È boom di aumenti delle addizionali Irpef: i dati pervenuti dal ministero dell’Economia e rielaborati dall’Adnkronos parlano chiaro.
Tra le dichiarazioni dei redditi 2009 e quelle del 2018 l’addizionale regionale risulta aumentata di 140 euro e l’addizionale comunale di 70 euro, per un totale di 210 euro medi a testa annui.
L’imposta versata alle regioni nel 2009 ammontava invece a 270 euro, più altri 120 euro per i comuni, per un totale di 390 euro.
adesso, le regioni incassano 410 euro e i comuni ne ricevono altri 190 euro, per un totale di 600 euro procapite l’anno e con un un incremento in termini percentuali è del 53,8%.
Ad aumentare ulteriormente sono le entrate degli enti locali, con un incremento del 60,9% per effetto di un prelievo che è passato da 3 miliardi a 4,8 miliardi (+1,8 miliardi).
Relativamente al gettito sono invece le regioni che hanno aumentato di più le entrate passando a 11,9 miliardi (con un +43,7%).
Ad essere maggiormente penalizzati dagli aumenti, gli abitanti del Lazio visti gli aumenti dei tributi locali, con le imposte regionali che sono aumentate di 250 euro e quelle comunali di altri 110 euro, per un totale di 360 euro (+72%), con una spesa annuale di 860 euro. Vessato anche il Piemonte, con una crescita dei tributi di 300 euro (+230 euro alle regioni e +70 euro ai comuni).
A pagare gli aumenti più alti sono stati invece gli abitanti di Trento con tributi che sono raddoppiati arrivando a 540 euro (+100%), ma gli aumenti in termini assoluti spettano alla Valle d’Aosta con un incremento di 110 euro, arrivando a un totale di 400 euro (+34,5%) di aumenti.
La media di aumento annuo resta fissata comunque a 210 euro annui.
CGIA DI MESTRE, RISCHIO AUMENTO TASSE COMUNALI
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