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Leasing Finanziario

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Al contrario del leasing operativo, il leasing finanziario si presenta come un rapporto trilaterale: fra l’originale proprietario e il futuro utilizzatore del bene si frappone un soggetto specializzato in questa tipologia di contratti (una banca, un intermediario finanziario…) cui il futuro locatario si rivolge.

L’intermediario provvede dunque ad acquistare il bene dal titolare originario e a consentirne l’utilizzo al cliente in cambio del consueto versamento dei canoni. Anche qui, solitamente, il rapporto fra le parti si conclude con il riscatto.


Dato che il riscatto èproprio di gran lunga lo sbocco pi๠comune di ogni contratto di leasing, èvidente la differenza con una normale locazione, in cui alla fine il bene èrestituito al mittente.


Ma c’ anche un’altra differenza: in genere nel leasing i rischi e i benefici legati al possesso del bene ricadono sul locatario, anzichè sul locatore (al contrario di quanto avviene nella comune locazione). I lavori di manutenzione, per esempio, sono pagati dall’utilizzatore.

Allo stesso tempo, perà², molti possono trovare conveniente ricorrere al leasing piuttosto che ad una normale compravendita, magari come soluzione per far fronte alla mancanza di liquidità  immediata.

In pratica, con il leasing si segue una strada un po’ tortuosa non solo per utilizzare ma anche per divenire proprietari del bene in questione.

In questo senso, esso costituisce a tutti gli effetti una forma di finanziamento: tanto èvero che nei canoni versati si distingue una quota capitale (riferita al valore del bene) e una quota interessi (la remunerazione a favore del locatore per il finanziamento concesso indirettamente).

Qualunque bene puಠessere oggetto di leasing: solitamente si tratta di un veicolo, un fabbricato o un macchinario industriale, ma la cronaca racconta anche di pezzi di arredamento o persino di gioielli e vestiti da sposa.