Ne èconvinto l’assessore regionale all’Ambiente, Pippo Sorbello, che ha recentemente presentato un faraonico piano di incentivi, provenienti per lo pi๠dal fondo comunitario FESR, destinati allo sviluppo delle piccole e medie imprese che intendono impegnarsi nella valorizzazione delle risorse tradizionali dell’isola.
La finalità , ovviamente, èquella di far emergere questo patrimonio in chiave turistica, anche per destagionalizzare i flussi di visitatori oggi fin troppo concentrati nei mesi estivi.
Le principali linee-guida dell’intero progetto sono le seguenti: marketing territoriale per promuovere singole aree, soprattutto se sono rilevanti dal punto di vista archeologico o naturalistico;
promozione di processi produttivi ecocompatibili; istituzione di osservatori scientifici per lo studio e la conservazione della biodiversità ; diffusione di servizi culturali; campagne di sensibilizzazione destinate alla cittadinanza; dotazione di infrastrutture ecologicamente integrate; adeguamento delle strutture pubbliche; promozione dello sviluppo locale sostenibile.
Il progetto complessivo mette a disposizione oltre novantuno milioni di euro, in buona parte destinati ai privati che presenteranno i migliori progetti capaci di collocarsi all’interno di una delle suddette linee-guida.
“Il turismo culturale ed ambientaleâ€, ha sottolineato Sorbello, “costituisce una grande opportunità di crescita che si inserisce nel pi๠ampio contesto della valorizzazione delle risorse naturali e culturali, che èfra le priorità specifiche dell’Unione Europea per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italiaâ€.
D’altronde, già in precedenza sono stati avviati numerosi progetti che vanno nella medesima direzione. Basti ricordare che attualmente oltre il 10% del territorio siciliano ricade in un’area protetta: a tutt’oggi si conta un’ottantina fra parchi regionali e riserve varie.