Home » Reati societari in crescita continua

Reati societari in crescita continua

manette

Nel 2001, il decreto legislativo n. 231 introdusse nel campo del diritto penale una novità  senza dubbio epocale, e cioèla possibilità  che anche le persone giuridiche e gli enti in genere potessero essere imputati di fattispecie penali.

In altre parole, la novità  rispetto al passato consisteva nel fatto che le sanzioni potevano colpire non solo amministratori o dipendenti, ma anche la società  in quanto tale.


In generale, la sanzione consiste in multe salatissime (il massimo èsolitamente pari a € 774.685) e, talvolta, in punizioni accessorie, come l’impossibilità  fino ad un anno a poter partecipare a pubblici appalti, fino ad arrivare alla sospensione forzata dell’attività  per un periodo congruo.

Con il passare degli anni, il numero dei reati attribuibili agli enti èandato crescendo sempre pià¹, in virt๠di nuovi e dettagliati interventi del legislatore, e sembra proprio che in questi giorni diventerà  definitiva una nuova infornata di reati societari, in virt๠della prossima approvazione definitiva di alcune nuove norme.


I reati in questione sono tanti ed eterogenei. Si va dalla contraffazione di prodotti e brevetti alla frode commerciale, dalla concorrenza condotta con metodi violenti o intimidatori alle violazioni del diritto d’autore, dallo scambio elettorale politico-mafioso fino alla fattispecie forse pi๠insolita: l’associazione per delinquere finalizzata alla tratta degli schiavi.

Che il rischio che la società  sia chiamata a pagare ècomunque concreto, anche quando il tutto deriva da attività  di cui gli amministratori non sanno nulla. L’unico paracadute per evitare troppe sorprese di questo genere èmettere in piedi un modello organizzativo diretto a prevenire qualunque fattispecie delittuosa, per evitarla o, quantomeno, per utilizzarlo come prova della propria buona fede.