Come iscriversi all’albo dei farmacisti

Anche per i farmacisti che esercitano l’attività  c’èl’obbligo di iscriversi ad un apposito Albo. Trattasi proprio dell’Albo dei farmacisti, con la professione che ètutelata dalla “FOFI”, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani che, in qualità  di ente pubblico, coordina gli Ordini dei Farmacisti su base provinciale. Per iscriversi basta collegarsi al sito Internet dell’Ordine dei Farmacisti competente per provincia, e andare a scaricare la modulistica per la presentazione della domanda di prima iscrizione.

Come requisito principale di iscrizione c’èquello di aver ottenuto presso un’Università  l’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista. Alla domanda occorre allegare anche tutta una serie di documenti, a partire dalla fotocopia del codice fiscale, e passando per due fotografie formato tessera, la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità , e la ricevuta di pagamento della tassa di concessione governativa prevista.

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Antitrust contro limitazioni parafarmacie

L’Autorità  Garante per la Concorrenza e il Mercato ha espresso parere negativo in merito all’aspetto pi๠controverso della riforma del settore farmaceutico attualmente in discussione al Senato.

Si tratta della possibilità , contenuta in un emendamento presentato dal senatore Flores, di introdurre dei limiti a livello comunale sull’apertura di nuove parafarmacie, inclusi gli angoli dedicati all’interno degli ipermercati.

In pratica, il singolo Comune potrebbe fissare delle soglie massime sul numero degli esercizi basato su parametri calcolati sulla popolazione residente.

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Farmacie, contributi INPS per i collaboratori familiari

Tutti gli imprenditori individuali operanti nel commercio sono obbligati ad iscriversi alla gestione IVS dell’INPS e a versare i relativi contributi. Nel caso di imprese familiari, organizzate secondo l’articolo 230-bis del codice civile, il titolare èanche tenuto all’iscrizione e al pagamento dei contributi per i familiari che collaborano all’attività , salvo potersi far rimborsare da costoro tali importi.

Quella delle farmacie, perà², èuna situazione un po’ particolare. A chiarire le cose ci ha pensato, come spesso avviene, la Corte di Cassazione, intervenuta in materia con la sentenza n. 12342/2010.

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Internet aiuta la spesa della famiglie

“Il Sole 24 Ore” ha pubblicato un’interessante disamina su alcuni servizi di cui i consumatori italiani possono usufruire su Internet. àˆ sufficiente navigare per qualche minuto, infatti, per trovare informazioni preziose per risparmiare tempo e/o denaro nella spesa di tutti i giorni.

Alcuni siti web, per esempio, consentono di mettere a confronto i prezzi dei prodotti pi๠comuni nei diversi punti-vendita.

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Programma di revisione degli studi di settore

L’Agenzia delle Entrate, con un certo anticipo rispetto al passato, ha pubblicato l’elenco degli studi di settore che saranno soggetti nei prossimi mesi a revisione, con effetto a partire dal periodo d’imposta 2010.

La legge, infatti, stabilisce che ogni studio deve essere sottoposto al pi๠tardi entro tre anni ad un aggiornamento: il “tagliando” ha la funzione di adeguare lo strumento di accertamento alla nuova situazione dei settori interessati nonchè di apportare le correzioni ritenute utili rispetto alla precedente versione.

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Farmacisti, pochi mesi per adeguarsi al Garante della privacy

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Con la circolare 40 del 30 luglio 2009, l’Agenzia delle Entrate ha accolto e dato attuazione al provvedimento dell’Autorità  Garante per la tutela dei dati personali in tema di medicinali.

Fino ad oggi, infatti, i contribuenti hanno avuto la possibilità  di detrarre il 19% delle spese sanitarie sostenute per se stessi o per i familiari a carico (oltre la franchigia di 129,11 euro), purchè naturalmente esse siano documentate.

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Orari di apertura dei negozi: le deroghe

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L’intersecazione di leggi nazionali, delibere comunali e libere decisioni dell’esercente possono facilmente confondere le idee al singolo cittadino: èper questo che la legge impone che ogni esercizio commerciale debba segnalare tramite cartelli visibili al pubblico i giorni e gli orari di apertura e chiusura del negozio.

Tale norma ètanto pi๠utile quando ricorre una delle numerose ipotesi in cui la legge prevede regole particolari, in deroga rispetto ai principi generali già  descritti.

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Liberalizzazioni fra passi avanti e marce indietro (II)

Le liberalizzazioni nell’ambito farmaceutico, invece, sono oggetto di diverse discussioni. Le “lenzuolate” avevano stabilito la libera cessione dei farmaci da banco (quelli, per intenderci, per cui non occorre la ricetta medica) anche al di fuori delle farmacie tradizionali, purchè la vendita al pubblico sia curata da un laureato in scienze farmaceutiche. In due anni sono sorte in tutta Italia circa duemila parafarmacie, molte all’interno dei grandi ipermercati.

Da un lato si registra l’offensiva dei farmacisti tradizionali, che vorrebbero una limitazione nelle aperture di nuove parafarmacie, dalle quali arriva in effetti una concorrenza piuttosto aggressiva. Dall’altro lato, invece, gli ultra-liberalizzatori propongono un’estensione dei medicinali commerciabili in questi punti-vendita e la soppressione dell’obbligo della presenza di un laureato.

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