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Il governo torna a parlare del contratto a tutele crescenti per i giovani

La discussione politica si èdi nuovo concentrata in questi giorni, come del resto anticipato anche nei mesi passati, sulla riforma del lavoro, che dovrà  arrivare nei prossimi mesi e in particolare su alcuni provvedimento inclusi all’interno della legge delega. E’ stato cosଠpresentato dal governo un emendamento che introduce il contratto a tutele crescente per i giovani lavoratori, quelli che sono stati da ultimi assunti dalle imprese. 

Contratto a tempo indeterminato pre - riforma

La riforma del lavoro che questa volta porterà  la firma del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti andrà  a modificare anche alcune norme inserite al tempo della Riforma emanata dalla Fornero e andrà  a rivedere l’organizzazione di alcune forme contrattuali.

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Tra le tipologie contrattuali che il governo ha intenzione di modificare con la nuova legge c’èanche quella relativa al contratto di inserimento per i giovani, che assumerà  molto probabilmente la veste di un contratto a tutele crescenti. Il contratto a tutele o a garanzie crescenti nel tempo per i neoassunti èsempre un contratto a tempo indeterminato ma con una certa flessibilità  in entrata, dal momento che nei primi tre anni di validità  non verranno applicate alcune garanzie.

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Per i primi tre anni, infatti, i datori di lavoro avranno la facoltà  di licenziare i neoassunti senza fornire una giusta motivazione, ovvero di licenziare i lavoratori. Nel corso del tempo, invece, in proporzione all’anzianità  di servizio le garanzie del contratto arriveranno ad essere pari a quelle degli altri contratti a tempo indeterminato.