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Cassa integrazione quadruplicata nel 2009

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La procedura di integrazione dei salari richiede alcuni requisiti e passaggi preliminari, fra cui la presentazione di un’istanza all’INPS. Proprio l’INPS, dunque, èla fonte pi๠affidabile per conoscere quanto le imprese italiane siano ricorse a questo strumento nel corso del 2009, in occasione della grande crisi.

àˆ da notare come, alle tradizionali forme della cassa integrazione ordinaria e straordinaria si èaggiunta la cassa in deroga, ossia alcuni strumenti integrativi creati ad hoc per estendere la tutela a tante ipotesi per cui in precedenza non era prevista.


Questo spiega almeno parzialmente i dati diffusi dall’INPS: nel 2009 sono state autorizzate circa 918 milioni di ore di cassa integrazione, pari ad oltre quattro volte il dato del 2008 (che si attestava a 223 milioni), i cui ultimi mesi erano pure stati difficili per le nostre aziende. Ma, d’altronde, èproprio nell’anno appena trascorso che hanno avuto effetto le deroghe, consentendo l’accesso alla cassa integrazione a chi nel 2008 non vi poteva accedere.

Le istanze sono andate crescendo nel corso dei mesi. Fra novembre e dicembre vi èstata una sostanziale stabilizzazione verso l’alto, mentre non èancora cominciata la discesa che presto o tardi dovrebbe riportare ai livelli pre-crisi. D’altronde, ogni provvedimento di cassa integrazione ha una durata definita e dunque nei prossimi mesi gran parte di essi arriverà  a scadenza.


In alcune singole Regioni, comunque, la discesa pare aver iniziato il suo corso: Basilicata, Campania, Lazio e Piemonte, in cui le istanze del dicembre 2009 sono state inferiori rispetto a quelle del dicembre 2008.
L’INPS tiene perಠa sottolineare anche un altro dato, da leggersi come positivo: le ingenti risorse messe a disposizione per fronteggiare la crisi sono state tre volte superiori rispetto alle esigenze che effettivamente si sono manifestate.