lavoro notturno

Sorveglianza sanitaria lavoro notturno

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La sorveglianza sanitaria durante l’orario di lavoro notturno èregolata dalla legge in modo stringente, in particolare dal decreto legislativo 66/2003 all’articolo 14, che attribuisce al datore di lavoro l’obbligo di provvedere ai controlli del lavoratore notturno. Con questo termine viene definito il lavoratore che svolge la prestazione durante le ore considerate dai contratti collettivi e dagli accordi nazionali come notturne, cioè un periodo di lavoro di almeno 7 ore, incluso il periodo tra le 24 e le 5, per almeno 80 giorni lavorativi all’anno. La definizione viene data dal testo di legge in materia, il decreto legislativo 66 del 2003 nel suo primo articolo.

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Lavoro notturno e visite mediche

In tema di lavoro notturno occorre anzitutto precisare che si intende per tale un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Inoltre, in base a quanto previsto dalla legge, devono essere considerati lavoratori notturni anche coloro che svolgono un orario normale giornaliero per almeno 3 ore nel periodo tra le 22:00 e le 06:30.

Per poter svolgere orario di lavoro notturno il lavoratore deve essere ritenuto idoneo a seguito di specifici accertamenti medici.

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Comunicazione lavoro notturno entro il 24 giugno 2011

L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 67/2011 ha imposto un nuovo obbligo per i datori di lavoro di lavoro che hanno alle proprie dipendenze lavoratori che svolgono la propria prestazione lavorativa nelle ore notturne. In questo caso, infatti, la nuova normativa impone ai datori di lavoro di comunicare lo svolgimento di lavoro notturno, un adempimento che deve essere effettuato entro e non oltre il 24 giugno.

La comunicazione va inviata con cadenza annuale alla Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio, la stessa alla quale va inviata la comunicazione inerente allo svolgimento di lavoro usurante, che perಠdeve essere inoltrata entro trenta giorni dall’inizio dell’attività .

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Le regole per il lavoro notturno

La legge Biagi ha riformulato nel 2003 il concetto di “lavoro notturno”: ètale ogni prestazione lavorativa di durata pari almeno a sette ore consecutive delle quali almeno tre rientrino all’interno dell’intervallo compreso fra la mezzanotte e le cinque del mattino.

Poichè certo pi๠gravosa dell’attività  svolta durante le ore del giorno, da molti anni la legge e i contratti collettivi hanno stabilito che l’imposizione al lavoratore di un orario di lavoro notturno èconsentita solo qualora vi siano delle effettive esigenze da parte del datore in relazione alla natura dell’attività  svolta.

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