Avviso bonario: cosa fare (I)

In precedenza, laddove un controllo automatico oppure formale faceva emergere dei debiti d’imposta a carico del contribuente, questi (insieme alle sanzioni e agli interessi maturati nel frattempo) erano iscritti a ruolo e veniva inviata al contribuente una cartella di pagamento.

Se entro sessanta giorni egli non ottemperava, il ruolo consentiva di agire esecutivamente sul suo patrimonio perchè l’Erario trovasse soddisfazione mettendo i suoi beni all’asta, fatto salvo naturalmente il diritto del contribuente ad impugnare l’atto.

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I poteri di controllo dell’Amministrazione Finanziaria (II)

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Un potere di fondamentale importanza riconosciuto dalla legge agli organi dell’Amministrazione Finanziaria èquello di convocare il contribuente inviandogli un avviso di comparizione e chiedergli non solo di presentarsi ma anche di fornire determinata documentazione (di solito si tratta dei libri contabili oppure dei giustificativi di spesa), nonchè di fornire chiarimenti e informazioni su specifiche situazioni che appaiono poco chiare.

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I poteri di controllo dell’Amministrazione Finanziaria (I)

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Con il passare degli anni, le tecniche di evasione fiscale sono divenute via via sempre pi๠complesse e raffinate. Cosà¬, il legislatore ha pensato di rafforzare a poco a poco i poteri riconosciuti ai funzionari dell’Amministrazione Finanziaria, per consentire loro di porre in essere verifiche sempre pi๠precise e mirate.

Questi poteri sono di tipo istruttorio (servono, cioà¨, a raccogliere elementi da impiegare per accertare il reddito o comunque l’oggetto dell’indagine) e sono oggi molto numerosi.

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Controlli sostanziali sulle dichiarazioni (II)

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Una volta selezionate le persone fisiche e giuridiche da sottoporre a controllo sostanziale, l’Agenzia delle Entrate ha un lasso di tempo relativamente elevato per far partire gli accertamenti: il termine ultimo èinfatti il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui fu inviata la dichiarazione, prorogato di un ulteriore anno se la stessa non èstata inviata affatto oppure èdichiarata nulla.

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Controlli sostanziali sulle dichiarazioni (I)

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Si parla di controllo sostanziale per indicare l’insieme di tutte le verifiche che gli organi dell’Amministrazione Finanziaria (principalmente l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza) possono attuare per assicurarsi che nel concreto la dichiarazione corrisponda alla realtà : che tutti i redditi siano correttamente classificati e denunciati, che gli oneri portati a detrazione siano effettivi, inerenti e documentati e cosଠvia.

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Controllo automatico e formale sulle dichiarazioni

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Le dichiarazioni inviate dai contribuenti (relativi all’imposta sui redditi, all’IVA, all’IRAP…) sono soggette a tre distinte tipologie di controlli: automatico, formale e sostanziale.

Il primo èil cosiddetto controllo automatico (art. 36-bis del DPR 600/1973): tramite sistemi computerizzati, l’Agenzia delle Entrate èin grado di verificare la coerenza interna di ciascuna dichiarazione e di far emergere eventuali anomalie.

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Aprire un negozio online di e-commerce

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La tipologia di commercio pi๠tipica dei nostri anni èquella che avviene on line: l’e-commerce, che sta rivoluzionando i traffici di merci nazionali e internazionali, e oggi siamo solamente all’alba del fenomeno.

A dispetto delle apparenze, tuttavia, non vi sono grandi differenze di tipo sostanziale rispetto al commercio tradizionale: sebbene le modalità  di pagamento e quelle di contatto fra cedente e cessionario siano innovative, la sostanza dei contratti di compravendita posti in essere, in realtà , non cambia granchè.

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Vendita a distanza

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Un fenomeno tipico dei nostri tempi èquello delle vendite a distanza: per corrispondenza e, soprattutto, per televisione (le famose “televendite”).

Fermi restando gli ordinari requisiti, i venditori devono provvedere ad informare preventivamente la polizia di Stato della loro attività  prima dell’avvio, al fine di ottenere una specifica licenza. Inoltre, in caso di trasmissione televisiva o radiofonica, l’editore del mezzo di comunicazione ètenuto a verificare che il venditore possieda tutti i requisiti richiesti.

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Differenze tra esercizi commerciali

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Quelle che sono state citate sono le procedure amministrative per l’apertura della maggior parte degli esercizi commerciali. Vediamo ora le peculiarità  di alcune attività  particolari.

Se s’intende aprire un centro commerciale, occorre seguire distintamente due procedure: quelle specifiche per ogni singolo negozio interno al centro, che dovranno essere eseguite dai singoli titolari, e una relativa al centro nel suo complesso da parte della società  che lo gestisce.

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Superficie dei locali adibiti a negozio

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La legge sul commercio definisce esercizi di vicinato i locali commerciali la cui superficie non supera i 150 metri quadrati, o 250 se la popolazione del Comune supera i diecimila abitanti. I medi esercizi commerciali, invece, superano le soglie indicate fino ad attestarsi ad un massimo, rispettivamente, di 1.500 e 2.500 metri quadrati. Se invece si superano anche questi limiti, si parlerà  di grande struttura di vendita.

Per calcolare la superficie deve farsi riferimento alle aree dove effettivamente viene esercitato il commercio ai terzi, escludendo quindi depositi, uffici, parcheggi o spazi di altro genere.

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Aprire un negozio di somministrazione di alimenti

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Oltre ai requisiti indicati, l’imprenditore che intende commerciare prodotti alimentari deve rispettare un’altra condizione: deve essere formalmente abilitato a svolgere quest’attività , per ovvi motivi di tutela dei consumatori e garanzia del rispetto delle norme igieniche.

Esistono fondamentalmente due strade seguibili per soddisfare questa condizione. La prima possibilità  èquella di seguire un corso professionale riconosciuto ufficialmente dalla Regione. La seconda èquella di aver svolto per almeno due anni nell’ultimo quinquennio il ruolo di dipendente (oppure di coniuge, familiare o affine dell’imprenditore in un’impresa familiare) di un altro negozio nel ruolo di addetto agli alimentari.

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Requisiti per aprire un negozio

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Tutti gli imprenditori commerciali devono garantire la presenza di una serie di requisiti di onorabilità : questi sono richiesti sia a tutela dei consumatori e dei terzi in genere, sia per imporre una sanzione accessoria a carico di chi sia giudicato colpevole per questioni di vario genere.

In particolare, non possono avviare un’attività  commerciale (o proseguire) coloro che:

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Come aprire un negozio

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In una precedente guida, si sono descritte nel dettaglio le procedure fiscali e presso la Camera di Commercio previste per aprire un’attività  d’impresa: obbligazioni che ricadono indistintamente su tutte le aziende.

Dal punto di vista amministrativo, invece, sono richiesti altri adempimenti, che tuttavia variano secondo la tipologia di impresa che si intende aprire. Vediamo dunque di approfondire gli aspetti legati alle attività  commerciali, definite come l’insieme delle aziende la cui funzione èquella di vendere beni in cambio di un corrispettivo in denaro.

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Alcune riflessioni sull’IVA per cassa

Negli ultimi mesi, gli esperti tributari hanno valutato pro e contro del nuovo sistema di esigibilità  dell’imposta, che puಠa buon diritto essere considerata una mezza rivoluzione in tema di IVA.

Un aspetto molto sottolineato èla necessità  di tenere sotto controllo l’andamento del volume d’affari, per assicurarsi non solo “se” ma anche “quando” si dovesse superare la soglia dei duecentomila euro.

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