Modello 730: le date da non dimenticare

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Siamo ormai agli sgoccioli della prima data utile per quei soggetti (pensionati e lavoratori dipendenti o parasubordinati) che, avendone la possibilità , decidono di presentare la dichiarazione dei redditi mediante il Modello 730, i cui pregi principali sono la semplicità  di compilazione e, in caso di crediti d’imposta richiesti a rimborso, la possibilità  di ottenerli in pochi mesi.

Coloro che infatti intendono rivolgersi al proprio sostituto d’imposta (purchè costui si sia reso disponibile a tale servizio per i dipendenti) devono consegnare il 730 compilato entro giovedଠ30 aprile.

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Regime IVA semplificato per gli agriturismi

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Le norme dell’imposta sul valore aggiunto consentono ad alcune categorie di imprenditori di usufruire di notevoli semplificazioni. In realtà , queste non riguardano tanto l’entità  dell’imposta da riversare all’Erario (che talvolta, anzi, puಠrisultare pi๠onerosa) bensଠsulle modalità  di calcolo e in generale sugli adempimenti formali che circondano il tributo.

Una delle categorie interessate èquella degli esercenti attività  agrituristiche. Per essi èinfatti stabilito che l’IVA a credito del periodo di nostro interesse (mese o trimestre che sia) èpari al 50% esatto dell’IVA a debito. In altre parole, il calcolo avviene in maniera forfetizzata.

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Alcuni “minimi” devono tenere il registro corrispettivi

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La recente risoluzione 108/E emessa dall’Agenzia delle Entrate il 23 aprile ha chiarito un dubbio che pesava su decine di migliaia di contribuenti. Si tratta di tutti gli aderenti al nuovo regime contabile agevolato per i cosiddetti “contribuenti minimi” che allo stesso tempo eseguono quelle particolari attività  di commercio al minuto per cui sono esonerati dalla certificazione dei corrispettivi.

Si pensi agli edicolanti: la legge consente loro di non emettere ricevute o scontrini, considerato che sarebbe molto gravoso ottemperare a quest’obbligo a causa del continuo afflusso di clienti per acquisti di scarsa entità .

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Chiedere rimborso IVA (III)

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Si èaccennato al fatto che i crediti IVA che si formano nel corso delle liquidazioni periodiche non possono utilizzati che in compensazione nei calcoli del periodo successivo.

In realtà , questa regola generale trova un’eccezione a favore di due categorie di imprenditori. I primi sono coloro che operano in maniera elevata nell’import-export: poichè le cessioni all’esportazione sono operazioni non imponibili mentre le importazioni lo sono, l’imprenditore ècostretto a versare continuamente l’IVA ai suoi fornitori e a non riceverne dai suoi clienti, trovandosi costantemente a credito con tutti i problemi di liquidità  che ne seguirebbero.

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Chiedere rimborso IVA (II)

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Solitamente la dichiarazione IVA ècompilata verso febbraio o marzo, poichè in genere già  allora si dispone di tutti gli elementi necessari e anche perchè, in caso di saldo a debito, esso va versato entro il 16 marzo.

Tuttavia, poichè il debito puಠessere versato anche in ritardo di qualche mese aggiungendo gli interessi e la scadenza per l’invio della dichiarazione èdi molto successivo (quest’anno èil 30 settembre), puಠanche capitare che l’accertamento del saldo IVA avvenga diversi mesi dopo.

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Chiedere rimborso IVA (I)

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Il meccanismo dell’IVA, fondato – come scrivono tutti i manuali – sul principio della “detrazione di imposta da imposta”, determina che spesso e volentieri l’imprenditore o il professionista si ritrova a vantare un credito.

In generale, chi vanta un credito d’imposta puಠscegliere se chiederlo a rimborso o conservarlo per compensarlo con altri debiti. Ma proprio perchè i crediti in materia di imposta a valore aggiunto sono cosଠnumerosi e frequenti, il legislatore ha preferito adottare in questo ambito una serie di cautele per evitare che possano esserci abusi.

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Detrarre le spese di manutenzione (II)

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I costi di manutenzione ordinaria si deducono secondo il seguente metodo. Innanzitutto, vanno separate le spese in qualche modo “obbligate” perchè legate a dei contratti periodici sottoscritti con terzi e per il quale il danno da riparare èsolo eventuale: per esempio, le garanzie di assistenza acquistate a pagamento presso un rivenditore di elettronica.

Questi importi sono deducibili nell’anno di competenza senza particolari limiti.

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Deducibilità  delle spese di manutenzione (I)

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Da alcuni anni anche ai liberi professionisti si applicano le limitazioni alla deducibilità  per le spese di manutenzione che sono previste da tempo per le imprese di ogni genere. Vediamo dunque di approfondire l’argomento.

Innanzitutto èda precisare che, se le spese sostenute presso terzi sono facilmente quantificabili, ben pi๠complesso èil discorso della manutenzione realizzata internamente: in genere, possiamo determinarne l’importo considerando la somma fra i costi diretti e una quota ragionevolmente imputabile di costi indiretti.

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I migliori software aziendali gratuiti

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Su impresalavoro.eu abbiamo pi๠volte dato la possibilità  ai nostri utenti di conoscere nuove soluzioni software in grado di svolgere funzioni importanti all’interno della propria azienda in maniera del tutto gratuita grazie ai sistemi open source che di seguito vogliamo elencarvi.

I software open source sono molto importanti perchènon vanno a incidere sul bilancio passivo dell’azienda e svolgono lo stesso servizio di quelli a pagamento e in molti casi anche meglio.

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Regole per un’ordinata contabilità 

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Il Codice Civile impone a tutte le imprese commerciali non di piccole dimensioni di tenere alcuni libri contabili (libro giornale, libro inventari, altri eventuali registri richiesti dalle dimensioni e dall’attività  svolta) e di seguire precise regole perchè la contabilità  sia ordinata.

Il rispetto di tali regole èfondamentale per ottenere gli effetti positivi previsti dalle leggi civilistiche: per esempio, si possono utilizzare le scritture contabili come prova a proprio favore in tribunale, purchè siano ordinate.

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Domicilio fiscale

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Il domicilio fiscale èuno dei concetti di base della normativa tributaria, ma non tutti sanno esattamente cosa sia e a che cosa serva. In proposito soccorrono gli articoli 58 e 59 del DPR 600/1973.

Prima di tutto, èutile definirne la funzione: si tratta di individuare la competenza territoriale degli enti dell’Amministrazione Finanziaria. Ogni contribuente, dunque, risponde solamente di fronte all’ufficio locale competente per il suo domicilio fiscale.

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Leasing: reddito imponibile e costi deducibili

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Nel corso degli anni il massiccio ricorso al leasing ha spinto il legislatore fiscale ad intervenire per dare delle regole precise in merito a reddito imponibile e costi deducibili.

Le norme, tuttavia, sono mutate pi๠volte. Secondo le attuali disposizioni, l’impresa locataria deve dichiarare i canoni di leasing, che sono integralmente imponibili. Naturalmente vale il principio di competenza, perciಠla data di incasso non èrilevante: il maxicanone, ad esempio, va ripartito secondo le stesse regole contabili già  descritte.

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Leasing leaseback

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Una sottospecie del leasing èil leaseback.

Quando il proprietario di un bene ha bisogno di liquidità  ma non puಠfarne a meno, puಠaccordarsi con un intermediario finanziario in questo modo: egli rivende il bene all’intermediario, il quale senza soluzione di continuità  lo concede in locazione finanziaria al medesimo.

In questo modo, per fare un esempio, un’industria puಠcontinuare ad utilizzare un suo capannone o un dato impianto di cui non puಠfare a meno e allo stesso tempo fare cassa con la vendita.

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Leasing Finanziario

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Al contrario del leasing operativo, il leasing finanziario si presenta come un rapporto trilaterale: fra l’originale proprietario e il futuro utilizzatore del bene si frappone un soggetto specializzato in questa tipologia di contratti (una banca, un intermediario finanziario…) cui il futuro locatario si rivolge.

L’intermediario provvede dunque ad acquistare il bene dal titolare originario e a consentirne l’utilizzo al cliente in cambio del consueto versamento dei canoni. Anche qui, solitamente, il rapporto fra le parti si conclude con il riscatto.

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Leasing operativo

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Fra i contratti atipici di natura finanziaria, il leasing èforse il pi๠importante e diffuso. Nato nel mondo bancario anglosassone diverse decine di anni fa, ormai èdivenuto frequentissimo anche in Italia e nel resto del mondo.

Si èanche cercato di dare al leasing un corrispondente terminologico italiano (locazione finanziaria, date le similitudini con l’ordinario contratto di affitto), ma non c’ dubbio che la parola originale continui ad essere pi๠immediata e diffusa.

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