuta: un creditore riconosce al debitore che il saldo della somma dovuta èavvenuto. Ma lo schema èun po’ pi๠complesso, perchè in questo caso entra in gioco anche la banca d’appoggio del fornitore.
Crediti e debiti in valuta estera

Pi๠complesso, semmai, èil discorso che si pone quando il credito o debito con la controparte sorge in valuta estera: sterline, dollari, rubli eccetera. In questo caso, infatti, si applicano regole ben diverse in ambito civilistico-contabile rispetto all’ambito fiscale.
La procedura della class action
Ovviamente, aderendo ad una class action non èconsentito nè avviare una successiva procedura individuale nè proseguirne una già in essere.
Class action, a luglio si parte

La class action èl’azione giudiziaria con la quale una pluralità di consumatori fa fronte comune contro un’unica controparte per un medesimo diritto violato.
Alcune riflessioni sull’IVA per cassa
Un aspetto molto sottolineato èla necessità di tenere sotto controllo l’andamento del volume d’affari, per assicurarsi non solo “se†ma anche “quando†si dovesse superare la soglia dei duecentomila euro.
IVA per cassa al debutto
In estrema sintesi, esso consiste nella possibilità di rinviare l’insorgenza del debito IVA dal momento dell’emissione della fattura al momento in cui si percepirà l’incasso, fino ad un termine massimo di un anno dalla data di emissione, e solo purchè il cessionario sia a sua volta titolare di partita IVA.
Mettere in mora il creditore

Molto pi๠rara e inaspettata èl’ipotesi che sia il creditore a correre il rischio di essere messo in mora: si verifichi cioèla situazione in cui il debitore, in totale buona fede, vorrebbe adempiere alla prestazione dovuta ma non puಠottemperare perchè il creditore non lo mette in condizione di farlo.
Efficacia probatoria delle scritture contabili
L’imprenditore, infatti, puಠimpiegarle nelle sue cause contro i terzi solo quando siano state rigorosamente rispettate le regole formali sulla loro tenuta: dunque, niente interlinee, niente abrasioni, niente spazi in bianco e cosଠvia.
Modello 730: le date da non dimenticare

Coloro che infatti intendono rivolgersi al proprio sostituto d’imposta (purchè costui si sia reso disponibile a tale servizio per i dipendenti) devono consegnare il 730 compilato entro giovedଠ30 aprile.
Casi particolari di fallimento

E nemmeno la cessazione dell’attività puಠmettere al riparo dalle decisioni del tribunale: in presenza di tutti i requisiti, infatti, l’impresa puಠessere dichiarata fallita entro l’anno successivo alla cancellazione dal Registro delle Imprese. Indispensabile, dunque, provvedere tempestivamente a tale cancellazione per evitare sorprese a distanza di molto tempo.
Fallimento e stato d’insolvenza
Essa, in linea di massima, puಠessere descritta come la situazione in cui sia dimostrato che l’imprenditore nel medio-lungo periodo non sarà in grado di ottemperare alle sue obbligazioni, sempre che non lo sia già oggi.
Fallimento piccolo imprenditore

Per le aziende minori, invece, non ne vale sostanzialmente la pena e per soddisfare i creditori appaiono pi๠utili le ordinarie procedure esecutive individuali.
La legge, percià², esclude che il “piccolo imprenditore†sia suscettibile di fallimento. Ma chi èil piccolo imprenditore? Questa definizione ècambiata molte volte, e solo le nuove regole entrate in vigore dal primo gennaio 2008 dovrebbero essere quelle definitive.
Fallimento impresa commerciale

Secondo l’art. 2195 del Codice Civile, l’impresa èdi tipo commerciale quando l’attività esercitata consiste nella produzione di beni e servizi, nell’intermediazione, nel trasporto di persone e merci, nell’attività bancaria o assicurativa oppure in qualunque attività ausiliaria alle precedenti.
Secondo la gran parte della dottrina, anche se non mancano voci di dissenso, si puಠpi๠semplicemente definire come attività commerciale qualunque attività d’impresa non definibile come agricola (descritta nell’art. 2135 del Codice Civile).
Fallimento e soci illimitatamente responsabili

Per esempio, il fallimento di una società comporta anche il fallimento di tutti i soci illimitatamente responsabili. Si tratterà , dunque, principalmente di tutti i soci di una S.N.C. e dei soci accomandatari di una S.A.S oppure di una S.A.p.A.
Requisiti per il fallimento

In particolare, èuna procedura giudiziaria, perchè dichiarata e seguita esclusivamente dal tribunale e non da enti amministrativi, ed èuna procedura di tipo estintivo, in quanto la sua finalità principale èquella di rimuovere dal mercato un’impresa che versi in difficoltà irreversibile per limitare nel tempo e nello spazio il diffondersi della sua crisi verso altri soggetti secondo un pericoloso effetto-domino, senza che sia esperibile alcun tentativo di risanamento.