partita iva

Come chiudere una ditta individuale

Nel caso in cui si voglia volontariamente far cessare una ditta individuale, a prescindere dai motivi che hanno determinato tale decisione, ènecessario compiere una serie di adempimenti finalizzati a chiudere i rapporti con gli enti a cui la ditta individuale era stata registrata.

La prima cosa da fare èsenza dubbio quella di provvedere a chiudere i conti dell’impresa stessa, quindi cedendo le attività  ed estinguendo le posizione debitorie e creditorie, soprattutto considerando che l’imprenditore di una ditta individuale, anche dopo che èstata chiusa l’attività  di impresa, continua ad essere responsabile con il suo patrimonio delle obbligazioni eventualmente non adempiute.

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Come chiudere la partita Iva

La procedura da seguire per chiudere la partita Iva èmolto simile a quella che èstata seguita per la sua apertura. Anche in questo caso, infatti, occorre compilare il modello AA9 (per scaricarlo e per avere maggiori informazioni si veda “modello AA9/2011 apertura partita Iva e istruzioni compilazione“).

In caso di chiusura, tuttavia, deve essere a barrata la casella denominata “Cessazione attività “, inoltre accanto deve essere riportato il numero della partita Iva che si vuole chiudere e la data della cessazione dell’attività . Dopo aver terminato la compilazione occorre consegnare o inviare il modello all’Agenzia delle Entrate competente per territorio.

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Chiusura partita Iva inattiva senza ricevuta al Fisco

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 93/E del 21 settembre 2011 ha ulteriormente semplificato la procedura che devono seguire tutti i titolari di partita iva inutilizzata, stabilendo che i contribuenti interessati possono evitare di consegnare al Fisco la copia della ricevuta del pagamento, in quanto il versamento di 129 euro che deve essere pagato a titolo di sanzione tramite il modello F24 viene direttamente recepito dal sistema informativo dell’Anagrafe tributaria.

In altre parole non ènecessario fornire la ricevuta del pagamento al Fisco in quanto tale ricevuta fornisce delle informazioni che l’Anagrafe tributaria già  possiede, dal momento che la chiusura della partita iva viene effettuata sulla base dei dati ricavati dal modello F24 dedicato.

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Agevolazioni fiscali partita iva inattiva

Molti giovani, non trovando un posto di lavoro fisso, ma anche a termine presso un’azienda, spesso tentano la strada del mettersi in proprio, in base alle proprie attitudini ed alle proprie aspirazioni. In tal caso una delle prime cose da fare èquella di aprire una partita Iva; ma se le cose vanno male si getta la spugna e la partita Iva, per Legge, si deve chiudere, altrimenti possono scattare sanzioni pecuniarie che arrivano fin oltre i duemila euro.

A quanto pare perಠin Italia ci sono molti “smemorati”, ovverosia ex lavoratori in proprio che hanno la partita iva inattiva in quanto non presentano ogni anno la dichiarazione dei redditi. Insomma, la partita Iva èsistente, ma non si emettono fatture per cessione di beni e/o servizi.

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Chiusura partita iva inattiva

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n.72/E dell’11 luglio 2011 ha istituito il codice tributo per attuare il versamento, tramite modello F24, della sanzione dovuta dai titolari di partita Iva per l’omessa presentazione della dichiarazione di cessazione di attività , in base a quanto previsto dall’articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972 e dall’articolo 23 del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011.

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