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Legge di Bilancio 2018, arriva la stangata fiscale

àˆ stangata fiscale sugli italiani superiore ai 60 miliardi di euro distribuiti nei prossimi tre anni. Questo èquanto rileva il Centro studi di Unimpresa che ha effettuato un’operazione di ‘fact checking’ analizzando tasse e balzelli nascosti che i contribuenti italiani si ritroveranno a fronteggiare nel corso dei prossimi mesi.

legge di bilancio tasse, Aumento delle tasse nel 2012

Dei 60 miliardi previsti, 30 saranno i miliardi in pi๠di tasse corrispondono all’aggravio Iva che farà  aumentare la tassa sui consumi fino al 25% nel 2019-2020 (con un incremento nel 2019 di 11,4 miliardi e nel 2020 di 19,1 miliardi per un totale di 30,5 miliardi). 

Gli altri 30 miliardi previsti saranno invece prelevati dalle tasche degli italiani con una serie di trappole fiscali contenute nella legge di bilancio che faranno lievitare il gettito dello Stato: si tratta di ben 27 voci, pi๠o meno nascoste che aumenteranno le entrate nelle casse dello Stato per complessivi 29,6 miliardi nel triennio 2018-2020. 

Fra le misure in questione, la fatturazione elettronica che porterà  entrare per 202,2 milioni, 1,6 miliardi e 2,3 miliardi per un totale di 4,2 miliardi nel triennio, ma anche la stretta sulle frodi nel commercio degli oli minerali che ammonta a 272,3 milioni, 434,3 milioni e 387 milioni per complessivi 1,09 miliardi, la riduzione della soglia dei pagamenti della pubblica amministrazione a 5.000 euro frutta farà  incassate 145 milioni, 175 milioni e 175 milioni per complessivi 495 milioni.

Scattano i nuovi limiti alla compensazione automatica dei versamenti fiscali da cui entreranno 239 milioni l’anno per tutto il triennio (per un totale di 717 milioni), aumentano dal 40 al 55% (per il 2018 e per il 2019) e al 70% (dal 2020) gli anticipi delle imposte sulle assicurazioni (con entrate di 480 milioni nel 2018 e nel 2020 per 960 milioni complessivi), scatta il ridimensionamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale che vale un totale di totale di 1,2 miliardi divisi in 377,9 milioni per il 2018, 377,9 milioni per il 2019 e 507,9 milioni per il 2020.

Le detrazioni per spese relative alla ristrutturazione edilizia o alla riqualificazione energetica porteranno un gettito totale di 853,3 milioni (145,3 milioni, 703,7 milioni e 4,3 milioni nei tre anni), i rinnovi contrattuali e le nuove assunzioni portano entrate pari a 1,02 miliardi, 1,08 miliardi e 1,1 miliardi per complessivi 3,2 miliardi.

Mentre il differimento della nuova Iri (imposta sui redditi) “vale” ben 6,8 miliardi in pi๠di tasse (5,3 miliardi nel 2018, 1,4 miliardi nel 2019 e 23,2 miliardi nel 2020).

Numeri che parlano chiaro insomma.

Ancora una volta i cittadini e le imprese si preparano ad aprire il portafogli per sostenere i conti pubblici: i contribuenti sono spremuti all’osso, ma la manovra va bocciata per sei motivi. 

àˆ il commento del vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.

 

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