
Non si tratta di semplici questioni di rispetto interpersonale o di codice deontologico: èun vero e proprio obbligo di legge, la cui violazione puಠcomportare sanzioni penali.

Non si tratta di semplici questioni di rispetto interpersonale o di codice deontologico: èun vero e proprio obbligo di legge, la cui violazione puಠcomportare sanzioni penali.


Le cose perಠnon andarono come previsto e la signora non ottenne comunque la casa.

Il diritto sorge anche quando l’incidente avviene nel tragitto dalla propria abitazione verso l’ufficio e viceversa: si parla, in tal caso, di “infortunio in itinereâ€.

L’INPS aveva inviato alla signora un estratto conto che riepilogava la sua intera situazione contributiva, ma esso conteneva dati errati. La signora, infatti, aveva dedotto, sulla base dell’e/c, che aveva maturato tutti i requisiti per poter andare in pensione, anche se cosଠin realtà non era affatto. La donna aveva dunque dato le dimissioni dal lavoro che svolgeva, scoprendo solo in seguito che la sua richiesta che gli venisse riconosciuto il trattamento pensionistico non poteva essere accolta.


Tuttavia, i conti sono stati fatti senza l’oste, o, pi๠esattamente, senza il parere degli organismi comunitari; e poichè almeno uno dei tributi interessati, l’IVA, èdi derivazione europea, la Corte di Giustizia ha successivamente stabilito che l’Italia non poteva unilateralmente rinunciare a riscuotere il relativo gettito in cambio di un contributo sostitutivo sproporzionatamente basso.



In tutti i casi, comunque, toccava agli organi dell’Amministrazione Finanziaria dimostrare tali asserzioni, riferendosi a singole fatture e senza che questo andasse a toccare gli altri documenti.

In suo soccorso, e in soccorso di molti altri contribuenti che potevano trovarsi in situazioni analoghe, fu emanata rapidamente la cosiddetta “legge Venierâ€; questa legge stabilisce che il contribuente non puಠsubire sanzioni tributarie di alcun genere se èdimostrato che la responsabilità dei fatti contestati èdi una terza persona (un consulente o altro soggetto): si tratta della legge n. 423 del 1995.

Essa non puಠmai assumere un valore negativo, e se invece questo accade èvidente che la contabilità presenta dei profili di anomalia, per non dire di irregolarità . Il che èd’altronde intuitivo: se in cassa ci sono cento euro, èimpossibile che si possa eseguire in contanti un pagamento di centocinquanta.

situazione debordante, tanto che il Governo dovette emanare in fretta e furia una leggina transitoria che azzerasse tale nullità per le cartelle già emesse.

Come negli altri casi di tributi il cui gettito èdestinato agli enti locali, i principi di base sono uniformi a livello nazionale, mentre i Comuni deliberano solo su questioni di dettaglio, come fissare l’ammontare dell’imposta fra un minimo e un massimo per ogni tipologia di attività pubblicitaria.

La norma appare rispondente a criteri di equità sociale, considerato che, salvo che per alcune tipologie di cause minori, l’assistenza di un avvocato èobbligatoria in ogni grado di giudizio.