burocrazia, lavoro, imprese, primo maggio

Straordinari contratto metalmeccanici

lavoro donne

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici ha portato numerose novità . Le principali innovazioni solo legato agli orari di lavoro ed in particolare a quelle inerenti il lavoro straordinario. maggiorazioni legate al lavoro straordinario. I cosiddetti straordinari sono strettamente regolati dalla legge in materia di lavoro e dai CCNL in termini di orari, tempi e durata.

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Detassazione produttività  2013 nuove risorse dalla Legge stabilità 

La Legge di stabilità  2013, che ha ricevuto il via libera nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri, ha stanziato nuove risorse per la detassazione della produttività  finalizzata ad incentivare la competitività  e la redditività  delle aziende.

Pi๠nel dettaglio, la legge prevede fondi per 1,2 miliardi di euro nel 2013 e per 400 milioni nel 2014, che si vanno quindi ad aggiungere a quelli già  previsti dalla Legge di stabilità  relativa all’anno 2012, la quale ricordiamo ha stanziato risorse pari a 835 milioni per il 2012 e pari a 263 milioni per il 2013.

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Straordinario colf o badante

Il datore di lavoro di colf o badanti ha la possibilità  di chiedere al lavoratore domestico una prestazione lavorativa oltre l’orario stabilito, a titolo quindi di lavoro straordinario obbligatorio, fatta salva l’ipotesi in cui questo sia impossibilitato a svolgerla per giustificato motivo.

Viene qualificato come lavoro straordinario, ricordiamo, quello che viene svolto oltre il numero di ore giornaliere o settimanali previste dal contratto, a meno che il prolungamento non sia stato concordato per il recupero delle ore non lavorate.

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Rifiuto lavoro straordinario, sanzioni e procedimento disciplinare

La legge riconosce al datore di lavoro il diritto di pretendere dai suoi dipendenti prestazioni lavorative al di fuori dell’orario di lavoro ordinario, ossia il cosiddetto lavoro straordinario. Il limite di ore straordinarie che possono essere richieste settimanalmente èstabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento.

In caso di richiesta di lavoro straordinario da parte del datore di lavoro, il lavoratore puಠopporre rifiuto per giustificato motivo, se perಠnon sussiste una concreta giustificazione al suo rifiuto commette un inadempimento sanzionabile disciplinarmente.

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Rifiuto lavoro straordinario per giustificato motivo

Il datore di lavoro, entro un determinato limite di ore previsto dalla contrattazione collettiva, ha diritto a pretendere dal dipendente la prestazione lavorativa al di fuori del normale orario di lavoro, ossia il cosiddetto lavoro straordinario.

Se il lavoratore rifiuta di prestare lavoro straordinario senza che sussista un giustificato motivo commette un inadempimento a fronte del quale il datore di lavoro puಠavviare un procedimento disciplinare con conseguente applicazione delle sanzioni disciplinari previste dalla legge o dal contratto collettivo.

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Lavoro straordinario obbligatorio

Le legge stabilisce che l’orario di lavoro non puಠsuperare le 40 ore settimanali, tuttavia la contrattazione collettiva puಠstabilire un orario di lavoro inferiore. Le ore di lavoro che eccedono quelle stabilite dal contratto collettivo nazionale vengono quindi qualificate come lavoro straordinario, tuttavia la legge stabilisce che in ogni caso l’orario lavorativo settimanale non puಠsuperare le 48 ore.

Al di là  dei casi in cui il datore di lavoro e i suoi dipendenti si accordano sulle ore di lavoro straordinario, il datore di lavoro èlegittimato a farne richiesta in determinati casi specifici, in particolare:

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Risarcimento danni per stress da lavoro straordinario

Il lavoratore che su richiesta del suo datore di lavoro svolge un numero rilevante e continuativo di ore di lavoro straordinario e che per tale ragione viene colpito da stress psicofisico ha diritto al risarcimento del danno biologico. L’entità  del risarcimento, tuttavia, non puಠessere determinata dal giudice sulla base dei dati forniti dalle parti ma deve essere stabilita dal medico legale.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5437 dell’8 marzo 2011, con la quale ha accolto in parte il ricorso presentato dalla società  datrice di lavoro avverso la sentenza della Corte d’Appello.

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Lavoro normale e straordinario

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L’orario di lavoro si distingue in normale e straordinario. In particolare, l’orario normale èpari a quaranta ore settimanali; per alcune categorie, perà², i contratti collettivi stabiliscono un orario normale pi๠ridotto.

L’orario normale, perà², non èda intendere in maniera rigida: i contratti collettivi possono infatti stabilire un periodo di riferimento (un mese o un bimestre, solitamente), e l’orario normale èdunque da intendersi come la media da non superare nel periodo considerato.

Ciಠvuol dire che èlegittimo fissare, poniamo, una settimana lavorativa di quarantacinque ore, se poi quella successiva non supera le trentacinque.

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Potenziati gli incentivi sulla produttività 

Con il consenso di Confindustria e della maggiore parte delle forze sindacali, il Governo ha deciso di prorogare all’intero 2009 la misura agevolativa sulla detassazione del lavoro dipendente già  adottata negli ultimi sei mesi del 2008, ma con alcune significative novità .

Innanzitutto, si èscelto di rinunciare a favorire il ricorso al lavoro straordinario, lasciando esclusivamente il campo ai premi di produttività  previsti dai contratti di comparto, aziendali o individuali. Nel 2009, percià², lo straordinario tornerà  ad essere tassato in forma regolare.

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