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Contro la crisi Ikea annuncia assunzioni di massa

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A fronte delle notizie quotidiane di imprese che si apprestano a licenziare centinaia di dipendenti quando non lo hanno già  fatto, una boccata d’ossigeno ci voleva davvero.

Ikea, la popolare multinazionale svedese del settore degli arredi che negli ultimi anni ha acquisito una fama enorme per i bassi prezzi praticati a dispetto della buona qualità  dei suoi prodotti, ha annunciato l’intenzione di aprire nel corso del 2009 altri quattro punti-vendita: a Collegno (TO), a Villesse (GO), a Rimini e a Salerno, che vanno ad aggiungersi ai quattordici già  esistenti sul suolo italiano.


Questo dovrebbe generare lo sviluppo di oltre nuovi mille posti di lavoro e altri quattro-cinquecento nell’indotto (trasporti, manutenzione, montaggi….), una notizia davvero sorprendente in tempi come quelli attuali.

D’altronde, già  oggi l’Italia èil terzo mercato dei prodotti Ikea, e i numeri diffusi in una nota ufficiale sono confortanti: gli occupati sono circa 6.400, l’ottantasei percento dei quali a tempo determinato. Circa due terzi della forza-lavoro, comunque, sono impiegati a tempo parziale, con un orario settimanale concordato con i sindacati che oscilla fra le venti e le ventiquattro ore.

Oltre trentasette milioni sono stati gli ingressi registrati nei negozi Ikea nel corso del 2008, con notevoli riflessi sulle vendite: il fatturato complessivo raggiunge il miliardo e trecento milioni di euro, con un incremento del 5,8% rispetto all’anno precedente.
Insomma, ci sono i numeri per puntare su uno sviluppo florido della rete Ikea sul territorio italiano.


Per completare il quadro, infine, si noti che stando alle notizie diffuse il 58% dei lavoratori Ikea sono donne e il 46% ha meno di trentacinque anni.

Va anche ricordato, perà², che in diverse occasioni le rappresentanze dei lavoratori hanno protestato per presunti abusi contrattuali.