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Importi 2010 delle indennità  INPS

All’inizio di ogni anno, l’INPS ridetermina una pluralità  di importi sulla base del tasso di inflazione registrato dall’ISTAT. Con la circolare 18 dello scorso 5 febbraio, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha diffuso gli importi applicabili per l’anno in corso.


Il primo valore ad essere rideterminato riguarda l’entità  massima dell’integrazione salariale riconosciuta ai lavori cassintegrati: èstato stabilito che coloro la cui retribuzione ordinaria mensile lorda non supera € 1.931,86 hanno diritto ad un’integrazione salariale massima pari a € 840,81, mentre coloro che superano la soglia indicata possono aver diritto come tetto massimo a € 1.010,57. Tali tetti sono maggiorati del 20% per i lavoratori dei settori edile e lapideo.

I medesimi valori (eccetto la maggiorazione appena descritta) sono poi applicati in tutt’altra ipotesi: quella dei lavoratori licenziati e iscritti nelle liste di mobilità , che per l’appunto godono di un assegno i cui valori massimi sono gli stessi previsti per l’integrazione salariale.

La rideterminazione interviene anche per gli assegni mensili riconosciuti ai lavoratori socialmente utili (che arrivano a € 533,12) e per i lavoratori di pubblica utilità  (€ 413,16).


Vengono aggiornati anche i valori delle indennità  di disoccupazione. Per i lavoratori del settore agricolo e per i “non agricoli”con requisiti ridotti, l’importo massimo erogabile ogni mese arriva a € 1.065,26 mentre per i “non agricoli” con requisiti ordinari il tetto sale a € 1.073,25.

Infine, da quest’anno anche il trattamento speciale previsto come indennità  di disoccupazione per i lavoratori del settore edilizio èsoggetto alla medesima rivalutazione sulla base del tasso d’inflazione, come gli altri valori descritti. Per il 2010, l’importo massimo riconosciuto èpari a € 549,74.