Servono quindi nel nostro Paese non solo politiche per il lavoro, ma anche per la formazione al fine di fare in modo che i giovani possono avere quelle qualifiche e quella specializzazione tale da intercettare la domanda di lavoro da parte delle imprese.
► RIDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO PER ESSERE COMPETITIVI
Inoltre, trovato un lavoro occorre che la formazione del dipendente non solo sia continua, ma anche permanente; in periodi di crisi come quelli attuali anche mantenere un posto di lavoro è altrettanto difficile. Basti pensare alle donne in maternità e, in generale, alla necessità di adottare su scala nazionale politiche di conciliazione lavoro e famiglia anche con il sostegno e, quindi, con l’ausilio di risorse statali.
► FORMAZIONE GRATUITA DIPENDENTI ENTI LOCALI
Nel complesso per i giovani si deve partire dalla scuola, adottando politiche di contrasto alla dispersione scolastica, e poi si deve passare alla formazione che agevoli l’ingresso nel mondo del lavoro. Al riguardo servono anche sistemi e criteri di certificazione delle competenze, così come per i migranti sono necessarie politiche per la cittadinanza e per l’apprendimento delle lingue. Il tutto poi deve essere corredato da incentivi ed investimenti per la formazione visto che solo puntando sul sapere e sulla conoscenza l’Italia può rimanere un Paese competitivo sui mercati internazionali.