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Fisco, come funzionano i nuovi controlli

Nuovi controlli in vista per i contribuenti italiani: l’Agenzia delle Entrate ha confermato di voler effettuare una serie di nuovi controlli sui movimenti sul conto corrente facendo riferimento ai movimenti mensili di accrediti e prelievi. Sotto controllo ci sarebbero in particolare tante richieste di giustificazioni da parte delle Entrate per il momento sull’anno 2014 e successivamente per gli altri anni. 

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Sotto controllo, i movimenti giornalieri che risultano superiori a 1000 euro e quelli mensili superiori a 5000 euro. 

Di fatto, vengono tenuti sotto controllo i contribuenti che abbiano difficoltà  a mostrare la destinazione dei prelievi o l’eventuale accredito: le direzioni provinciali stanno ricorrendo a questo strumento in modo pi๠frequente rispetto al solito visto che il contribuente ètenuto a mostrare la riconducibilità  dei versamenti a redditi dichiarati o legittimamente non tassati, indicando anche i beneficiari e la destinazione dei prelievi. 

Chiaramente tutto viene complicato dal fatto che l’accertamento èriferito ad anni passati: c’ poi da tenere conto che il caos viene amplificato anche in caso di conti correnti cointestati che abbiano delega a procedere e per il quale il contribuente risulta essere solo ed esclusivamente il legale rappresentante dell’ente. Insomma, la situazione si fa sempre pi๠complessa per i contribuenti che vengono chiamati a a inviare tutta la documentazione necessaria entro una determinata data. 

Ma come funzionano i controlli? L’Agenzia delle Entrate contatta il contribuente e fissa un appuntamento con un funzionario che gli chiede la giustificazione di determinati movimenti finanziari. Di fatto, controlli e indagini sono rivolti solo ed esclusivamente a poter individuare l’evasione fiscale attraverso le operazioni di accredito che possono essere individuate come ricavi non tassati o non fatturati. 

Il contribuente ha la possibilità  di poter gestire i dati della risposta entro e non oltre 15 giorni di tempo. 

 

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