Costi eccessivi per la burocrazia

àˆ cosa nota che gli obblighi che ricadono sulle imprese che operano in Italia sono numerosissimi e diversificati: dalle norme sulla privacy a quelle sulla tutela ambientale, dalla previdenza alla sicurezza fino allo smaltimento dei rifiuti.

Il macigno pi๠pesante, perà², èprobabilmente l’insieme di adempimenti derivanti dalle norme fiscali. L’Agenzia delle Entrate, in un’indagine di cui sono stati diffusi recentemente i risultati, ha provato ad offrire una stima dei costi amministrativi che per un’azienda discendono dalla corretta esecuzione degli adempimenti tributari.

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Dubbi di costituzionalità  sul raddoppio dei termini di accertamento

Una norma fiscale particolarmente controversa introdotta dal D.L. 223/2006 riguarda il raddoppio dei termini di accertamento fiscale in particolari situazioni.
Normalmente, infatti, una procedura di accertamento puಠessere avviata entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui èstata inviata la dichiarazione, o del quinto in caso di dichiarazione omessa o nulla.
Il citato decreto, tuttavia, ha stabilito che tali termini sono raddoppiati nell’ipotesi di denuncia per reati tributari (ma non per semplici illeciti amministrativi).

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Riforma dei SUAP e Agenzie per le imprese

àˆ stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.P.R. 160/2010 con il quale il Governo ridisegna le procedure di avvio di un’attività  d’impresa. Il D.P.R. èntrato in vigore il 15 ottobre, sebbene i Comuni abbiano sei mesi di tempo per adeguare le proprie strutture organizzative alle nuove disposizioni.

Il punto saliente èla centralizzazione del ruolo degli Sportelli Unici per le Attività  Produttive come front-office unico per le aziende per quanto riguarda gli adempimenti amministrativi di qualsiasi natura, incluse le norme sulla sicurezza, sull’igiene, sulla tutela dell’ambiente e quant’altro.

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Evasione fiscale fra i consulenti degli enti pubblici

La Guardia di Finanza ha avviato su base nazionale un’indagine che sta conducendo a risultati addirittura stupefacenti. Si tratta dell’enorme settore delle consulenze prestate nei confronti di enti pubblici (dello Stato o a livello territoriale): sono circa centomila i professionisti e gli altri lavoratori autonomi interessati dalla verifica.

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Franchising: pi๠affari e meno occupati

La formula del franchising gode di buona salute nel nostro Paese, a dispetto della crisi. àˆ questa la conclusione che emerge dai lavori della venticinquesima edizione del Salone del Franchising, che si tiene a Milano in questi giorni.

Il numero di aziende istituite in Italia impiegando questa soluzione contrattuale, infatti, si mantiene alto anno dopo anno: alla fine del 2009 risultavano 53.313, con un lieve calo percentuale rispetto all’anno precedente. Le reti di franchising (ossia le organizzazioni che contano almeno tre ditte affiliate) risultavano 869, e hanno movimentato un giro d’affari superiore a 21 miliardi di euro complessivi (+1,7% rispetto al 2008, nonostante il 2009 sia stato l’anno peggiore della crisi).

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Produzione industriale in crescita ad agosto

Nel mese di agosto 2010, i calcoli sulla produzione industriale in Italia sono sbalorditivi; i dati differiscono leggermente a seconda di chi ha compiuto l’analisi (dall’ISAE al Centro Studi di Confindustria), ma sono comunque largamente positivi.

Non bisogna farsi eccessive illusioni poichè agosto èun mese particolarissimo (molte aziende chiudono per ferie o comunque rallentano la produzione, perciಠi dati sono inevitabilmente sfasati), ma, anche facendo la tara sui giorni di effettiva apertura, un margine ampiamente positivo rimane.

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Iscrizione elenco restauratori, ancora incertezze

Nel nostro Paese la qualifica di restauratore èsempre stata legata a molte incertezze, in carenza di leggi precise sull’argomento. Ora, perà², il discorso sta cambiando: il legislatore vuole infatti dare un valore legale al nome di “restauratore”, che non sarà  pertanto pi๠impiegabile impunemente.

Sarà  istituito un elenco nazionale, a cura del ministero dei Beni Culturali, e saranno fissati i criteri di accesso per l’iscrizione allo stesso.

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Esportazione vino indispensabile

In Italia, come nel resto d’Europa, il consumo di vino èin calo da parecchi anni, probabilmente in via definitiva. I motivi sono diversi, ma principalmente due: le crescenti difficoltà  del potere d’acquisto e un sostanziale cambiamento dei gusti della popolazione (con interessanti riflessioni anche dal punto di vista culturale).

Comunque sia, questo graduale e irrefrenabile calo rischia di mettere in ginocchio i produttori vitivinicoli italiani.

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Diminuzione dei giovani amministratori

In Italia sono sempre di meno (in valore assoluto e in percentuale) i giovani che gestiscono un’azienda. Lo rivela un’indagine di Unioncamere, che compara i dati emergenti nel giugno del 2010 con quelli che risultavano esattamente dieci anni prima.

Precisiamo che col termine “giovani” l’indagine intende uomini e donne sotto i trent’anni; quanto al concetto di “amministratori”, sono considerati anche i titolari di ditte individuali.

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Nuova fiscalità  regionale

Un passo dopo l’altro, l’ormai famoso o famigerato federalismo fiscale sta prendendo corpo.

Un passaggio importante si èavuto con i provvedimenti adottati dal Governo la settimana scorsa, che fra le altre cose ridisegnano in misura significativa i tributi destinati alle venti Regioni italiane, con particolare attenzione soprattutto all’IRAP e all’addizionale regionale all’IRPEF.

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Credito d’imposta per riacquisto della prima casa

Fra le svariate agevolazioni fiscali previste dal nostro ordinamento per favorire l’acquisto di abitazioni da destinare a prima casa, una delle pi๠importanti assume la forma del credito d’imposta.

Come già  chiarito, se l’acquisto èsoggetto ad IVA occorre pagare l’imposta di registro in maniera residuale, con l’importo fisso di 168 euro; se invece l’operazione èsente o esclusa dall’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di registro si calcola moltiplicando l’aliquota del 3% per la base imponibile, costituita dal valore di mercato del fabbricato.

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Abitazioni: base imponibile delle imposte indirette

Come spiegato nell’articolo precedente, quando non si applica la misura fissa di 168 euro l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e le imposte catastali versate in occasione della cessione di immobili sono determinate moltiplicando l’aliquota del caso per il corrispettivo della cessione.

In realtà , questo non èdel tutto corretto: la base imponibile di tali tributi, infatti, ècostituita dal valore di mercato del bene in questione.

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Imposte acquisto immobile

Quando si acquista un immobile, occorre conoscere l’ammontare dei tributi da versare allo Stato: il loro peso, infatti, puಠessere tale da influenzare la scelta dell’immobile in forma decisiva.

I tributi che entrano in gioco si dividono in due gruppi: l’IVA da un lato e le imposte di registro, ipotecaria e catastale dall’altro. Il loro ammontare, comunque, varia nettamente se èpossibile godere delle agevolazioni sulla prima casa oppure no.

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Requisiti agevolazione prima casa

Nei prossimi articoli affronteremo un tema molto importante per il cittadino medio: l’imposizione fiscale sulle abitazioni, con le relative agevolazioni.

Prima di iniziare, perà², ènecessario chiarire cosa s’intende con “prima casa”. Infatti, la maggior parte delle norme fiscali assume connotati diversi a seconda che abbiamo a che fare con una prima casa oppure con un qualunque altro fabbricato; in particolare, la pressione fiscale ènettamente pi๠favorevole nella prima ipotesi.

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Costo diretto, industriale, pieno ed economico-tecnico

Come già  spiegato nell’articolo precedente, quando dobbiamo determinare il costo di prodotto possiamo riferirci a quattro configurazioni principali.
Il costo diretto considera solamente le componenti che, appunto, si riferiscono direttamente alla singola produzione (a partire dalle materie prime e dalla manodopera diretta): èun concetto largamente oggettivo ma altrettanto insufficiente per determinare il prezzo di vendita.

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