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Professional Day e decreto liberalizzazioni

Non tutti i professionisti, o per lo meno non tutte le categorie professionali, sarebbero contrari all’introduzione nell’ordinamento italiano, grazie al decreto liberalizzazioni piuttosto che ad altri provvedimenti legislativi, di novità , quanto mai sostanziose, capaci di scardinare e rivoluzionare il mondo delle professioni cosଠcome sarebbe oggi conosciuto in Italia ed all’estero.

NOVITA’ DECRETO LIBERALIZZAZIONI

Dal primo Professional Day italiano, altrimenti ribattezzato dalla stampa come la Giornata nazionale dell’Orgoglio delle Professioni, emergerebbe, dunque, un giudizio sull’operato del Governo Monti tutto sommato positivo sebbene incapace, non già  per mancanza di competenze bensଠper precisa volontà  degli organizzatori, di riconoscere i limiti che, proprio le categorie professionali, avrebbero in pi๠occasione imposto, purtroppo riuscendoci, all’Esecutivo.

DIRETTIVA BOLKESTEIN PER LE LIBERALIZZAZIONI

Eliminati, da quello che con ogni probabilità  sarà  il testo definitivo della legge sulle liberalizzazioni, i provvedimenti maggiormente scottanti, quali la possibilità  di apertura di una nuova farmacia ogni 3.000 abitanti, il conferimento di pieni poteri alla nascente Autorità  sui Trasporti e l’obbligo, per tutti i professionisti, di presentare ad ogni proprio cliente un preventivo scritto, era inevitabile, per non dire scontato, che i professionisti italiani, riuniti a Roma in videoconferenza, approvassero in toto il decreto liberalizzazioni la cui analisi, purtroppo, sarebbe ormai ferma su questioni decisamente secondarie quale la durata dei tirocini degli studenti universitari piuttosto che la convenienza dell’istituzione di un unico albo professionale nazionale rispetto alla costituzione di un albo professionale per ognuna delle categorie professionali italiane.