DURC: il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (V)

Il Quadro C, da utilizzarsi quando il DURC èrichiesto al di fuori del mondo degli appalti pubblici, richiede una compilazione pi๠semplice.

Anche qui occorre prima di tutto specificare il motivo della richiesta, ad esempio barrando la casella della richiesta di sovvenzioni oppure quella dei lavori edili nel settore privato o un’altra fra le presenti.
Quindi, si presentano quattro campi la cui compilazione èsostanzialmente identica alle sezioni analoghe presenti nei Quadri A e B, già  descritti in precedenza.

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DURC: il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (IV)

Proseguendo nella compilazione del Quadro A, la tappa successiva consiste nell’indicare l’ubicazione del cantiere, descrivendo anche sinteticamente i lavori che vi sono o saranno compiuti.

Quindi, occorre dare alcune indicazioni sull’appalto (numero di protocollo, data, tipo di gara che si èsvolta…) e sull’ente appaltatore, da identificare con il nome, il codice fiscale e l’indirizzo.

Passando, quindi, al Quadro B, la gran parte delle informazioni da fornire riguardano l’impresa interessata. Si tratta, dunque, di specificare la ditta o la denominazione sociale, il codice fiscale, l’indirizzo e-mail, l’ubicazione della sede legale e di quella operativa (specificando anche a quale dei due indirizzi si desidera ricevere le comunicazioni).

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DURC: il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (III)

Una volta rilasciato, il prezioso papiro èinviato per raccomandata all’interessato e, per i lavori privati nel campo dell’edilizia, ha una validità  di novanta giorni, dopodichè decade (in quanto la situazione potrebbe nel frattempo essere variata).

In tutti i casi, quando l’imprenditore utilizza consapevolmente un DURC i cui dati non sono corrispondenti a realtà  èpunito penalmente. Inoltre, l’attestazione di regolarità  non ha alcun effetto di sanatoria per il passato: percià², qualora eventuali irregolarità  pregresse dovessero essere accertate solo successivamente, non sarà  il DURC a impedire gli accertamenti e l’eventuale comminazione di sanzioni.

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DURC: il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (II)

Il Documento Unico attesta che al momento in cui èpresentata l’istanza la situazione contributiva del richiedente èregolare: il che significa che non ha mai commesso violazioni previdenziali, oppure che le ha sanate. Il DURC non èinvece rilasciato quando risultano illeciti ancora pendenti, indipendentemente dai propositi di una successiva regolarizzazione.

Per ottenere l’attestazione occorre dunque inviare un’apposita istanza in via telematica presso il sito web di uno degli enti coinvolti (INPS, INAIL, eventualmente Casse Edili) oppure presso il sito dello Sportello Unico Previdenziale.

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DURC: il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (I)

Teorizzato dal legislatore nel 2002 ma entrato in vigore per difficoltà  tecniche solo nel 2005, il Documento Unico di Regolarità  Contributiva (DURC) èoggi uno degli adempimenti di natura previdenziale pi๠comuni per gli imprenditori.

In sostanza, il DURC èil documento che attesta che l’imprenditore à¨, appunto, in regola con il versamento dei contributi previdenziali verso INPS, INAIL e (qualora il documento fosse richiesto da imprese operanti nel settore delle costruzioni) Casse Edili.

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Pensioni e lavoro cumulabili dal 2009

nonna in pensione

Con la circolare n. 108 del 10 dicembre, l’INPS ha finalmente chiarito i termini di una novità  introdotta nel nostro ordinamento con la manovra d’estate (legge 133/2008) e che diventerà  operativa a partire dal 1° gennaio.

Dal 2009 in avanti, infatti, vengono meno i limiti alla cumulabilità  dei redditi di pensione con qualunque forma di reddito da lavoro: dipendente, parasubordinato e autonomo. L’INPS ha chiarito la portata dell’innovazione, e ha precisato anche alcuni limiti di cui si dovrà  tenere conto.

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Strane agevolazioni sugli acconti

pagamento degli acconti

Non c’ bisogno di essere esperti in materia per rendersi conto di quanto singolare e arzigogolata sia stata la misura prevista nel decreto anti-crisi e inerente gli acconti.

Già  da settimane si riteneva utile per gli italiani ridurre la portata degli acconti in scadenza il primo dicembre, tenendo conto dell’attuale difficoltà  finanziaria che colpisce un po’ tutti; ma passavano le settimane e la scadenza si avvicinava, facendo presagire che non se ne sarebbe fatto nulla.
Invece alla fine l’agevolazione èarrivata: ma la sua formulazione ècosଠbizzarra che fa sorgere diversi interrogativi sulla sua utilità .

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Diritto d’interpello: quinta parte

L’iter descritto negli articoli precedenti, molto lineare, costituisce l’ordinaria procedura d’interpello. Puಠperಠverificarsi il caso in cui tale linearità  venga messa a repentaglio quando l’ente interpellato emette in tempi successivi due pareri di tenore diverso.

All’ente èinfatti riconosciuto dalla legge il diritto di rettificare un suo primo parere con un secondo successivo. In tutti i casi, il secondo parere non puಠessere emesso oltre il termine massimo di centoventi giorni da quando èstata notificata la richiesta d’interpello del contribuente
A questo punto possono verificarsi due situazioni. Se il cittadino non ha ancora posto in essere alcun comportamento in risposta al primo parere, allora il secondo sostituisce a tutti gli effetti il precedente, che ècome se non fosse mai esistito.

Se invece egli ha già  agito, allora il secondo parere ègiunto “fuori tempo massimo”, e dunque sarà  proprio quest’ultimo a doversi considerare come mai emesso.

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TFR e la previdenza integrativa

plico di soldi di un pagamento

Dopo una lunga preparazione, nel 2007 èntrata in vigore la famosa e controversa riforma sul trattamento di fine rapporto. Essa, va subito precisato, non comporta modifiche alle modalità  di determinazione o di tassazione della retribuzione differita, che sono state esaminate negli articoli precedenti.

Una volta stabilito perಠa quanto ammonta il TFR e quando viene erogato al lavoratore, tuttavia, rimaneva oggetto di discussione che sorte esso dovesse avere nel periodo intermedio, fra il momento in cui matura e quello in cui èattribuito al dipendente.

Da sempre, il TFR veniva accantonato nei bilanci aziendali come un fondo a parte. Questo era visto con grande favore dagli imprenditori, in quanto finiva per costituire una riserva finanziaria non da sottovalutare, utilissima per fronteggiare i fabbisogni dell’impresa nel medio-lungo periodo.

Se un lavoratore entra in azienda a venticinque anni e ne esce a sessantacinque, èfacile comprendere che per quarant’anni l’impresa puಠimpiegare il fondo TFR via via maturato ma non ancora erogato per coprire le proprie esigenze finanziarie, salvo poi reintegrarlo al momento in cui esso va versato al lavoratore.

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Acconto per il pagamento delle tasse

pagamento delle tasse

Per quanto riguarda i soggetti IRES, si applica il medesimo discorso fatto per l’IRPEF, ma con due variazioni: l’acconto èpari al 100% del vecchio debito d’imposta (non dunque il 99%) e il rigo del precedente Modello UNICO da controllare èil RN17.

In entrambi i casi, l’acconto non èsuddiviso in due parti bensଠèda versare in unica soluzione (entro il primo dicembre) quando il suo ammontare totale non supera 103 euro.

Per l’IRAP valgono regole sostanzialmente identiche. Le uniche particolarità  da precisare sono che per le persone fisiche l’acconto complessivo èpari al 99% del valore indicato nel Rigo IQ90 e per le società  èpari invece al 100% del valore indicato nel Rigo IQ95 delle rispettive dichiarazioni riferite al 2007.

Il discorso èinvece pi๠complesso per l’acconto sui contributi INPS. Bisogna distinguere il caso degli imprenditori da quello dei professionisti iscritti alla Gestione Separata (tutti gli altri soggetti non sono interessati).

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Buoni-lavoro per l’agricoltura

buoni per l\'agricoltura

I cosiddetti “voucher”, o buoni-lavoro, sono stati introdotti nel giugno scorso con molta cautela, ma visto il loro notevole successo, si pensa ad una loro generale estensione.

In sostanza, si èin gran parte liberalizzata la possibilità  per i datori di lavoro nel settore agricolo di assumere collaboratori occasionali, cosa frequente nei periodi della raccolta.

Per sconfiggere la piaga del lavoro nero e per semplificare drasticamente gli adempimenti burocratici, l’Inps ha messo in vendita in occasione dell’ultima vendemmia degli appositi voucher da 10 e 50 euro:

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Boom del metodo previsionale per gli acconti

acconti irpef

Manca ancora circa un mese e mezzo rispetto alla scadenza del secondo acconto di IRPEF, IRES e IRAP nonchè dei contributi previdenziali verso l’INPS, ma già  i contribuenti e i consulenti cominciano a valutare il metodo migliore per calcolarne l’ammontare.

Come tutti sanno, il legislatore concede due possibilità  a scelta del contribuente: il metodo storico e il metodo previsionale. Secondo il primo metodo, l’acconto complessivo per l’anno in corso -suddiviso nelle rate di giugno e di novembre – èpari al 99% o al 100% (a seconda dell’imposta) dell’ammontare totale a debito riferito al periodo d’imposta precedente.

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Tfr e Inps

Tfr e inps

Trattamento di fine rapporto

Prodi ha annunciato che la riforma delle pensioni èda fare ma non èurgente.

Per quanto riguarda il tanto discusso TFR èstato stabilito di destinare ad un fondo pensioni le quote di retribuzione finora destinate al trattamento di fine rapporto cioèla liquidazione oppure lasciare che finiscano ad un fondo dell’INPS con il quale il governo vuole poter finanziare alcune grandi opere per le infrastutture.

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