Finanziamenti europei per avviare l’impresa

Il ministro Maurizio Sacconi e i suoi colleghi comunitari hanno deliberato lo stanziamento di circa cinquecento milioni di euro per favorire lo sviluppo di nuove aziende di piccole e piccolissime dimensioni.

I fondi saranno erogati a partire dal prossimo giugno, sotto forma di prestiti agevolati gestiti dalla Banca Europea per gli Investimenti e versati mediante gli istituti di credito nazionali e locali che saranno selezionati nei prossimi mesi. Il finanziamento concesso al singolo aspirante imprenditore non puಠsuperare venticinquemila euro: si calcola che alla fine dovrebbero essere stanziati in tutto circa quarantacinquemila prestiti.

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Differenza fra T.A.N. e T.A.E.G.

soldi euro

Le sigle T.A.N. e T.A.E.G. sono utilizzate con grande frequenza nei contratti di natura finanziaria: mutui, leasing, factoring, aperture di credito, piccolo prestito, prestito personale e cosଠvia. Tuttavia, non tutti sono a conoscenza del loro significato, e poichè si parla di oneri finanziari spesso rilevanti, averne un’esatta percezione puಠconsentire di evitare salassi inaspettati.

Le due sigle indicano rispettivamente il “Tasso Annuo Nominale” e il “Tasso Annuo Effettivo Globale”.

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Ricapitalizzazione della società  incentivata dalle banche

banca

Accanto alle regole per l’applicazione della moratoria dei debiti a favore delle piccole e medie aziende meritevoli, l’accordo siglato fra ABI e imprese prevede anche un sostegno degli istituti di credito verso le società  che si indirizzano verso una propria ricapitalizzazione approfittando dell’apposito bonus fiscale.

Ricordiamo brevemente che il Governo, mesi fa, aveva adottato una misura volta a favorire la riduzione della dipendenza delle società  verso i vari creditori, a partire dalle banche stesse, e per incentivare il ricorso a nuovi apporti dei soci: una ricapitalizzazione, appunto.

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Moratoria dei debiti bancari: le modalità  applicative

mutui e banche

Se, al termine dell’istruttoria, la banca decide di concedere la moratoria all’impresa richiedente, i risultati saranno i seguenti.

La quota-capitale che deve essere restituita in un contratto di mutuo a medio-lungo termine è“congelata” per un periodo che puಠarrivare a dodici mesi; al termine, si tornerà  a versarla negli stessi termini precedenti. Nei mesi intermedi, perà², occorrerà  continuare a versare gli interessi calcolati al tasso concordato e sull’ammontare del debito residuo.

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Moratoria dei debiti bancari: la procedura di valutazione

Moratoria dei debiti bancari

Se i dati sulla localizzazione della sede, su fatturato e bilancio e sul numero dei dipendenti sono facili da valutare, il cuore dell’analisi che la banca esegue sulle istanze di moratoria riguarda i requisiti di meritevolezza del richiedente.

Nessuna banca, ovviamente, vuole perdere i suoi soldi nè arrivare dopo gli altri creditori in un’eventuale corsa al pignoramento. Cosà¬, solo le aziende che presentano fondate prospettive di continuità  aziendale possono ambire ad una valutazione positiva.

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Moratoria dei debiti bancari: i requisiti strutturali

associazione bancaria italiana

Con la sigla dell’accordo fra l’Associazione Bancaria Italiana e i sindacati degli imprenditori, con la benedizione del ministero dell’Economia, entrano nel vivo le disposizioni con le quali le piccole e medie imprese italiane (PMI) in difficili condizioni di liquidità  a causa della grave situazione congiunturale possono richiedere una sospensione del pagamento dei debiti verso le banche, alle condizioni di seguito descritte.

L’accordo tiene conto delle contrapposte esigenze espresse sia dalle imprese di poter tirare il fiato, sia delle banche di non mettere a repentaglio i propri crediti.

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Crolla il credito al consumo

finanziamento e credito al consumo

Il credito al consumo nel nostro Paese ha sempre avuto una dimensione molto ridotta rispetto ai Paesi anglosassoni, ma negli ultimi anni si era comunque assistito ad una crescita imperiosa e che pareva inarrestabile: segno che i cittadini avevano iniziato a conoscere e ad apprezzare questa soluzione finanziaria per le loro spese di media entità  (automobile, elettrodomestici, arredamento ecc.).

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In aumento in Italia i debiti non onorati

assegno

La notizia rimbalza su tanti quotidiani nazionali, e si riferisce ad un sondaggio pubblicato in questi giorni da Unioncamere: gli assegni a vuoto sono in diminuzione, con una riduzione di pi๠dell’11%, ma l’importo medio di questi èinvece aumentato del 10%, con il risultato finale che l’aumento degli assegni a vuoto in generale risulta comunque un dato sempre in crescita, con percentuali di aumento del 5,2% riguardo al numero degli assegni a vuoto emessi, ed un 12,7% dell’importo medio rispetto ai dati dello scorso anno. Secondo le stime ciಠsignifica un capitale di pi๠di 2 miliardi di € non onorato.

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Prestito della Speranza, una forma di microcredito sul territorio italiano

microcredito

Il microcredito ènato come forma di finanziamento nei paesi in via di sviluppo, che in questi anni ha contribuito, in molte situazioni, a risollevare economicamente nuclei famigliari ed individui particolarmente svantaggiati, permettendo loro di accedere a finanziamenti, anche per cifre ridotte con le quali hanno potuto far partire una piccola attività  imprenditoriale o finanziare la ristrutturazione o il rinnovamento di attività  economiche già  avviate. In epoca di crisi globale, anche i paesi dell’occidente industrializzato sembrano ormai essere in una situazione economica tale da rendere il microcredito un’operazione finanziaria applicabile e, in alcuni casi, persino benvenuta.

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Che cos’èil prestito d’onore?

euro

Il prestito d’onore èstato introdotto dal decreto legislativo n° 185 del 1985, e consente a chi èintenzionato ad aprire un’impresa dalle caratteristiche specifiche di usufruire di finanziamenti concessi da enti pubblici, dallo stato e dalla Comunità  Europea.
Il prestito d’onore viene erogato in base a particolari requisiti, dei quali il pi๠importante èla residenza in un’area che risulta particolarmente svantaggiata dal punto di vista economico. In Italia puಠusufruirne chi abita nelle regioni del Sud Italia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Sardegna Campania e Puglia e del Centro Italia, Molise ed Abruzzo.

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Le fonti di finanziamento per le piccole e medie imprese

PMI

Accedere ai finanziamenti, per una piccola e media impresa (PMI) talvolta puಠessere molto complicato. Soprattutto per via del fatto che, anche di fronte a finanziamenti di basso valore in termini di capitale il rischio per chi eroga il finanziamento puಠessere considerato cosଠelevato da far rinunciare al possibile guadagno, soprattutto perchèanch’esso sarà  comunque limitato.
Ripercorriamo a grandi linee quali sono i percorsi e le possibilità  di finanziamento per una piccola impresa oggi percorribili per una piccola impresa.
Sovvenzioni: èl’attività  di sostegno e di finanziamento normalmente messa in campo dai settori pubblici, sia a livello locale che europeo.

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Finanziamenti all’imprenditoria femminile, legge 215/92

lavoratrice donna

La legge che norma gli stanziamenti finanziari per agevolare e promuovere l’imprenditoria femminile èla 215/92.

Tali finanziamenti, costituiti da contributi a fondo perduto, validi su tutto il territorio nazionale, sono dedicati ad una particolare categoria di impresa, che per avere accesso alla graduatoria successiva al bando che poi assegnerà  il finanziamento, deve avere una serie di requisiti fondamentali:

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Incentivi per l’agricoltura biologica

agricoltura

Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha stanziato dei fondi per l’assegnazione di incentivi (sotto la forma di contributi a fondo perduto) a favore delle aziende intenzionate ad avviare o potenziare le loro produzioni di stampo biologico.

Le misure sono contenute in due bandi, in verità  piuttosto simili, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il 12 maggio scorso; e poichè la scadenza per la partecipazione ai bandi èfissata alle ore 14 del quarantesimo giorno successivo alla pubblicazione, le domande devono dunque pervenire entro il prossimo ventuno giugno.

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Ciclo di vita finanziaria dell’impresa: maturità  e declino

euro

Dopo una fase di crescita che puಠessere pi๠o meno estesa, l’impresa smette di acquisire nuove quote di mercato e tende ad assestarsi ad un livello sostanzialmente fisso, o comunque soggetto a variazioni di bassa entità .

Questa fase, definita della “maturità â€, èsolitamente la pi๠lunga fra le quattro del ciclo di vita, e anche quella pi๠stabile, con una situazione-tipo che tende a protrarsi: i ricavi superano costantemente i costi, e questo genera elevati profitti con cui l’impresa non solo riesce a soddisfare le proprie esigenze finanziarie ma anche a ridurre la dipendenza dall’esterno.

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Ciclo di vita finanziaria dell’impresa: la fase della crescita

ritaglio di una fabbrica italiana

Se l’impresa riesce a superare la difficile fase dell’avvio (si calcola che mediamente circa la metà  delle aziende italiane chiudano i battenti entro i primi tre anni), il passaggio successivo, certo meno drammatico, èquello della crescita.

Cosa avviene? I ricavi aumentano costantemente, man mano che i prodotti cominciano ad essere conosciuti dai consumatori e dai clienti in genere; per contro non vi èpi๠grande bisogno di fare investimenti, mentre le inefficienze e le fragilità  interne tendono ad essere scoperte e sanate una dopo l’altra, con riduzione progressiva dei costi medi sostenuti.

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