Nuove accise sulla birra

La birra, come tutte le bevande alcoliche, èsoggetta alle accise: con questo termine si indicano collettivamente le numerose imposte sulla fabbricazione e la commercializzazione di una serie di prodotti, fra cui anche l’energia elettrica e i tabacchi.

In queste settimane, i produttori italiani di birra sono sul piede di guerra. Il motivo èla recente decisione (peraltro ancora in discussione) di incrementare le accise sul pi๠diffuso e leggero degli alcolici: la “bionda”, infatti, rischia di essere gravata da un aumento di tali tributi, i quali, bene ricordarlo, partecipano alla base imponibile dell’IVA, creando quindi in aggiunta il perverso effetto secondario di un’ulteriore imposta sull’imposta.

Nuova etichetta sulle uova

Con il recepimento di una normativa comunitaria, cambiano molte cose per i produttori e commercianti italiani di uova.

Innanzitutto, scompare un piccolo balzello, previsto per ogni uovo confezionato: una misura che avvantaggia le imprese del settore e che rende conseguentemente i nostri prodotti pi๠competitivi rispetto alle merci straniere. E il discorso appare importante, considerato che solo nel 2009 i nostri produttori hanno portato sul mercato oltre tredici miliardi di uova.

ICT, la crisi perdura

Il settore economico noto comunemente come Information and Communication Technology (ICT) vive in questo periodo una fase molto difficile.

Se il 2009 si èrivelato disastroso, registrando un crollo medio del fatturato pari ad oltre l’otto percento rispetto all’anno precedente (la media mondiale èstata del -5,4%), anche il 2010 non èiniziato sotto i migliori auspici.

Attrazione degli investimenti, Italia ultima nell’OCSE

L’ultima graduatoria diffusa dalla Banca Mondiale èimpietosa verso il nostro Paese: l’Italia èl’ultima ruota nel carro dei Paesi OCSE e settantottesima nella classifica mondiale per quanto concerne la capacità  di attrarre gli investimenti dall’estero.

La classifica, va detto, ètutt’altro che incontestabile (desta perplessità , ad esempio, che persino il Ruanda sia sopra di noi, al sessantasettesimo posto) e si basa sulla ponderazione delle classifiche specifiche basate su singoli fattori fra loro del tutto eterogenei.

In competitività  l’Italia èquarantottesima

world economic forum

Il World Economic Forum ha diffuso la versione 2009 della tradizionale classifica sulla competitività  dei vari sistemi-Paese del pianeta.

La classifica èstremamente complessa e si basa su una valutazione di decine e decine di diversi fattori in grado di influire sulla capacità  di un’impresa di agire con efficienza sul mercato. Non tutti i fattori, naturalmente, hanno la medesima importanza, e infatti ad ognuno èstato attribuito un peso differente.