Nel corso di una conferenza stampa, Befera e i suoi collaboratori hanno illustrato i risultati complessivi ottenuti nel 2008, dimostrando l’erroneità di tali convinzioni (“Abbiamo deciso di far parlare i numeriâ€).
Stando ai dati diffusi dall’Agenzia, nel 2008 sono stati recuperati 6,9 miliardi di euro, circa il 7,8% in pi๠rispetto al già incoraggiante dato dell’anno precedente (6,4 miliardi). In particolare, sono stati condotti numerosi controlli sul campo, sia nei confronti delle grandi imprese che dei piccoli professionisti e dei privati cittadini, ottenendo dovunque buoni risultati.
Gli accertamenti avviati sono stati in tutto circa 645.000, addirittura il 29% in pi๠rispetto all’anno precedente.
La dirigenza dell’Agenzia delle Entrate ha quindi illustrato i programmi riferiti al 2009, fissando come strategie la dedica del 63% delle risorse a disposizione nel controllo delle piccole partite IVA, il 10% dedicato alle imprese medie, il 7% ai cosiddetti “grandi contribuenti†e il restante 20% ai privati cittadini.
Ma, oltre ai numeri, Befera ha confermato la messa in campo di strumenti sempre pi๠raffinati e mirati per meglio ricostruire la situazione imponibile di ciascuno, con un potenziamento dell’uso dei coefficienti presuntivi di reddito per le persone fisiche (il cosiddetto “redditometroâ€), di cui si ègià annunciato un utilizzo congiunto con gli studi di settore.
In secondo luogo, appare sempre pi๠urgente un profondo controllo sugli utilizzi fraudolenti di inesistenti crediti d’imposta all’interno del Modello F24.