Regione Toscana ricapitalizza le industrie in crisi
I dati statistici forniti recentemente dai sindacati sono da brividi: 1.263 imprese per cui èstato dichiarato pubblicamente lo stato di crisi, con 132.000 lavoratori circa che rischiano di finire sulla strada.
Crisi ai saloni auto
Da un capo all’altro del pianeta si registrano notizie drammatiche, persino pi๠pesanti rispetto alla già difficile situazione in cui versa mediamente il mercato dell’automobile.
Estratto conto on-line da Equitalia
L’olio italiano protetto dalle contraffazioni
àˆ stato infatti stabilito che le etichette di tutti gli oli vegetali commercializzati nel territorio europeo dovranno recare precise indicazioni sul luogo di produzione della materia prima. Il discorso riguarda principalmente proprio le olive, di cui l’Italia èil secondo produttore europeo dopo la Spagna.
Imprese affamate di sconti e convenzioni
E le aziende che offrono servizi destinati ai grandi numeri hanno pensato bene di venire incontro ai milioni di piccole e medie imprese italiane per offrirgli soluzioni nuove e meno onerose per la loro vita di tutti i giorni.
Prodotti agricoli sempre pi๠costosi
Gli incrementi pi๠significativi si sono registrati nel settore del mais, prima coltura degli Stati Uniti (in assoluto il primo produttore agricolo del mondo): nello scorso quadriennio si èinfatti rilevato un aumento dei prezzi pari al 229%.
Una nuova ondata di cartelle pazze
Ma la nuova società pubblica incaricata di gestire la riscossione dei tributi erariali, Equitalia, non èriuscita ad evitare la stessa inquietante sequenza di errori dei suoi predecessori nell’incarico.
Crollo del commercio internazionale
I valori registrati nel mese di maggio 2009, infatti, segnalano una caduta verticale generalizzata tanto per le importazioni quanto per le esportazioni rispetto ad appena un anno prima.
Se l’export, infatti, ècaduto del 19,7% rispetto ai valori del maggio 2008, l’import èaddirittura precipitato del 33,2%.
Coworking: lavorare in spazi condivisi
In pratica, si offre un servizio prezioso per quei professionisti che magari si devono trattenere in una data città per motivi di lavoro per qualche giorno oppure vi si recano periodicamente di tanto in tanto.
Troppi acquisti e poche cessioni? Sicura evasione
Indicatori di Normalità Economica (terza parte)
Il contenuto pi๠semplice, insolitamente, èriservato ai soggetti pi๠complessi, e cioèle società di capitali. Esse devono infatti comunicare due sole informazioni: il numero di giornate retribuite di tutti i dipendenti nel corso del 2008 e il numero di collaboratori coordinati e continuativi che hanno prestato l’attività nell’anno.
Indicatori di Normalità Economica (seconda parte)
Indicatori di Normalità Economica (prima parte)
Gli Indicatori furono introdotti dal decreto Visco-Bersani nel 2006, con l’idea di chiudere il cerchio intorno ai titolari di partita IVA: se la gran parte di loro, infatti, ètenuta alla redazione dei modelli contenenti i dati rilevanti ai fini degli studi di settore o, in alternativa, dei parametri contabili, rimaneva comunque una cospicua percentuale di soggetti esclusi da questi obblighi, per la presenza di una o pi๠cause di esclusione.
Aumentano le imprese a guida africana
Sebbene le ondate di orientali e slavi negli ultimi anni abbiano fatto calare il loro peso percentuale (oggi siamo attorno ai 270.000, pari a circa il 7% del totale degli immigrati), dal punto di vista assoluto essi hanno continuato ad aumentare anno dopo anno, quasi tutti arrivati in Italia dopo le tristemente famose traversate del Mediterraneo a bordo dei barconi.