
Vediamo dunque le novità che, con ogni probabilità , verranno inserite nel testo definitivo della futura legge italiana sulle liberalizzazioni che, stando alle indiscrezioni della vigilia, verrà quasi sicuramente approvato con voto di fiducia.

Vediamo dunque le novità che, con ogni probabilità , verranno inserite nel testo definitivo della futura legge italiana sulle liberalizzazioni che, stando alle indiscrezioni della vigilia, verrà quasi sicuramente approvato con voto di fiducia.

Se l’obiettivo èquello di iniziare a lavorare subito dopo aver terminato gli studi allora la migliore alternativa èquella di optare per il corso di laurea in Scienze Infermieristiche, una laurea triennale della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Secondo i dati diffusi dall’Istat, in particolare, a maggio l’indice corretto per i giorni lavorativi ha registrato un incremento dell’1,8% su base annua rispetto +3,8% di aprile. Si tratta di un calo atteso dagli addetti ai lavori e che grazie all’ottima performance di aprile non dovrebbe incidere negativamente sul dato trimestrale relativo alla produzione e su quello relativo al Pil.


Il 2010 èstato l’anno della crisi ereditata dal 2009 e sono molte le grandi imprese che si sono viste costrette a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti o in casi peggiori anche a licenziare. Nelle imprese italiane la diminuzione dell’occupazione èstata dell’1,6%, dato da considerarsi al lordo della cassa integrazione.

Di seguito le venti “professioni del futuro” individuate dallo studio.

L’Istat ha anche precisato che il tasso di inflazione medio annuo nel 2010 èstato pari all’1,5%, per cui l’incremento delle retribuzioni èstato superiore rispetto a quello dei prezzi al consumo. Per quanto riguarda dicembre, invece, il tasso di inflazione annuo èstato pari all’1,9%, quindi l’incremento delle retribuzioni èstato inferiore a quello dei prezzi al consumo.


Se si considera il terzo trimestre dell’anno, invece, il tasso di disoccupazione risulta pari all’8,3%, ossia in calo rispetto all’8,4% del secondo trimestre e in aumento rispetto all’8,0 dello stesso periodo dello scorso anno.

L’italia èdunque riuscita a scavalcare il Belgio per via di una crescita della pressione fiscale dal 43,3% del prodotto interno lordo del 2008 al 43,5% del 2009. Prima dell’Italia per il 2009 si collocano quindi solo la Danimarca con il 48,2% e la Svezia con il 46,4%.

Secondo quanto rilevato dall’Istituto, che ha basato il suo rapporto su un sondaggio a cui hanno preso parte oltre 18.000 famiglie e 40.000 persone, oltre il 76% del lavoro familiare èancora a carico delle donne. La situazione, dunque, resta pressochè immutata rispetto a circa sette anni fa, quando la percentuale era appena superiore al 77%.

Il numero di aziende istituite in Italia impiegando questa soluzione contrattuale, infatti, si mantiene alto anno dopo anno: alla fine del 2009 risultavano 53.313, con un lieve calo percentuale rispetto all’anno precedente. Le reti di franchising (ossia le organizzazioni che contano almeno tre ditte affiliate) risultavano 869, e hanno movimentato un giro d’affari superiore a 21 miliardi di euro complessivi (+1,7% rispetto al 2008, nonostante il 2009 sia stato l’anno peggiore della crisi).
Non bisogna farsi eccessive illusioni poichè agosto èun mese particolarissimo (molte aziende chiudono per ferie o comunque rallentano la produzione, perciಠi dati sono inevitabilmente sfasati), ma, anche facendo la tara sui giorni di effettiva apertura, un margine ampiamente positivo rimane.

Precisiamo che col termine “giovani†l’indagine intende uomini e donne sotto i trent’anni; quanto al concetto di “amministratoriâ€, sono considerati anche i titolari di ditte individuali.