Il settore ha goduto finora di una protezione in virt๠delle sue specificità , che ha in parte rallentato l’apertura alla concorrenza. La norma in materia, perà², firmata da Mario Monti nel 2000, èvicina alla sua scomparsa; va perಠprecisato che le nuove regole in arrivo avranno efficacia definitiva solamente nel 2013: a causa della crisi in atto, infatti, non si èvoluto assestare una mazzata forse fatale a molti operatori oggi presenti e si èvoluto riconoscere un congruo margine di tempo per riorganizzarsi.
Il nodo principale, come accennato, riguarda l’assistenza. In generale, nei primi anni successivi alla vendita (ma non solo), il cliente tende a rivolgersi alle autofficine convenzionate con la casa produttrice. Solitamente l’assistenza finisce cosଠper essere di buona qualità ma non troppo economica: esistono infatti diverse reti di officine, collegate ai singoli produttori, e la concorrenza fra una rete e l’altra finisce inevitabilmente per essere molto modesta, mentre èpi๠accesa all’interno della singola rete. La situazione pi๠difficile, perà², concerne le officine indipendenti, non affiliate ad alcuna rete, che faticano a farsi largo sul mercato.
Le nuove norme prevedono una serie di interventi per favorire maggiormente la concorrenza, con beneficio finale per i consumatori.
àˆ stabilito, ad esempio, che devono essere rimossi o allentati i vincoli che impediscono ad un indipendente di aderire ad una rete, cosଠcome uno speciale monitoraggio sarà riservato sull’allungamento delle clausole di garanzia al cliente, finalizzate evidentemente a danneggiare gli stessi indipendenti. Infine, libero accesso di tutti gli operatori alle informazioni tecniche necessarie per offrire assistenza a qualsiasi tipo di vettura.