Accertamento esecutivo sulle imposte

Dall’1 ottobre scorso sono entrate in vigore in Italia delle norme sugli accertamenti fiscali per cui questi diventano esecutivi; in particolare, gli accertamenti sulle imposte che diventano esecutivi riguardano quelli relativi a partire dalle dichiarazioni dei redditi presentate nell’anno 2008, ovverosia quelle relative all’anno di imposta 2007.

Gli accertamenti esecutivi a carico dei contribuenti, in particolare, possono riguardare le imposta sui redditi, l’Iva, ovverosia l’imposta sul valore aggiunto, ma anche l’Irap, l’imposta regionale sulle attività  produttive. La decorrenza dell’esecutività  degli accertamenti èinvece decorsa dall’1 gennaio del 2011 per i crediti contributivi dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps).

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Aumento sanzioni ravvedimento operoso e strumenti deflativi del contenzioso

Dal 1° febbraio 2011 scattano i rincari previsti dalla legge di stabilità  (legge 220/2010, articolo 1 commi 17-22) per la regolarizzazione spontanea di omissioni ed errori, un’opportunità  concessa al contribuente che decide di regolarizzare la sua posizione prima della contestazione da parte degli uffici fiscali e prima che venga avviato qualunque tipo di accertamento nei suoi confronti.

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Fideiussione per le adesioni sotto cinquantamila euro

Uno dei sistemi pi๠consolidati per fare pace con il Fisco èpatteggiare le proprie responsabilità  e rinunciare a fare ricorso, al fine di abbattere le relative sanzioni (lo sconto per queste ultime èdel 75%): si tratta della procedura nota come “accertamento con adesione”, cui abbiamo dedicato già  molti articoli in passato.

Una volta raggiunto l’accordo, il contribuente e l’Agenzia delle Entrate stipulano un documento chiamato “atto di adesione”: da solo, perà², esso non ha efficacia operativa. Perchè l’atto la acquisisca e l’accordo diventi definitivo e inamovibile occorre pagare entro venti giorni l’intero importo concordato.

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Contenzioso tributario

In sede di apertura dell’anno giudiziario anche per la magistratura tributaria, il Consiglio di Presidenza ha snocciolato alcuni interessanti dati (numerici e non solo) sullo stato dell’arte dei contenziosi fra i contribuenti italiani e le numerose autorità  fiscali del nostro Paese.

Va notato come le vittorie dei cittadini tendono a salire: mediamente, il contribuente riesce a far valere le sue ragioni in contenzioso nel 37% dei casi, percentuale in lenta salita negli anni.

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Adesione ai processi verbali di constatazione

primo piano di giulio tremonti

Il progressivo successo che la procedura di accertamento con adesione ha ottenuto nel corso dell’ultimo decennio, con vantaggi sia per l’Amministrazione Finanziaria (ridimensionamento dei contenziosi e dei tempi per la riscossione) che per il contribuente (drastica riduzione delle sanzioni), ha spinto nello scorso giugno il ministro Tremonti ad affiancare alla procedura ideata dal collega Visco una seconda procedura, consistente nell’adesione ai processi verbali di constatazione (PVC), ossia i documenti redatti dai funzionari della Guardia di Finanza al termine di un’ispezione, un accesso, un controllo di fatto negli uffici del contribuente, purchè nell’ambito di un accertamento parziale e non generale.

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Accertamento con adesione (3)

pagamento delle tasse

L’accordo raggiunto fra l’Amministrazione Finanziaria e il contribuente non costituisce la conclusione della procedura dell’accertamento con adesione: occorre ancora un passaggio finale e di importanza capitale, e cioèil perfezionamento.

L’adesione effettuata indica le somme totali dovute dal contribuente: egli potrà  scegliere se versarle in un’unica soluzione oppure rateizzarle (fino a dodici rate trimestrali).

Ebbene, l’accordo èperfezionato solo quando il contribuente versi l’ammontare totale oppure la prima rata entro il termine tassativo di venti giorni dalla redazione dell’atto di adesione.

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