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Multa per colpa del commercialista

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Una quindicina di anni fa fece molto scalpore la vicenda della popolare conduttrice Mara Venier, che si trovಠsuo malgrado inseguita dal Fisco non per sue colpe personali ma solo perchè era stata truffata dal proprio commercialista.

In suo soccorso, e in soccorso di molti altri contribuenti che potevano trovarsi in situazioni analoghe, fu emanata rapidamente la cosiddetta “legge Venier”; questa legge stabilisce che il contribuente non puಠsubire sanzioni tributarie di alcun genere se èdimostrato che la responsabilità  dei fatti contestati èdi una terza persona (un consulente o altro soggetto): si tratta della legge n. 423 del 1995.


La Corte di Cassazione èrecentemente tornata sull’argomento, con la sentenza n. 25136/2009: il caso vedeva contrapposti l’Agenzia delle Entrate e un contribuente il quale si era visto sanzionato per non aver presentato la dichiarazione dei redditi nè aver versato le relative imposte. Il contribuente si era difeso spiegando che aveva incaricato il suo commercialista di eseguire questi adempimenti, ma il professionista li aveva omessi per semplice dimenticanza (circostanza confermata dallo stesso consulente).


Il contribuente aveva denunciato il fatto all’autorità  giudiziaria, ma l’Agenzia delle Entrate non lo aveva ritenuto sufficiente, poichè non era ancora arrivata una sentenza definitiva a carico del professionista.

La Cassazione ha perಠdato ragione al contribuente. àˆ vero che la legge del 1995, fra le righe, lasciava intendere la necessità  di una condanna definitiva, ma nel frattempo era intervenuta anche una successiva legge (la n. 472/1997), che aveva rivisto l’intero sistema delle sanzioni tributarie.
L’articolo 6 della legge 472, infatti, parla di semplice denuncia del terzo responsabile, come nel caso in oggetto: ed essendo una legge successiva, la sua portata prevale sulla n. 423/1995. Il contribuente èstato cosଠesentato da ogni sanzione.