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Carnevale, un giro d’affari di 228 milioni di euro

Un giro d’affari che arriva a 228,5 milioni di euro nel 2019 con 8 milioni e mezzo pi๠rispetto allo scorso anno e 28,5 milioni pi๠del 2017: questo il giro d’affari annunciato del Carnevale che si preannuncia sempre pi๠ricco come confermano i dati dell’indagine del centro studi Cna. 

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Venezia si conferma la regina italiana assoluta della  festa generando con movimento economico pari a 65 milioni, in crescita rispetto al 2018. 

Secondo posto come giro d’affari per Viareggio (con 30 milioni), terzo posto per Ivrea (con 3,5 milioni) con la tradizionale battaglia delle arance, e seguono i carnevali tradizionali di Cento e Putignano. Ma oltre ai Carnevali storici, ci sono tanti eventi per festeggiare il periodo un po’ in tutta Italia con una serie di iniziative pronte ea rilanciare il turismo esperienzale fatto anche di lavoratori, realizzazione di maschere e costumi tradizionali. 

E non mancano ovviamente i dolci tradizionali del periodo, specialmente dolci fritti diffusi in tutto il Paese che assumono nomi diversi in base alla regione di provenienza. 

Le frappe sono senza dubbio il dolce pi๠caratteristico del Carnevale che possono chiamarsi anche chiacchiere, bugie, ciarline, fiocchetti, cenci, galani e possono essere cotta al forno o fritta, ma rigorosamente preparate con uova e con zucchero. 

Seguono i tortelli di carnevale, diffusi soprattutto in Lombardia e al Nord, gli struffoli diffusi soprattutto nel Sud Italia, le castagnole diffuse al centro, le ravioline fritte dell’Emilia-Romagna. Molto meo tradizionali le ricette salate che in ogni caso sono molto ricche e a base di carne di maiale utilizzata anche come ingrediente per il sugo.

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