Spese mediche detraibili e deducibili

Le spese mediche possono essere portate in detrazione o in deduzione in sede di dichiarazione dei redditi.

In particolare, sono deducibili dal reddito complessivo le spese mediche generiche, come ad esempio quelle sostenute per l’acquisto di medicinali, e le spese di assistenza specifica, come ad esempio quelle per l’assistenza da parte di infermieri o per la riabilitazione, necessarie nei casi di grave e permanente invalidità  o menomazione, sostenute dalle persone portatrici di handicap ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104/1992.

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Cancellata la retroattività  delle norme fiscali della legge di Stabilità  2013

Cancellata la retroattività  delle norme fiscali della legge di Stabilità  2013

La Commissione Finanze della Camera dei Deputati, accogliendo, per lo meno in parte, le richieste presentate dal Parlamento della Repubblica italiana grazie agli emendamenti dei pi๠diversi schieramenti politici, avrebbe condizionato il proprio via libera all’approvazione della legge di Stabilità  2013 alla revisione, da parte del Governo Monti, di taluni punti della norma oggi alla nostra attenzione non ancora completamente chiariti piuttosto che alla completa ridefinizione di alcuni provvedimenti contenuti nella su indicata legge di Stabilità .

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Nuove regole deducibilità  auto aziendali

Nuove regole deducibilità  auto aziendali

La legge di Stabilità  2013, come certamente saprete e come avremmo cercato di comprendere nelle ultime settimane, avrebbe cercato di rivoluzionare, nell’ottica e in direzione della pi๠vasta e concreta riduzione della spesa pubblica e del carico fiscale attualmente possibile, quanti pi๠settori ed aree di interesse mettendo soprattutto mano al mondo del lavoro.

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Detrazioni figli a carico

Ai contribuenti che hanno familiari a carico spettano delle specifiche detrazioni di imposta, le pi๠diffuse sono la detrazione per il coniuge a carico e le detrazioni per i figli a carico.

Il calcolo delle detrazioni per i figli a carico risulta piuttosto complesso in quanto l’importo totale della detrazione dipende da diversi fattori, ossia età  dei figli a carico, numero dei figli a carico, reddito del contribuente e eventuale presenza di un figlio con handicap.

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Deduzioni spese aziendali per fiere ed eventi

Per le aziende che intendono espandersi anche fuori dai confini nazionali le fiere internazionali rappresentano un’ottima opportunità , in quanto sono un’ottima vetrina per creare nuove collaborazioni e per accaparrarsi nuovi clienti.

Inutile dire che per partecipare ad eventi di questo tipo le aziende sono costrette ad affrontare spese che nella maggior parte dei casi finiscono per incidere non poco sui bilanci annui. Non èun caso, quindi, che negli ultimi anni a causa della crisi economica sono state tantissime le imprese che hanno scelto di tagliare il budget destinato a questo tipo di iniziative.

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Differenza tra deduzioni e detrazioni

La normativa prevede determinate agevolazioni fiscali per particolari tipologie di spese che, a seconda dei casi specifici, possono essere dedotte dal reddito complessivo oppure possono dare diritto ad una detrazione di imposta.

Inutile dire che le spese deducibili sono molto pi๠convenienti per il contribuente in quanto consentono di ridurre il reddito imponibile apportando un beneficio fiscale commisurato all’aliquota raggiunta, mentre le spese che danno diritto ad una detrazione offrono un risparmio che generalmente èpari al 19% a prescindere dall’entità  del reddito.

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Contributi alle casse previdenziali, quale trattamento fiscale?

inps

Si tratta di un vecchio tema ben noto agli esperti tributari e che tuttavia ancora oggi non ha trovato una soluzione accettata univocamente.

I professionisti iscritti ad un albo solitamente (anche se non in tutti i casi) sono obbligatoriamente iscritti anche ad una cassa previdenziale specifica per l’ordine considerato: Inarcassa per gli ingegneri, Enpam per i medici e cosଠvia. Ogni anno devono versare i contributi a queste casse, calcolati in generale sul reddito professionale conseguito e/o sul fatturato.

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Perdite fiscali per le imprese minori e per i professionisti

azienda

Fino al periodo di imposta 2005, norme molto differenti da quelle descritte per le società  e le ditte individuali che seguono gli obblighi della contabilità  ordinaria erano invece previste per gli imprenditori in regime di contabilità  semplificata e per i lavoratori autonomi.

Per loro, infatti, era stabilito l’esatto contrario: le loro perdite non erano rinviabili al futuro, ma in compenso potevano essere usate a coprire eventuali altri redditi dell’anno. Ovviamente, chi non vantava altri redditi o li possedeva in misura ridotta, era quindi svantaggiato; il vantaggio andava invece a chi possedeva altri redditi, che poteva veder crollare la tassazione di quell’anno.

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Le perdite fiscali per le imprese in contabilità  ordinaria

regime fiscale delle impresa

Si parla di “perdita” da un punto di vita fiscale quando, nei calcoli all’interno del reddito di impresa o di lavoro autonomo, i ricavi o compensi imponibili non sono tali da coprire tutti i costi e oneri deducibili.

Alla perdita fiscale non corrisponde necessariamente una perdita in senso economico, e comunque quasi mai corrispondono gli importi. Immaginiamo che il bilancio di una società  evidenzi ricavi per 200.000 e costi per 150.000: economicamente emerge un utile di 50.000.

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Deduzione spese auto: un po’ di chiarezza (VI)

benzina

Per scaricare dal reddito le varie spese sostenute, ovviamente, occorre documentarle. Laddove, èpossibile averla (acquisto, leasing, manutenzione…), occorre la fattura.

La tassa di circolazione e la polizza sulla responsabilità  civile, che sono escluse da IVA, non sono fatturate, ma per dedurre il costo èsufficiente conservare le relative ricevute.

In tutti i casi, èbene che tali documenti riportino anche la targa del veicolo cui si fa riferimento, per evitare dubbi e contestazioni.

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Deduzione spese auto: un po’ di chiarezza (V)

leasing

Per quanto riguarda le spese cosiddette “correnti”, bisogna fare una distinzione netta fra imprenditori da un lato e artisti e professionisti dall’altro.

Per i primi, conta il periodo di competenza della spesa, ossia quello in cui concretamente si èfruito del servizio; per i secondi, conta invece il momento in cui si èconcretamente eseguito il pagamento nei confronti del fornitore.

Se in genere questa distinzione non comporta grandi conseguenze (se un certo giorno si cambia uno pneumatico, quello èsolitamente anche il giorno in cui si paga il gommista), il discorso porta a delle differenze per quelle spese “legate” ad un preciso arco temporale: si tratta tipicamente del bollo, dell’assicurazione, del noleggio, del leasing.

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Deduzione spese auto: un po’ di chiarezza (IV)

lamborghini gallardo

Quando l’imprenditore o professionista utilizza un veicolo a motore che rientra nella terza categoria descritta (quella dei mezzi ad uso promiscuo), esistono dei limiti massimi alla spesa deducibile: le eventuali eccedenze risultano totalmente indeducibili, senza eccezioni.

Il primo limite riguarda le spese di acquisto: l’eventuale costo che eccede una certa soglia èfiscalmente irrecuperabile.

Questa soglia èpari a € 18.075,99 per autovetture e caravan (€ 25.822,84 per agenti e rappresentanti di commercio), a € 4.131,66 per i motocicli e a € 2.065,83 per i ciclomotori. Se il bene èpreso in leasing, questi limiti sono riferiti ai relativi canoni.

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Deduzione spese auto: un po’ di chiarezza (III)

autoscuola

Una volta individuata la quota di IVA che si puಠdetrarre, si tratta di verificare la disciplina propria dell’imposta sui redditi. La deducibilità  di questi costi dal reddito procede secondo regole comuni per IRPEF e IRES, e riguarda non solo le basi imponibili, ma anche la quota di IVA che fosse eventualmente risultata indetraibile, la quale costituisce a tutti gli effetti parte integrante del costo sostenuto.

Il Testo Unico sull’Imposta sui Redditi (DPR 917/1986) distingue, all’articolo 164, tre diverse categorie di mezzi di trasporto a motore, soggette a disciplina differente.

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