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Aumento quota Aspi per chi assume

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Continuano i lavori parlamentari per migliorare i bonus assunzioni nel decreto occupazione. Gli emendamenti sembra che riusciranno a resistere alla grandi lotte parlamentari tra le varie anime della composita maggioranza che sostiene il Governo Letta. Tra le principali proposte che andranno ad aiutare e sostenere l’aumento dell’occupazione, sia per i giovani, sia per gli over 35, sarà  quella inerente gli incentivi alle imprese.

 

In particolare èstato proposto da una serie di emendamenti parlamentari di innalzare la quota di Aspi da dare alle imprese. L’idea alla base della norma sta nel fatto di concedere una quota dell’Aspi che il lavoratore deve ancora finire di percepire al momento dell’assunzione direttamente all’azienda, che la userà  quindi per pagare parte della retribuzione del nuovo dipendente.

Inizialmente era stato previsto di concedere e versare all’impresa una quota del 50%, ma adesso in Parlamento si parla di innalzarla fino alla percentuale del 70%, quota che potrebbe invogliare decisamente le aziende ad assumere secondo le condizioni previste nel decreto legge dei nuovi lavoratori. Ovviamente l’azienda andrebbe ad attingere dai lavoratori che si trovano in lista di disoccupazione e che beneficiano dell’assicurazione sociale per l’impiego.

Un altro emendamento dei relatori riguarda un particolare aspetto posto all‘articolo 1 del decreto legge n. 76 che per beneficiare della decontribuzione. Infatti questo articolo nel definire la categoria dei giovani svantaggiati si riferisce precisamente a tutti i giovani che vivono soli con una o pi๠persone a carico.

Secondo i relatori del testo di legge in Parlamento, la norma cosଠcome èformulata non è chiara dal punto di vista giuridico e quindi dovrà  essere soppressa o riscritta. Restano confermate tutte le altre condizioni poste dal decreto legge sull’occupazione. In particolare rimarranno invariate le norme che prevedono che i soggetti che godranno del beneficio siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi  che «siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale.

Un altro beneficio per l’incentivo sarà  rappresentato da un’ ulteriore condizione di legge che prevede che le assunzioni determino un aumento occupazionale netto a parte nel caso in cui il posto si sia reso vacante per dimissioni volontarie, invalidità , pensionamento per raggiunti limiti d’età , riduzione volontaria dell’orario di lavoro o licenziamento per giusta causa e non in seguito a licenziamenti per riduzioni di personale. Ovviamente chi licenzierà  un lavoratore per poi riassumerlo non potrà  godere del beneficio.