In verità , le preoccupazioni sono al momento modeste. Come affermano i cugini di Borsa Forex che stanno osservando il piano di salvataggio della Grecia, il peso dell’economia greca, in termini di PIL, èpiuttosto ridotto rispetto al totale europeo (2,6% considerando solo l’Eurozona), e la bufera che ha investito Atene non rischia nemmeno di compromettere la stabilità della moneta unica.
In queste ultime settimane, in realtà , l’euro ha effettivamente ceduto terreno al dollaro statunitense, ma questo èpi๠che altro la conseguenza di parecchie concause, non ultimo l’eccessivo apprezzamento che l’euro aveva accumulato nei mesi precedenti.
Pi๠di tutto, comunque, pesa l’aumento del tasso di sconto deciso dalla Federal Reserve, il quale lascia presumere un ritorno alla normalità sui mercati finanziari nordamericani per il prossimo futuro; èanche vero, perà², che in generale l’economia statunitense sta uscendo prima e meglio dalla crisi rispetto a quella europea.
In tutti i casi, comunque, va detto come un ridimensionamento dell’euro sia in realtà vantaggioso per le imprese europee, poichè favorisce le esportazioni in un momento in cui queste hanno un elevato bisogno di assistenza.
Nel complesso, l’economia europea sta uscendo dalla crisi globale, sebbene la ripresa sia molto differenziata nei singoli settori. Ad esempio, l’industria sta registrando ultimamente performance notevoli, ma èanche vero che la stessa aveva subito pesanti difficoltà in precedenza, perciಠènormale che il suo ritorno ai livelli standard sia pi๠impetuoso rispetto a quanto si sta verificando, ad esempio, nei servizi.
Se quindi tale analisi generale sembra chiarire che la crisi dei conti pubblici greci non pare causare rilevanti squilibri sui mercati, èanche giusto segnalare come una valutazione pi๠fondata potrà essere compiuta solo fra qualche mese.