Come cambiano le imprese con la crisi

Calano le imprese costituite sotto la forma di società  di persone, aumentano le società  cooperative, ed ancor di pi๠quelle costituite con la forma giuridica delle società  di capitali. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia di un Rapporto che la Camera di commercio di Milano, ed in particolare il proprio Osservatorio del Diritto Societario, ha realizzato avvalendosi della collaborazione dell’Università  Cattolica.

La ricerca realizzata, dal titolo “Consistenza e dinamica delle diverse forme giuridiche di soggetti economici in Italia dopo la crisi“, analizza il periodo che parte dal mese di giugno del 2005, ed arriva al mese di dicembre del 2010.

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Finanziamenti agevolati alle cooperative in Umbria

Ammontano a 2,5 milioni di euro, nella Regione Umbria, le risorse destinate al Fondo regionale per la cooperazione che finanzia i progetti di sviluppo delle imprese cooperative attraverso l’erogazione di credito agevolato.

Questo dopo che la Giunta della Regione Umbria, su proposta formulata dall’Assessore Vincenzo Riommi, ha dato il via libera alle modalità  operative di accesso ad un Fondo che andrà  in particolare a sostenere le imprese cooperative in quei territori della cosiddetta area “Merloni“.

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Credito imprese per superare la crisi

Un plafond di finanziamenti, pari a 2,6 milioni di euro, a favore delle piccole e medie imprese per superare la crisi. Questo, in estrema sintesi, èquanto prevede un accordo che nei giorni scorsi hanno siglato da un lato Rete Imprese Italia, l’Associazione che rappresenta le PMI di Confesercenti, Casartigiani, Confcommercio, Cna e Confartigianato, e Unipol Banca. Nell’intesa rientra quindi il rilancio dell’imprenditoria attraverso l’accesso al credito, ma anche quelli che sono i parametri qualitativi con cui avviene la valutazione delle PMI.

L’accordo tra le Associazioni imprenditoriali ed il sistema del credito, nello specifico caso Unipol Banca, permetterà  di conseguenza di facilitare il dialogo tra le piccole e medie imprese ed il sistema bancario in modo che le aziende sane possano crescere, svilupparsi ed uscire da situazioni di difficoltà  congiunturali e temporanee.

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Nuovo calo di rendimento per i Bot, ai minimi storici

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I segnali che siamo di fronte ad un periodo particolarmente difficile dal punto di vista finanziario si avvertono anche nell’andamento di settori tradizionali del mercato borsistico ed azionario come quello dei Bot e Cct.

Secondo le ultime notizie apparse in questi giorni, e che a ricercare negli archivi rimbalzano analoghe news di circa un mese fa, l’andamento degli interessi sui Bot (Buoni Ordinari del Tesoro), che già  negli scorsi mesi era in decisa calata, ha toccato nelle aste di questi giorni un altro dei minimi storici, piazzandosi, secondo i dati forniti dalla ASSIOM (Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali) e riportati dal quotidiano Sole 24ore, ad un rendimento semplice dello 0,48%, in ulteriore calo rispetto ai dati forniti il mese scorso.

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L’ottimismo della Fed statunitense sulla prossima ripresa desta parecchi dubbi da pi๠parti

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Sebbene la Fed statunitense, una delle massime autorità  dell’occidente per quanto riguarda le questioni legate allo sviluppo ed alla finanza abbia in questi giorni dichiarato che ci sono segnali di ripresa dell’economia mondiale sono molte le voci che si levano dubbiose al riguardo. Per esempio uno dei “guru” dell’amministrazione Regan, Lyle Gramley, rilascia un’intervista sul quotidiano torinese La Stampa, nella quale sostiene che anche se ci sarà  un aumento del Pil statunitense esso non sarà  sicuramente in grado di toccare, come successo in passato, cifre importanti come il 6,5% registrato in passato, ma sarà  sicuramente una crescita molto pi๠contenuta.

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Andamento mercato immobiliare 2009

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E’ uno degli effetti della crisi quello che in questi giorni viene riportato dai maggiori quotidiani d’informazione economica, il calo considerevole del fatturato nel mercato immobiliare.

Secondo il Sole 24ore che riporta i dati forniti dall’istituto Scenari Immobiliari, le compravendite si sono ridotte del 15% in generale, con un calo del fatturato del 9,6% per quanto riguarda il settore residenziale, e ben del 20% per quanto riguarda il settore turistico.

Le valutazioni confermano ed anzi amplificano quelle che erano le previsioni d’inizio anno, e, se nei prossimi mesi l’andamento non dovesse migliorare, a fine anno si avrà  un calo generale del 9,1% rispetto allo scorso anno, il 2008.

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Le aziende imparano la sobrietà 

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I costi aumentano e le vendite crollano: in qualunque settore si investighi, i risultati pi๠che sconfortanti rimangono sempre quelli.

La crisi minaccia di perdurare ancora a lungo, e anche se le istituzioni ufficiali assicurano che dal 2010 si potrà  contare su una significativa ripresa, sono molte le imprese che temono di non riuscire a sopravvivere fino ad allora.

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Arriva la tassa sulle auto di lusso

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E’ una manovra da 500 milioni di euro quella annunciata dal ministro per lo sviluppo Claudio Scajola che va ad aiutare il settore delle auto in forte crisi che ha detta del presidente di Confindustria Marciegaglia offre lavoro a 300.000 persone tra dipendenti diretti e dell’indotto.

La manovra prevede un aumento del bonus per l’acquisto di una macchina ecologica fino a raggiungere i 1400/1500 euro in caso di rottamazione di autovetture pi๠vecchie del 1999. Non èspecificata alcuna tassa per chi possiede una macchina di lusso, ma il ministro Scajola ha parlato di un malus di 500 euro per coloro che possiedono un’auto di grossa cilindrata quindi inquinante.

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Calo clamoroso dei fatturati a Novembre

Proprio ieri parlavamo di un dato molto preoccupante sull’aumento del numero dei fallimenti in Italia causati per la maggior parte dall’incessante diminuzione dei consumi. Oggi, invece, siamo costretti a mostrarvi un altro triste dato che arriva dalla conseguenza della crisi finanziaria e della conseguente crisi dei consumi mondiale.

Le industrie italiane durante il mese di Novembre hanno registrato una diminuzione dei propri fatturati di ben il 13,9% rispetto allo stesso mese del 2007 con un calo degli ordini del 6,3%. Numeri che mostrano chiaramente che la crisi èancora in corso e che èdifficile da digerire.

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Fallimenti raddoppiati nel 2008

La crisi finanziaria che sta colpendo tutto il mondo, nel mondo reale questo si traduce in una grossa crisi dei consumi per la quale abbiamo già  speso molte parole.

Stanno rinascendo nuovi punti vendita che offrono la possibilità  ai propri clienti di posticipare il pagamento a fine mese, il petrolio continua a scendere e molti non hanno pi๠fiducia una grande fiducia nelle banche.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato che il futuro della crisi dipende anche da come la popolazione reagisce ai consumi auspicando che la gente si comporti nella stessa maniera, specificando altresଠche chi non ne ha la possibilità  èovvio cambiare il proprio comportamento.

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L’appuntamento con la ripresa ènel 2010

A dispetto degli sforzi dei governi di tutto il mondo, il 2009 sarà  un anno molto duro per l’economia globale; la crisi, anzi, si estenderà  anche ai Paesi meno sviluppati, sostanzialmente immuni fino a questo momento. Ma l’anno prossimo si avrà  finalmente la ripresa, e sarà  una ripresa “significativa”.

A dirlo èil governatore della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, che al momento vede in atto una spirale perversa che coinvolge finanza ed economia reale. Le manovre messe in campo dai governi europei vanno nella giusta direzione, ma il sistema non le ha ancora assorbite: perciಠl’uscita dal tunnel appare ancora distante, ma non èirraggiungibile.

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La recessione colpisce anche i professionisti

Sono ormai un ricordo lontano i tempi in cui i liberi professionisti potevano essere visti come una ristretta e facoltosa casta di privilegiati cittadini.

La continua crescita del loro numero nel corso degli ultimi decenni a fronte di un sistema imprenditoriale sostanzialmente statico ne ha ridimensionato nettamente le fortune, e in questo quadro la recessione di questi mesi non ha certo giovato.

Il discorso, perà², varia a seconda della categoria. Quella forse pi๠in difficoltà  ècostituita dagli ingegneri: sono oltre duecentomila in Italia a spartirsi una sempre pi๠magra torta, resa ancor meno appetibile con la crisi delle imprese le cui commesse determinano una quota enorme dei normali compensi.

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Precari e immigrati le prime vittime della crisi

Secondo le drammatiche previsioni del centro studi di Confindustria, fra la seconda metà  del 2008 e i primi sei mesi del 2009 si perderanno in Italia circa seicentomila posti di lavoro.
Se dunque ben pochi dipendenti possono dire di dormire sonni tranquilli, èchiaro che comunque alcune categorie dovrebbero soffrire pi๠di altre il momento di difficoltà  che stiamo vivendo.

Il primo anello debole della catena dell’occupazione, in particolare, sembra essere il lavoratore straniero, specie se extracomunitario, dotato di qualifiche generiche.

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Nuovo allarme-recessione

crisi in arrivo dall\'america

Il rischio èquello che, a furia di lanciare troppi allarmi, nessuno ci faccia pi๠caso. Eppure, il grido di dolore lanciato dal commissario europeo per gli Affari Monetari, lo spagnolo Joaquim Almunia, non porta certo al centro dell’attenzione un argomento nuovo, ma tuttavia l’autorevolezza della fonte dovrebbe spingere tutti a valutare le sue affermazioni con attenzione e timore.

Almunia ha citato una serie di dati macroeconomici aggiornati sulle ultime rilevazioni nell’eurozona, e ha formulato le previsioni per i prossimi due anni: purtroppo, definirle “fosche” non sarebbe sufficiente.

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