La fase di avvio di un’impresa si suddivide, a sua volta, in tre sotto-fasi. La prima èdefinita “seed†(“seminaâ€), ed èquella in cui si eseguono studi di fattibilità sull’attività che s’intende intraprendere: si sostiene una serie di spese senza alcuna attività produttiva e dunque senza alcun ingresso di ricavi.
Lo “start-up†(“avvio†in senso stretto) èinvece la fase in cui si compiono soprattutto investimenti in capitale fisso (immobili, arredamento, computer ecc.), mentre nel “first stage†(“primo sviluppoâ€) si acquistano prevalentemente materie da impiegare nei processi produttivi o merci da rivendere.
Per effettuare qualsiasi tipo di investimento o impiego di liquidità , l’impresa puಠricorrere a due grandi tipologie di fonti di capitale: il capitale proprio (o “di rischioâ€) e il capitale di terzi.
Il primo èquello che proviene direttamente dalle tasche dei soci oppure gli utili generati dall’attività e non distribuiti come dividendi; il secondo puಠderivare da una grande pluralità di origini (banche e altri intermediari finanziari, obbligazionisti, fornitori che concedono dilazioni di pagamento ecc.) e che comunque sono accomunate dalla presenza di altri soggetti che dovranno essere rimborsati a scadenze definite e che solitamente andranno remunerati sulla base di un tasso d’interesse concordato.
La grande ricchezza storica, artistica, culturale e naturale della Sicilia presenta ancora oggi immense potenzialità non sfruttate adeguatamente.
Ne èconvinto l’assessore regionale all’Ambiente, Pippo Sorbello, che ha recentemente presentato un faraonico piano di incentivi, provenienti per lo pi๠dal fondo comunitario FESR, destinati allo sviluppo delle piccole e medie imprese che intendono impegnarsi nella valorizzazione delle risorse tradizionali dell’isola.
In un momento di crisi per le imprese e piccole medie imprese (PMI) dall’Università degli studi di Trento arriva un progetto molto interessante atto ad aiutare le aziende italiane in crisi.
Il progetto, uscito con il nome di Business Point, nasce con l’idea di dare un sostegno alle imprese dal punto di vista consultivo e manageriale. L’Università degli studi di Trento ha creato quindi uno sportello in grado di fornire la consulenza necessaria alle imprese che voglioso o sentono la necessità di accedere al credito o ad un finanziamento che conceda loro una notevole liquidità in termini di denaro che possa portare a maggiori investimenti per creare lavoro e giro d’affari.
L’assessorato all’Industria della Regione Autonoma della Sicilia ha annunciato tre linee di intervento a favore delle imprese, già storicamente fragili e oggi fortemente penalizzate dalla crisi.
Le risorse messe in campo ammontano a quasi 130 milioni di euro, che dovrebbero restituire un po’ di ossigeno al mondo imprenditoriale.
In primo luogo, si tenderà a favorire il consolidamento dei debiti a breve termine, al fine di consentire di spostare in avanti delle uscite di cassa poco gradite in un momento storico come quello attuale in cui la liquidità èrara e preziosa.
Fra tutti gli oneri bancari, le commissioni di massimo scoperto èquella che suscita la maggiore antipatia da parte del legislatore, che già in molte occasioni ha tentato di ridimensionarle se non di eliminarle del tutto, scontrandosi perಠcon l’ostilità del potere bancario.
Si tratta della remunerazione aggiuntiva riconosciuta alla banca in relazione alle ipotesi in cui il conto corrente o altra forma di disponibilità di risorse finanziarie scenda a valori negativi in un dato periodo (mese o trimestre): il “massimo scopertoâ€, cioèil valore di maggior debito del correntista nel periodo considerato, èmoltiplicato per un’aliquota prefissata, e il risultato èun onere che sarà addebitato al cliente in aggiunta ai normali interessi passivi.
La legge finanziaria per il 2007 aveva introdotto un credito d’imposta a favore degli imprenditori agricoli che, a determinate condizioni, svolgessero attività di promozione per diffondere i propri prodotti presso rivenditori o consumatori esteri. La finalità era dunque quella di sostenere il made-in-Italy alimentare sui mercati internazionali.
Tale agevolazione, tuttavia, non èmai divenuta operativa per la mancanza di un decreto attuativo che ne definisse i meccanismi nel dettaglio.
La recentissima legge 205 del 30 dicembre 2008, che ha convertito un precedente decreto, ha in buona parte riscritto la vecchia norma e stabilito nuove regole per soddisfarne la stessa finalità .
Unioncamere, la struttura che coordina le attività delle oltre cento Camere di Commercio disseminate nella Penisola, ha messo a punto un pacchetto di servizi a favore delle piccole e medie imprese.
Per l’esattezza, sono stati approntati tre diversi software che le PMI iscritte potranno liberamente scaricare e utilizzare senza alcun onere. Oggi sono solo una quarantina gli enti pronti ad offrire tali servizi, ma entro il 31 dicembre l’iniziativa dovrebbe essere disponibile ovunque.
Il primo applicativo si chiama “Incontrereteâ€: èfinalizzato a favorire l’incontro fra domanda e offerta di attività imprenditoriali.
Sebbene i progetti del governatore Burlando sull’innovazione tecnologica, per la gran parte delle imprese operanti in Liguria, soprattutto di piccole e medie dimensioni, ben pi๠coinvolgente èl’ipotesi della zona franca.
Il Comune costiero di Ventimiglia (IM), l’ultimo prima del confine con la Francia, spera infatti di poter diventare presto una terra dove le piccole aziende siano esenti dall’imposizione fiscale. Questa innovazione non solo potrebbe arrecare un giovamento enorme, com’ ovvio, alle imprese ivi localizzate, ma avere un effetto a catena benefico sull’intera economia ligure.
Nei prossimi mesi dovrebbero infatti arrivare a termine il progetto istitutivo di ventidue zone franche site in aree urbane a forte disagio sociale ed economico, di cui Ventimiglia sarà l’unica localizzata nel Nord. Sarà anche la pi๠piccola di tutte, e le imprese che vi saranno avviate godranno di rilevantissimi sgravi fiscali in termini di IRPEF, IRAP, ICI e contributi previdenziali.
àˆ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ed èdunque operativo, il decreto-legge approvato dal Governo lo scorso 31 ottobre e contenente alcune attese misure dirette a favorire il settore agroalimentare, duramente messo alla prova dalle persistenti crisi dei consumi e dei mercati.
Il pacchetto contiene misure diverse, ma tutte comunque rivolte alla direzione indicata.
Innanzitutto, viene confermato il vacillante credito d’imposta introdotto dalla precedente legge Finanziaria approvata alla fine del 2007.
Chi èabituato a vedere la televisione al mattino si sarà reso conto del bombardamento di pubblicità riguardante il prestito personale e piccoli finanziamenti.
ImpresaLavoro.eu per l’occasione ha creato una guida per capire meglio quali sono le regole per un prestito personale e per un finanziamento.
Attraverso questi pochi e semplici paragrafi potrai capire quali sono le vere caratteristiche di un prestito personale in modo da riuscire a confrontare diverse offerte che ti vengono proposte.
Quando parliamo di prestito personale identifichiamo una forma di credito quindi un prestito di una quantità di denaro che viene concessa ad un richiedente da parte di una società di finanziamento o da una banca.
Le normative che disciplinano i prestiti a tasso agevolato sono le seguenti:
L. 29/03/1995, n. 95
(abrogativa della legge 44/86), a sostegno dell’imprenditoria giovanile, i beneficiari saranno società formate prevalentemente da giovani aventi una fascia di età che va dai 18 ai 35 anni.
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