Turisti in Italia contro il caro-prezzi

Svolgendo un’indagine fra gli ormai numerosissimi siti web dove i viaggiatori si scambiano impressioni sulle località  visitate, èpossibile trovare uno spaccato molto interessante sulle opinioni riferite all’Italia.

Da quest’analisi, infatti, èpossibile trarre varie considerazioni da cui gli addetti ai lavori nel settore turistico del Belpaese possono prendere ispirazione.

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Divario ricchi e poveri in Italia

Da tempo immemorabile, gli italiani sono radicalmente convinti che nel nostro Paese i ricchi diventino sempre pi๠ricchi e i poveri sempre pi๠poveri, mentre il cosiddetto e sfuggente “ceto medio” tenda a spostarsi su posizioni via via pi๠modeste.

A sostegno di questi discorsi e a sfatare il dubbio che si tratti di semplici chiacchiere da bar intervengono alcune statistiche di cui ha dato recentemente conto il quotidiano “La Repubblica”.

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Libertà  d’impresa, Italia ultima in Europa

Il Centro Studi di Confindustria ha condotto un’analisi sul sistema dei vincoli che ostacolano l’attività  delle imprese in venticinque dei ventisette Stati comunitari (esclusi Malta e Cipro).

A ciascuno Stato viene attribuito un punteggio (il massimo è100) in cinque settori differenti, per poi tirare le somme in una media ponderata.

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Deficit di innovazione tecnologica per l’Italia

L’Unione Europea ha stilato, come ogni anno, una graduatoria di trentatrè Paesi del Vecchio Continente riferita alla capacità  di contribuire all’innovazione tecnologica: si tratta dei ventisette Stati membri pi๠altri sei (Croazia, Islanda, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia).

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Fare impresa in Turchia con “Italia in Turchia 2010”

I rapporti diplomatici fra il nostro Paese e la Turchia sono eccellenti; e questo, indubbiamente, favorisce lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali.

Il ministero degli Esteri ha avviato una campagna intitolata “Italia in Turchia 2010” (che èconseguente ad iniziative analoghe portate avanti negli anni passati), costituita da ben centoventi eventi da tenersi in ogni angolo della nazione anatolica nel corso dell’anno: fiere, convegni, pubblicità  eccetera.

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Italia supera il Regno Unito su base PIL

banca d'italia

Il prodotto interno lordo dell’Italia (il dato macroeconomico che, meglio di ogni altro, indica la ricchezza prodotta in una nazione) èstato superiore, nel III terzo trimestre 2009, a quello del Regno Unito, che ci sopravanzava da diversi anni. Il dato espresso in sterline, riportato dal Daily Telegraph, èil seguente: 350 miliardi italiani contro 348 britannici.

Grazie a questo sorpasso, sia pur risicato, l’Italia diventa la sesta nazione al mondo in questa specialissima classifica, dopo Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania e Francia.

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In competitività  l’Italia èquarantottesima

world economic forum

Il World Economic Forum ha diffuso la versione 2009 della tradizionale classifica sulla competitività  dei vari sistemi-Paese del pianeta.

La classifica èstremamente complessa e si basa su una valutazione di decine e decine di diversi fattori in grado di influire sulla capacità  di un’impresa di agire con efficienza sul mercato. Non tutti i fattori, naturalmente, hanno la medesima importanza, e infatti ad ognuno èstato attribuito un peso differente.

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Draghi fa le sue previsioni sul sistema Italia

Mario Draghi

Il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, èrecentemente intervenuto a tutto campo su come il nostro Paese sia stato colto e abbia reagito alla crisi globale, ponendo anche alcune previsioni sui prossimi anni. Il suo intervento, oltre che da economista, èapparso agli ascoltatori anche come ricco di proposte politiche, avendo detto la sua su diverse questioni all’ordine del giorno dei partiti e del Governo.

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L’olio italiano protetto dalle contraffazioni

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Nei giorni scorsi si ètenuta ad Assisi (PG) un singolare festeggiamento: quello dei produttori italiani di olio d’oliva, che hanno potuto finalmente celebrare, dopo lunghi anni di battaglie politiche, un’importante vittoria presso le istituzioni comunitarie.

àˆ stato infatti stabilito che le etichette di tutti gli oli vegetali commercializzati nel territorio europeo dovranno recare precise indicazioni sul luogo di produzione della materia prima. Il discorso riguarda principalmente proprio le olive, di cui l’Italia èil secondo produttore europeo dopo la Spagna.

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Nel bilancio UE l’Italia ci rimette

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Ognuno dei ventisette Stati comunitari effettua ogni anno numerosi versamenti a favore di Bruxelles e riceve a propria volta contributi a vario titolo. Naturalmente non c’ proporzione fra quanto si dà  e quanto si riceve: le nazioni pi๠ricche necessariamente vanno in perdita al contrario di quelle pi๠povere.

D’altronde nei summit semestrali fra capi di Stato e di governo, l’argomento principale delle discussioni che spesso paralizzano i lavori sono proprio quelle dirette ad ottenere di pi๠o versare di meno.

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Stipendi italiani tra i pi๠bassi dell’Ocse

ocse

L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha rilasciato i dati relativi agli stipendi medi annuali per i paesi facenti parte.

Quanto risulta dai numeri èche gli italiani incassano ogni anno stipendi pi๠bassi di molte nazioni Ocse. Il salario netto annuale in Italia èpari 21374$ collocandosi al 23esimo posto nella classifica dei 30 paesi membri.

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Sull’Europa il flagello della disoccupazione

crisi economica

Fra i vari effetti della crisi, la perdita dei posti di lavoro èforse quello che pi๠preoccupa e colpisce le famiglie italiane ed europee.

I nuovi dati diffusi dalla Commissione Europea e riferiti all’anno 2009, non lasciano in effetti presagire niente di buono.

Si calcola che da gennaio a dicembre dell’anno in corso avranno perso il posto circa tre milioni e mezzo di lavoratori europei: circa l’1,6% della forza-lavoro complessiva. Di essi, la maggior parte saranno i precari cui non sarಠconfermato il contratto alla scadenza, ma ci sarà  spazio anche per molti licenziamenti individuali e di massa, soprattutto nei settori dell’automobile, dei servizi finanziari, dei trasporti e dell’industria meccanica.

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Recessione, previsioni sempre pi๠fosche

Le pi๠autorevoli istituzioni italiane ed europee sembrano fare a gara ad attribuire alla crisi globale in atto dei caratteri di gravità  sempre pi๠pesanti.

L’ultima ad aver preso la parola èstata la Commissione Europea, che ha aggiornato le stime sul 2009, purtroppo ulteriormente al ribasso. La crescita del PIL a livello comunitario èstata nel 2008 di appena l’1%, mentre le previsioni per il 2009 parlano di una decrescita pari all’1,8%.

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Crisi Idrica in Italia

agricoltura in crisi

Rimanendo in tema con l’inquinamento, si sente che anche quest’anno siamo a rischio siccità , molte aziende agricole subiranno danni notevoli, tante fabbriche dovranno chiudere, insomma si sta delineando una situazione spaventosa quantomeno anomala della quale qualcuno deve pur preoccuparsi.

Come ha detto giustamente il presidente di Confindustria (e presidente di tante altre cose) Luca Cordero Di Montezemolo, in Italia ci si preoccupa solamente quando ormai e troppo tardi per correre ai ripari.

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Investimenti esteri in Italia

In un anno gli investimenti esteri diretti in Italia sono raddoppiati passando, fra il 2005 e il 2006, da 16 a 31 miliardi di euro. Nonostante questo, pero’, l’Italia e’ scesa sotto il 15mo posto nella classifica internazionale dei destinatari di investimenti esteri diretti.

Il dato e’ stato comunicato da Unioncamere. Il peso crescente degli investimenti esteri in Italia proviene da 5 paesi: Paesi Bassi, Francia, Spagna, Regno Unito e Usa.

Se si ordinano le imprese per settore di attività  economica, quelle a controllo estero si posizionano soprattutto (50%) nei settori commerciali e meno in quelli industriali, con alcune eccezioni come nella chimica–farmaceutica (14%).

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